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martedì 6 dicembre 2022

RECENSIONE "IL CUORE DI UNA RIBELLE" di Jess Michaels

 

Buongiorno follower!
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Il cuore di una ribelle", secondo volume della serie "I figli segreti del duca" dell'autrice Jess Michaels, edito The Passionate Pen LLC. Traduzione a cura di Isabella Nanni. 


Autore: Jess Michaels
Genere: Romance storico

Casa editrice: The Passionate Pen LLC
Traduttore: Isabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 15,59

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Selina Oliver ha sempre goduto di tutti i piaceri che offre la vita. Essendo una dei figli illegittimi del famigerato Duca di Roseford, perché non avrebbe dovuto? Ma Selina ha un segreto, che potrebbe distruggere il suo mondo. È anche la Volpe Senzavolto, una ladra audace che per anni ha rubato i gioielli più belli delle donne più cattive del ton. Ora suo fratello l’ha invitata a una festa in campagna dove uno dei premi che più desidera sarà a portata di mano. Come può una volpe astuta resistere a questo pollaio?

Derrick Huntington ha passato la vita a mantenere controllo e disciplina. Dagli anni trascorsi nell’esercito al suo attuale ruolo di investigatore per l’élite del ton, non ha mai esitato a compiere il suo dovere. Ora lui e il suo partner vengono inviati a un’esclusiva festa in campagna con un unico compito: catturare la Volpe Senzavolto prima che colpisca di nuovo e smascherare finalmente il criminale che lo intriga da anni.

Investigatore e delinquente si sfidano in una rocambolesca caccia che vedrà la seduzione usata come mezzo di distrazione, la nascita di un rispetto inaspettato e di un amore che potrebbe cambiare la vita di entrambi per sempre. Se solo riusciranno a sopravvivere.

Grado di sensualità: Avete delle mutandine ignifughe? Avrete bisogno di mutandine ignifughe, fidatevi. 



Chi legge i libri di Jess Michaels sa bene quanto siano pervasi di erotismo, mai volgare perché sviluppato in un contesto sentimentale caratterizzato da forti emozioni. 
In questo secondo libro dedicato ai fratelli illegittimi di Robert Smithton, Duca di Roseford - protagonista del nono volume della serie dedicata a Il Club Del 1797 -, la carica sessuale è particolarmente accesa, percepibile in ogni sguardo o contatto descritto attraverso la traduzione, per altro sempre impeccabile, di Isabella Nanni.
Un libro caldo, sia emotivamente che figuratamente, diretto ad un pubblico che apprezza il genere.
Selina Oliver, capelli scuri e folti, viso spigoloso e splendidi occhi azzurri, è la bellissima e affascinante sorellastra di Robert, al quale, tranne che per il colore degli occhi, somiglia più degli altri fratellastri, Morgan Banfield e Nicholas Gillingham.

Lui era l’unico figlio legittimo dell’ultimo duca, morto da tempo e mai compianto. E Selina... be’, era una dei tanti figli bastardi che quell’uomo orribile aveva lasciato dietro di sé. Quelli di cui ci si era presi cura economicamente, ma che non erano mai stati accolti nell’ovile.
Fino a quel momento. Fino a quando Robert non gli aveva aperto le braccia e la sua casa, con vari gradi di successo.

A dispetto di un passato difficile, Selina è una donna indipendente, autosufficiente, e... nasconde un insospettabile segreto: oltre ad essere la splendida ragazza che, anche se mal tollerata in quanto bastarda, frequenta il ton e le sue soirée, è la Volpe Senzavolto, la ladra che da anni punisce le donne colpevoli di usare il loro malvagio potere sui propri sottoposti.
Derrick Huntington - nipote del Conte di Brillshire, con il quale non è però in buoni rapporti - e l'amico, Edward Barber, ex commilitoni di Nicholas, sono gli investigatori incaricati di acciuffare la Volpe Senzavolto, l'abile "ladro" che nessuno ha mai visto, "l'uomo" invisibile che sicuramente appartiene al ton all'interno del quale opera i suoi furti.
Secondo una soffiata anonima, la favolosa collana Breston di Lady Winford sembra essere il suo prossimo obiettivo, così Huntington e Barber, per intercessione di Nicholas, ottengono l'invito di Robert a Roseford dove il ridicolo Conte di Winford e la sua sgradevole moglie saranno ospiti; quale migliore occasione per intercettare e smascherare la famigerata Volpe?
Alla stessa festa parteciperà Selina e non per cercare di avvicinarsi a Robert come vorrebbe sua cognata Katherine, ma per privare Lady Winford, della cui crudeltà è stata testimone, della preziosa collana di cui tanto si vanta.
Né Derrick né Selina sono preparati a ciò che il destino riserva loro.
La gioia che Katherine manifesta ad averla vicina incrina il muro dietro il quale si è trincerata e Selina affronta una lotta interiore.

Era una cosa strana. Nel corso degli anni Selina si era allenata a non avere una reazione troppo forte a quasi tutto. Non arrossiva quando si trattava di sesso, linguaggio o comportamento sconvenienti. Non usava giri di parole né si atteggiava a una lady, a meno che non le convenisse ai fini del gioco a cui stava giocando.
Ma una parola gentile di Katherine ed era avvampata in viso. Perché non era abituata a un’accettazione così totale nel mondo di Katherine, supponeva. Né a far parte di un comitato di accoglienza degli ospiti di suo fratello, come se fosse sua sorella a tutti gli effetti, non una mezzosangue bastarda.

Ciò che la scuote maggiormente, però, è la presentazione di un uomo splendido a lei sconosciuto.

Lo sguardo di Selina si soffermò più a lungo su quest’ultimo. Buon Dio, quanto era bello. Alto, molto alto, con un viso dagli zigomi ben delineati e una mascella forte. Aveva capelli folti e castani, né troppo lunghi, né troppo corti. Ogni ciocca ricadeva perfettamente, probabilmente acconciata con la stessa disciplina che mostrava ogni altra linea del suo corpo.

Selina sfilò via la mano dalla sua, soprattutto perché il suo corpo stava reagendo a quell’uomo in modi scomposti e lascivi. Modi che non aveva mai evitato in passato. Modi che aveva celebrato, perché cosa c’era di sbagliato nel piacere?

Stessa reazione ha Derrick. Mantenere il controllo da quel momento in poi sarà sempre più difficile, il successivo incontro in biblioteca è la prima testimonianza dell'attrazione che prova per la bellissima, provocante e sensuale Selina e del pericolo che corre.

«Signorina Oliver» riuscì a dire lui con voce strozzata. All’improvviso si sentiva la gola molto secca. «Ho il permesso di vostro fratello di esplorare la biblioteca.»
Lei aggrottò la fronte e poi fece un sorriso ancora più ampio. «Perché non dovreste? Siete un ospite, dopo tutto.»
Lui si accigliò. Era stato così sconcertato dalla sua apparizione che aveva quasi dimenticato il suo ruolo di invitato e amico, piuttosto che di estraneo. Strano che lei potesse spazzare via i suoi doveri con tanta facilità. Pericoloso.
«Certo. Suppongo di non essere abituato a vagare liberamente nella casa di un duca» disse. «Amico di vostro fratello o meno.»
Lo sguardo di Selina vacillò ed entrò nella stanza. Ora che erano più vicini, lui poteva sentire il leggero profumo di vaniglia dei suoi capelli. Improvvisamente gli venne voglia di sfilarle quel nastro dalle ciocche e lasciare che la cascata dei suoi capelli scuri e lucidi le cadesse intorno come una cascata. 
Che diavolo aveva che non andava? Questa era una distrazione che non poteva permettersi. E se lei avesse conosciuto i suoi pensieri, sicuramente non li avrebbe graditi, sorriso malizioso o meno.

Selina, scoperto il ruolo di Derrick e Barber a Roseford, con l'intento di volgere la situazione a suo vantaggio, coinvolge Derrick in un gioco di seduzione dagli esiti inattesi.
Di contro Derrick è sconcertato dalle proprie emozioni, la vicinanza e l'approfondimento della conoscenza con Selina, la sua intelligenza e manifesta sensualità, l'atteggiamento diretto e difforme dalla consuetudine, lo confondono e attraggono in modo incontrollabile.

Che cosa poteva dedurre su Selina Oliver? Oltre la sua bellezza, oltre il suo fascino inebriante. Era audace, tanto per cominciare. Sfacciata, avrebbe potuto dire qualcuno, e non avrebbe avuto torto. Era un’audacia giocosa, almeno in superficie. Ma quando guardava più a fondo in quei begli occhi, vedeva anche qualcosa... di diverso. Qualcosa di più profondo e risoluto.

Sprofondò nella sedia più vicina dopo che fu uscita e prese una boccata dell’aria che lei aveva rubato quando era entrata nella stanza. Quella donna era... affascinante. Di solito riusciva a decifrare molto facilmente la maggior parte delle persone. Era il motivo per cui si era trovato così bene in questa professione. E anche se di tanto in tanto aveva intravisto scorci di verità sotto la sua facciata, la maggior parte del tempo Selina Oliver era assolutamente indecifrabile.

Anche Selina è distolta dai suoi propositi. Oltre a Derrick e alle sensazioni che prova in sua presenza, il rispetto e l'affetto che Katherine e gli amici di Robert, duchi e duchesse ospiti del fratello, le dimostrano la rendono vulnerabile.

Sentiva qualcosa di molto più pericoloso. Sentiva un desiderio che non provava da una vita. Il bisogno di qualcosa di più. E questo era pericoloso, perché richiedeva di dipendere da un’altra persona per il suo piacere, per la sua felicità, per la sua soddisfazione. Quella era una cosa che non faceva. Mai. 

Quando lui la guardava con quello sguardo severo e concentrato, lei voleva cose che andavano oltre la seduzione per ottenere il controllo. Voleva più del sesso per divertirsi o per nascondergli le sue vere motivazioni. Voleva piacere. Voleva sensazioni ardenti e potenti. Voleva tutte le promesse che vedeva in quegli occhi, quelle che lui cercava di combattere. E non aveva niente a che fare con una stupida collana o con la Volpe Senzavolto.

La distrazione la rende maldestra mettendola in pericolo.

Dimostrava, ancora una volta, come essere vicini agli altri non coincideva con l’essere una ladra provetta.
Quindi doveva decidere che cosa fosse più importante. Le fiorenti relazioni che stava iniziando a creare? O la vita che aveva vissuto per così tanto tempo che quasi non ne ricordava un’altra?

Selina scopre nuove emozioni e desideri.

Era una cosa buffa, la vulnerabilità.

Derrick comincia a conoscere la vera Selina, la sua interiorità lo affascina e terrorizza perché, mentre i due giovani stabiliscono un rapporto sempre più profondo, qualcuno, nell'ombra, ordisce la sua trama e il sospetto, suo malgrado, si affaccia alla mente.
Come potranno una ladra e un detentore della legge vivere i sentimenti che crescono sempre più forti e radicati? È impossibile ipotizzare un futuro per i due splendidi protagonisti? O forse no?
Il codice morale di Selina avrà peso nell'evolversi degli eventi?
Probabilmente sono di parte perché ho letto moltissimi libri di Jess Michaels apprezzandone le trame e lo stile - nelle ultime due serie avvalorato dalla traduzione di Isabella Nanni -, ma ho amato tutti i protagonisti di questa bollente storia, il cambiamento che supera il pregiudizio, i sentimenti che si evolvono insieme alla passione e l'escamotage per superare l'insuperabile perché la Michaels è brava a ideare finali all'insegna della suspense, il colpo di scena di questo suo ultimo lavoro ne è una degna testimonianza.
Il libro mi è piaciuto e ovviamente lo consiglio ma solo a chi non disdegna le scene hot.


giovedì 1 settembre 2022

RECENSIONE "L'AMORE DI UN LIBERTINO" di Jess Michaels

 

Buongiorno follower!
In uscita oggi "L'amore di un libertino" dell'autrice Jess Michaels, 
primo volume della serie "I figli segreti del duca", edito The Passionate Pen LLC. Traduzione a cura di Isabella Nanni.
Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi. 


Autore: Jess Michaels

Serie: I figli segreti del duca Vol. 1

EditoreThe Passionate Pen LLC

Disponibile in ebook a € 3,99
A breve anche in formato cartaceo 

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Il primo libro della serie “I figli segreti del duca” dell'autrice 10 volte bestseller di USA Today, Jess Michaels

Quando Morgan Banfield si risveglia a Newgate dopo una notte di bagordi, l’ultima cosa che vuole vedere è il fratello da cui era stato estraniato. Ma in cambio del suo aiuto, Morgan deve accettare di assumersi le proprie responsabilità e cercare di rimettere in sesto la propria vita, assumendo l’incarico di uomo d’affari per un amico.

L’ultima cosa che vuole Lizzie Margolis è che una canaglia entri nello staff di suo fratello. Ne ha avuto abbastanza di mascalzoni dopo essere stata rovinata da uno di loro anni prima. Ma più conosce Morgan, più si sente attratta da lui, più comincia a chiedersi cosa c’è nel suo cuore e come gestire il suo crescente desiderio.

Ma mentre i due giovani iniziano a intravedere un futuro, il passato di Morgan si ripresenta in tutta la sua bruttezza. Se lottano per ciò che potrebbero avere, riusciranno a vincere? O tutto ciò che si frappone tra loro diventerà un muro insormontabile? 


Leggere Jess Michaels è un piacere per me che la seguo da tanto tempo. I suoi libri appassionati e sensuali, ricchi di emozioni, mi coinvolgono sempre lasciandomi appagata, soddisfatta.  
Quando ho letto Il duca bugiardo immaginavo ci sarebbe stato il seguito della storia di Elizabeth Margolis, sorella del protagonista, Hugh, duca di Brighthollow; la Michaels aveva introdotto il personaggio seminando spunti interessanti, premesse di un approfondimento che infatti troviamo nel primo libro de I figli segreti del duca, l'attesa serie accennata alla fine dell'ultimo volume del Il Club Del 1797.
La storia viene ripresa dall'autrice nel prologo dove rievoca le dolorose vicende vissute da Lizzie e Hugh.
Il mondo di Elizabeth è stato fatto a pezzi da Aaron Walters, un uomo bello e affascinante che quattro anni prima si è approfittato di lei, ingenua e insicura sedicenne.

Una volta aveva espresso desideri guardando quelle stelle, per cose frivole e sciocche e per cose più profonde come l’amore. Ma ora doveva mettere via quei desideri. Ora doveva essere più prudente. Più consapevole. Più cinica. 
Il mondo era un posto pericoloso e lei non poteva mai più cadere preda di un mascalzone. Non poteva mai, mai più lasciarsi sedurre da una falsa promessa d’amore o d’avventura. Per il resto dei suoi giorni si sarebbe votata a sterile responsabilità.
Per quanto sembrasse un futuro vuoto, alla fine era quello che si meritava.

Da allora si è chiusa in sé stessa, si è ritirata in campagna e rifugge ogni tipo di coinvolgimento in società, feroce giudice del proprio passato, condannandosi a una vita priva di emozioni, apparentemente appagata dall'affetto del fratello, di Amelia, sua moglie, e dei duchi con le loro consorti, gli amici, la "famiglia". 
Oggetto di attenzioni e tanto amore, ignorando il timore delle persone care per il suo futuro, evita ripetutamente le opportunità create per indurla a uscire dall'isolamento al quale si è costretta. 
Morgan Banfield, uno dei fratellastri di Robert Smithton, Duca di Roseford, è un'anima tormentata, incline agli eccessi, diffida del prossimo, soprattutto di Robert, mentre ha un buon rapporto con Selina Oliver, la loro sorellastra.

A differenza della sua relazione con Robert, il suo legame con Selina era sorto anni prima ed era sempre stato forte. Erano così simili.

Preoccupata per Morgan, Selina avverte Robert che interviene per liberarlo dalla prigione in cui è stato rinchiuso dopo una rissa, totalmente ubriaco, incosciente.

«Ero al Donville Masquerade ieri sera, Morgan. Ti ho visto cadere a pezzi e... mi sono spaventata. Non ho molte persone nella vita. Ho quasi perso un fratello, non voglio perderne un altro.»

Nicholas Gillingham era uno della legione dei loro fratelli bastardi. Era l’opposto di Morgan: onorevole, orgoglioso. Aveva servito nell’esercito del re ed era stato gravemente ferito nella battaglia di Tolosa, dove era quasi morto.

Conscio dell'evidente disagio espresso nell'ultimo anno da Morgan, Robert, sostenuto da Selina, gli fa una proposta che il fratello è costretto ad accettare: sosterrà un colloquio di lavoro come sovrintendente di Brighthollow.  
Hugh è consapevole della fama di libertino di Morgan, ma ne scorge la grande intelligenza e confida nella fiducia che Robert sembra accordargli, per cui lo assume.
All'arrivo a Brighthollow Morgan conosce Amelia e... Lizzie.

«Milady» disse il signor Banfield porgendole la mano in segno di saluto.
Lizzie non voleva prenderla, ma la correttezza e l’educazione non le permettevano di rifiutare. Allungò la mano. Lui la prese, le sue dita non guantate si piegarono sulla sua pelle nuda, e per un attimo fu avvolta dal suo calore. Le sue mani non erano callose, ma erano un po’ ruvide e non le piaceva affatto come la dicotomia della sua pelle morbida contro la sua le mandasse un brivido di consapevolezza su per la schiena. Sensazioni come quella non portavano nulla di buono.

Morgan percepisce la forte attrazione che scorre tra loro e prende atto di una inattesa e pericolosa consapevolezza.

Morgan non poté fare a meno di restare a guardare mentre la donna più bella che avesse mai incontrato veniva portata in casa da sua cognata.

Aveva una certa delicatezza, come un bell’uccellino felicemente intrappolato in una gabbia per tutta la vita. Non avrebbe capito un uomo come lui. Sarebbe rimasta scioccata se gli avesse permesso di scavare sotto la superficie. Cosa che per tutta la vita era stata educata a non fare. 
Ma Lady Elizabeth era assolutamente incantevole a prescindere dall’imprudenza della sua attrazione. Aveva capelli biondo chiaro, acconciati in un modo semplice a incorniciare perfettamente il suo viso snello, portando l’attenzione su occhi azzurri come un limpido cielo estivo. C’era qualcosa di triste in quegli occhi, qualcosa di vuoto con anche una punta di dolore che lui notò e mise mentalmente da parte.

Elizabeth, che conosce la nomea del giovane sovrintendente, è consapevole del pericolo che il bellissimo ragazzo rappresenta per lei e vuole tenerlo a distanza, mentre Morgan teme la forte attrazione che prova, ma il progetto del giardino cui entrambi devono lavorare mette a dura prova i loro propositi. 
Le circostanze favoriscono la reciproca conoscenza, così che entrambi i giovani a poco a poco si rivelano.

Osservi tutti, lo vedo ogni volta che sei in una stanza. Mi guardi attraverso, guardi attraverso tutti. Come se cercassi di vedere tutto.»
Lui si agitò leggermente, e per un momento Lizzie vide scivolare la maschera che portava sempre. Morgan distolse lo sguardo. Quindi non gli piaceva essere visto, anche se osservava gli altri. Be’, ben gli stava.
Lo sentì schiarirsi la gola. «Forse abbiamo tutti modi diversi di... reagire.»
Fu scioccata da quella risposta, data in modo così dolce e diretto. «Reagire?» ripeté.
Lui scrollò le spalle, e lei vide quanto si sforzava di mantenersi distante e indifferente su questo argomento. «Naturalmente. Tu ti nascondi. Io... osservo e vedo. Sono entrambi modi per tenere lontane le tenebre, no?»

Due anime ferite che si riconoscono e comprendono, stabilendo, da subito e al di là di ogni possibile logica, una forte connessione. 
Il cambiamento è la giusta conseguenza.

Era un libertino, no? Non era fatto per essere cambiato da una donna. Non intendeva essere travolto da un bel paio di occhi blu e dal sorriso esitante che li accompagnava. Non poteva succedere. Non avrebbe dovuto volere che accadesse, era destinato al disastro.
Eppure questo piccolo languore in lui cresceva ogni volta che la vedeva dall’altra parte di una stanza o di questo stesso giardino. Un dolore che gli sussurrava che voleva più del suo bacio o del suo piacere. Voleva lei. Tutta, corpo, anima e cuore.

La grande sensibilità che caratterizza i due protagonisti di questa bella storia è la chiave per superare i loro tormenti.
Mentre Morgan cerca di scoprire il segreto di Lizzie per darle aiuto e conforto, Elizabeth, per difendere il giovane che ha imparato ad amare dalla cattiveria di un'orribile pettegola, affronta le sue paure abbattendo il muro di remissività dietro il quale si è nascosta per troppo tempo. 

Aveva passato anni ad abbassare la testa di fronte a questa donna, compreso un’ora prima. L’aveva temuta, le si era sottomessa, si era nascosta da lei perché Jocelyn aveva potere nel loro ambiente e Lizzie pregava solo di non essere vista.
Ma in quel momento non gliene importava un fico secco.
«Te l’ho già detto, Jocelyn, siamo fortunati ad avere un uomo della qualità di Morgan Banfield a servire al fianco di mio fratello. E se desideri essere invitata di nuovo in questa casa, rifletterai bene prima di parlare ancora di lui.»
Jocelyn spalancò gli occhi. «Tu... tu pensi di essere importante per me, cosina?» balbettò.
Lizzie scrollò le spalle. «Io conto per pochi. Ma credo che tutti sappiano che le mogli degli amici di mio fratello contano molto in società. Tre di loro sono qui adesso. Mi ci vorrebbe mezz’ora per scrivere alle altre. Scelgo di non distruggerti perché non è nella mia natura. Ma parla male di lui e io parlerò di te. Mi sono spiegata bene?»

Ho amato Elizabeth e Morgan, le loro paure, le insicurezze, il desiderio che traspare, la gioia nel dare piacere, fisico ma soprattutto mentale. Entrambi si attribuiscono colpe non proprie, ma la forza che traggono l'uno dall'altra porterà finalmente la pace nei loro cuori. E ho amato Robert in questa sua nuova veste - la sua storia è raccontata in Il duca del desiderio (Il Club Del 1797 Vol. 9) - di fratello protettivo; consapevole del potere dei sentimenti, del cambiamento che la giusta compagna può indurre, non giudica ma affianca e sostiene i fratelli anche quando viene allontanato. La sua forza, immagino, unirà in una famiglia i frutti di un padre egoista e debosciato che ha seminato odio e dolore sul suo cammino.
Inutile da parte mia rimarcare l'apprezzamento nei confronti di questa brava e prolifica autrice - valorizzato dall'efficace traduzione di Isabella Nanni -, come sempre la sua lettura mi ha appassionato e naturalmente la consiglio.


venerdì 1 luglio 2022

RECENSIONE "L'ULTIMO DUCA" di Jess Michaels

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo l'ultimo volume della serie "Il Club del 1797": "L’ultimo duca" dell'autrice Jess Michaels, tradotto da Isabella Nanni.
Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi.



Titolo: L’ultimo duca 
Autore: Jess Michaels
Serie: Il Club del 1797 Vol.10
Genere: Romance storico

Casa editrice: The Passionate Pen LLC
Traduttore: Isabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,99 
E in formato cartaceo a € 15,55
Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Il decimo e ultimo libro della serie Il Club del 1797

Christopher “Kit” Collins è sconvolto quando muore suo padre, ma deve rapidamente assumere il titolo di Duca di Kingsacre e tutte le responsabilità che ne derivano. Compreso occuparsi della giovanissima sorellastra illegittima, che ora è la sua pupilla. È molto infastidito quando scopre che la governante assunta dal padre per la bambina poco prima della sua morte è Sarah Carlton.
Sarah è altrettanto turbata dall’arrivo del suo nuovo datore di lavoro, poiché una volta lei e Kit hanno avuto uno scontro spiacevole ai tempi in cui lei aveva quasi toccato il fondo. Ma poiché non ha un altro posto dove andare, può solo sperare che lui non la licenzi. Visto che sua sorella la adora, Kit non la licenzia e tra i due si instaura una cauta tregua perché entrambi tengono alla bambina.
Una tregua che sfocia in una notte di passione dopo un incidente quasi tragico. Il conforto porta a qualcosa di più e ben presto tra Kit e Sarah nasce una relazione. Ma quando il pericolo arriva a minacciare la bambina che entrambi amano, devono superare la loro radicata diffidenza e lavorare insieme per tenerla al sicuro. E forse trovare un modo per creare una famiglia...


BREVE ESTRATTO:

«Phoebe non dovrebbe comportarsi...»
«Come una bambina?» lo interruppe. «Lei è una bambina, Vostra Grazia. E per di più, vostra sorella è in lutto, proprio come voi. Ma è una bambina, con solo una frazione del vostro autocontrollo, quindi le sue emozioni si manifestano in modi a volte spiacevoli. Fareste bene a ricordarvelo e a darle lo stesso spazio che gli altri danno a voi.»
«State dicendo che se avessi una crisi e mi mettessi a urlare a squarciagola, i miei amici non mi giudicherebbero male?» le chiese.
Sarah scrollò le spalle. «Penso che lo capirebbero. Vi assecondano se volete andare in terrazza per allontanarvi dal vostro stesso ricevimento per mezz’ora, vero? O se volete bere un bicchiere in più dopo cena per calmare i nervi? Quella bambina non merita lo stesso riguardo?»
Si accigliò mentre un senso di vergogna lo travolgeva. Forse non era stato abbastanza paziente con sua sorella. Eppure Sarah gli stava dicendo che aveva oltrepassato i suoi limiti. Che non aveva bisogno di lui. E bruciava ancora.
«Forse avete ragione» disse a denti stretti. «Ma non dimenticate di restare al vostro posto, signorina Carlton. Siete in servizio a mio piacimento.»



Siamo arrivati alla fine della bellissima serie dedicata ai duchi de Il Club Del 1797.
Anche in questo libro si riconosce l'impronta erotica caratteristica di Jess Michaels - in tutte le storie, e sono molte, che ho letto di questa brava e prolifica autrice è sempre presente - ma questo, dal mio punto di vista, differisce dagli altri per alcuni aspetti peculiari, primo fra tutti il dolore.
La morte del Duca di Kingsacre, uomo esemplare e molto amato, lascia un vuoto incolmabile. Amorevole e attento ai bisogni dei due figli - non si è mai sottratto alle sue responsabilità, la piccola Phoebe ne è un esempio - è stato la figura paterna alla quale si sono riferiti tutti i componenti del Club, quei ragazzi disperati e maltrattati dai genitori egoisti, troppo spesso anche crudeli, che in lui hanno trovato affetto e sostegno.
Quando accade l'inevitabile, la famiglia, che abbiamo imparato ad amare nei precedenti volumi, si stringe attorno a Kit, in balia di forti e destabilizzanti sentimenti: commozione e stupore, lealtà e amicizia, dedizione fino alla morte segnano lo scorrere delle pagine mentre i duchi ripercorrono il passato e introducono il futuro.
Christopher Collins, Conte di Idlewood, dopo anni in cui malattia e sofferenza hanno consumato l'amatissimo padre, deve affrontarne la successione ma si sente impreparato; accanto a lui e a sua sorella Phoebe - la figlia di cinque anni che Adam Collins ha avuto da Hannah Beckett, una profittatrice senza scrupoli - c'è Sarah Carlton - conosciuta ne Un duca da scegliere (Il Club Del 1797 Vol. 2) - che ricopre il ruolo di governante della bambina.
 
«Padre, giuro che non ho idea del perché di tutte le governanti del mondo abbiate assunto Sarah Carlton» mormorò, incerto se suo padre stesse dormendo e potesse persino sentirlo.
Gli occhi del vecchio si aprirono a quelle parole e l’ombra di un sorriso gli increspò le labbra. «Ah no? Io... ho assunto quella ragazza... perché... avrai bisogno di lei.»
Kit strinse le labbra. «Se lo dite voi.»
«Lascia che lei... ti "aiuti"» disse. «Non lasciare che il passato... distrugga... il futuro.»

 
Sono anni ormai che Sarah vive nella paura e nell'incertezza del futuro, sua madre è morta lasciandola nell'indigenza, ma il suo destino è segnato già da tre anni, quando la speranza di un matrimonio che mettesse al sicuro economicamente sia lei che la madre era andata in fumo; la sua discussione con Lady Margaret, ora duchessa di Crestwood, al ballo degli Abernathe, è stata colta da Kit che, da quella sfortunata occasione in cui, senza freni inibitori a causa dell'alcool, ha dato il peggio di sé stessa, la tratta con durezza e distacco.
Ma la morte di Adam Collins riunisce tutti e mette in luce aspetti diversi del rapporto tra Christopher e Sarah rivelando sentimenti sconosciuti e repressi nel tempo.
 
Non dimenticate di restare al vostro posto, signorina Carlton. Siete in servizio a mio piacimento.»
Le guance arrossate di Sarah sbiancarono davanti alla minaccia che lui si pentì subito di aver proferito. Poi Sarah si raddrizzò, e incontrò il suo sguardo senza battere ciglio. «Certamente, Vostra Grazia. Come potrei io, o chiunque altro, dimenticare questo fatto, quando mi viene rinfacciato con tanta regolarità?»
Detto questo, girò sui tacchi e se ne andò, lasciando Kit a fissarla in preda alla frustrazione e al turbamento e... ad altri sentimenti. Provava decisamente altri sentimenti quando le osservava i fianchi oscillare mentre si dirigeva verso sua sorella.

 
Sarah, che nella nuova condizione, ritenendosi non all'altezza, ha allontanato tutti, ritrova la sintonia con Isabel, Duchessa di Tyndale, un tempo sua migliore amica, mentre scopre la diponibilità e la comprensione di Meg e degli altri duchi e duchesse, ma un terribile incidente sconvolge il gruppo, riunito in un picnic al lago, e strazia il cuore di Kit.
 
Oh Dio» sussurrò di nuovo quando si rese conto che era morta. Un dolore che gli lacerò anche l’anima lo invase da capo a piedi a quell’orribile constatazione. Sarah era morta e lui non avrebbe mai potuto scusarsi per come l’aveva trattata nel corso degli anni. Non sarebbe mai riuscito a toccarla. A strapparle quel sorriso. A tenerla al sicuro.
Le duchesse piangevano. Matthew era in ginocchio, con le lacrime che gli scorrevano sulle guance, mentre Isabel lo teneva stretto, anch’ella sconvolta dai suoi stessi singhiozzi. Avevano perso una persona che entrambi amavano a causa di un annegamento molti anni prima. Ora questo sarebbe stato qualcosa che avrebbe condiviso con i suoi amici. Un nuovo terribile club nato da questo tremendo, incessante strazio.
 
«Ti prego» mormorò, senza curarsi del fatto che il richiamo disperato fosse ora pronunciato ad alta voce, sentito da tutti. «Oh, ti prego, non portarla via. Farò qualsiasi cosa.»

 
Mentre Matthew, Duca di Tyndale, mettendo in salvo Phoebe, affronta il terrore dei ricordi che riaffiorano, Lucas, Duca di Willowby, aiutato dalla moglie Diana, con Una specie di bacio della vita, riporta Sarah tra loro.
 
Stava tornando alla realtà ora. Le tornarono i ricordi di quando era finita sott’acqua. Dell’oscurità. Di una luce brillante che la seguiva. Un tunnel di luce che le era sembrato così accogliente. Aveva visto sua madre lì e più indietro, alle sue spalle, il padre di Kit. Tutto era sembrato così caldo, felice e bello.
Ma sua madre aveva allungato la mano e sussurrato: «Non ancora, amore.»

 
Il terrore provato induce Kit a riflettere sui propri sentimenti che condivide con i due salvatori.
 
«Sto... malissimo, onestamente. Tutto quello che posso fare è ripensare di continuo al volto terrorizzato di mia sorella. E a quanto fosse blu Sarah. Pensavo fosse morta, Matthew. Pensavo fosse morta e...»
Matthew alzò entrambe le sopracciglia. «E cosa?»
«È stata una reazione così forte» sussurrò Kit. «Come se qualcuno mi avesse messo la mano nel petto e mi stesse spezzando il cuore in due. Ho passato anni a dirmi che questa donna non mi piace, eppure quando ho pensato che l’avrei persa, ho provato solo rimpianto.»

 
Il dramma vissuto rende i due protagonisti liberi di esprimere i propri sentimenti dando sfogo all'attrazione che provano reciprocamente, mentre la scoperta dei diari che il prodigioso padre di Kit, scrittore di infinite liste - «Scriveva tutto. Una vita di liste è una vita ben vissuta, diceva.» - ha lasciato come testimonianza degli eventi vissuti, rafforza la nuova consapevolezza di Christopher.
Ho amato tutti i protagonisti di questa bellissima storia, a partire da Adam, il padre di Kit, il suo acume e la sua lungimiranza segnano il cammino dei due giovani e dei loro amici.
 
«Temo di aver avuto come padre uno dei pochi uomini buoni» disse Kit. «Il padre di Matthew è l’altro. Anche quello di Baldwin limitatamente al fatto che non ha fatto del male alla sua famiglia di proposito.»
 
A me vengono in mente almeno dieci aneddoti della gentilezza di tuo padre che mi fanno sorridere» disse Robert. «Era la cosa più vicina a un padre che molti di noi abbiano mai avuto.»

 
Sarah è una persona molto diversa da quella percepita nel volume dove appare per la prima volta, è sensibile e responsabile, leale e amorevole, oltre che saggiamente opportuna con Phoebe, coraggiosa, ma è tormentata dal senso di colpa mentre scopre la sua sensualità e si interroga su sé stessa e sui sentimenti per Kit.
 
C’erano pericoli in vista quando si trattava di Kit. Pericoli di cuore, pericoli di desiderio.
 
Perché il suo posto nel mondo non era più chiaro. E non aveva idea di come trovarlo.

 
A sua volta Christopher scopre imprevedibili aspetti della propria persona, sensazioni e pulsioni tenute nascoste in anni di autocontrollo, è sconcertato da quello che prova, ma non si oppone al cambiamento e, mettendo da parte ogni dubbio, lascia spazio alla passione.
L'affinità tra i due giovani protagonisti emerge a poco a poco nel racconto - definita da particolari, come la ballata Strani slanci di passione ho conosciuto di Wordsworth e Coleridge, che ne tratteggiano lo spirito - e li avvicina intimamente; ma quando Hannah Beckett torna dal passato, ancora una volta dovranno affrontare la paura.
Il libro è bello, scritto in terza persona, come gli altri della serie, è ben orchestrato e tradotto in modo impeccabile, per quanto io possa valutare nella versione italiana, da Isabella Nanni. Anche se improntato su una maggiore introspezione, presenta alcune scene molto calde mentre coinvolge per i temi trattati e la partecipazione dei vari protagonisti, sia principali che secondari.
In un'ultima nota personale, vorrei mettere in evidenza la particolare attenzione che l'autrice pone nel descrivere Sarah: mi è piaciuta molto l'associazione con la quale Kit la definisce.
 
La primula gialla... rappresenta solo una parte di te. Quella parte che era collegata a tua madre e a tutto ciò che hai perso una volta, tanto tempo fa.»
Le margherite significano lealtà, e tu ne hai così tanta che moriresti per proteggere coloro che hanno la fortuna di aver guadagnato il tuo amore.»
«Giacinto» continuò Kit, «per la giocosità che mostri con mia sorella. Gigli per la tua squisita bellezza. E naturalmente i narcisi, perché rappresentano un nuovo inizio.

 
Il libro è, per mio giudizio, assolutamente consigliato e, anche se sono dispiaciuta per la fine della serie, confido nell'inizio della prossima - alla quale, in chiusura, fa accenno l'autrice -, che mi aspetto altrettanto intrigante. 





Jess Michaels è un’autrice bestseller di USA Today. Sebbene abbia iniziato come autrice tradizionale pubblicata da Avon/HarperCollins, Pocket, Hachette e Samhain Publishing, e anche da Mondadori in Italia nella collana “I Romanzi Extra Passion”, nel 2015 è passata al self publishing e non si è mai guardata indietro! Ha la fortuna di essere sposata con la persona che ammira di più al mondo e di vivere nel cuore di Dallas. Quando non controlla ossessivamente quanti passi ha fatto su Fitbit, o quando non prova tutti i nuovi gusti di yogurt greco, scrive romanzi d’amore storici con eroi super sexy ed eroine irriverenti che fanno di tutto per ottenere quello che vogliono senza stare ad aspettare.


lunedì 21 marzo 2022

RECENSIONE "IL DUCA DEL DESIDERIO" di Jess Michaels

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
In uscita oggi "Il duca del desiderio" dell'autrice Jess Michaels, 
edito The Passionate Pen LLC e tradotto da Isabella Nanni.
Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi. 



Autore: Jess Michaels
Serie: Il Club del 1797 Vol.9
Genere: Romance storico
Editore: The Passionate Pen LLC
Traduttore: Isabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 13,55

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Robert Smithton, Duca di Roseford, è noto per i suoi appetiti carnali e il suo cuore di ghiaccio. Tuttavia, grazie al suo titolo e ai suoi soldi, tutti lo vogliono e ne è ormai annoiato. Vuole qualcosa, ma non riesce a capire cosa sia esattamente. Finché non incontra Katherine, la Contessa di Gainsworth.

Sposata con un vecchio che è morto mentre facevano l’amore, Katherine sta tornando in società. Sebbene lo scandalo la segua, lo stesso vale per l’interesse, dato che i gentiluomini si interrogano sulle sue prodezze, se può uccidere un uomo. Quando Robert comincia a farle la corte, lei è inorridita. Dopo tutto è a lui che attribuisce la colpa delle circostanze che hanno portato al suo matrimonio senza amore.

Quando Katherine lo ignora, Robert si limita ad insistere di più e alla fine lei comincia a chiedersi se la vendetta non sia un piatto che va servito condito di desiderio. Ma quando la tocca per la prima volta, trova un piacere diverso da qualsiasi altro abbia mai conosciuto, e una connessione che non vuole sentire. Ora Katherine deve decidere se vuole vendetta o felicità e Robert deve capire se vale la pena combattere per amore.



Anche questo nono libro de Il Club del 1797 è bello, intenso e appassionante come gli altri.
Apprezzo da sempre Jess Michaels - ho letto la maggior parte dei suoi libri tradotti in italiano -, la sensualità con la quale avvolge le sue storie, ma questa serie mi ha coinvolta in modo particolare. Le protagoniste femminili sono forti, determinate e, soprattutto, sanno guardare oltre lo strato protettivo che i dieci ragazzi, ormai duchi, de Il Club del 1797 hanno innalzato al di fuori della loro cerchia ristretta, il bozzolo di affetto, solidarietà, condivisione e comprensione con il quale si sono difesi quando, giovani e feriti, hanno stretto il loro patto di amicizia alla Braxton Academy, la scuola dove tutti loro hanno trovato uno scopo di vita. 
Privi del sostegno da parte dei genitori, per lo più assenti se non addirittura crudeli - ad esclusione di Kit, Christopher Collins, il cui padre, il Duca di Kingsacre, ha esercitato un’influenza benefica su tutti loro -, i giovani sono diventati uomini, forti e solidali nel rispetto del legame che, con il Club, hanno creato. Ora la "famiglia amorevole" si è allargata, otto di loro hanno unito le loro vite a donne straordinarie, intelligenti e originali, molto affiatate tra loro.
Una nuova consapevolezza prende forma nel protagonista di questa storia.

Robert Smithton, Duca di Roseford, gettò un occhio alla sala da ballo con scarso interesse. Non gli era mai piaciuto questo sfoggio di esibizionismo, ma negli ultimi tempi era diventato quasi insopportabile. Sentì la bocca incurvarsi ancora di più verso il basso quando vide le coppie che ondeggiavano sulla pista. Amici suoi, molti dei quali con spose felici tra le braccia.
Un tempo avrebbe detto che quegli uomini avevano gettato via la loro libertà. Ma era difficile pensarla ancora così adesso che la loro gioia era così palese. Così tagliente. Come un coltello nelle viscere.

Mentre gli altri incontravano e sposavano i grandi amori della loro vita, si era spesso chiesto se un giorno sarebbe stato espulso dai loro ranghi per via del suo rifiuto di fare altrettanto. Se a un certo punto i suoi vecchi amici lo avrebbero guardato e avrebbero visto un uomo della stessa risma del marchese che stava blaterando al suo fianco.
Una cosa che gli avrebbe spezzato il cuore.

Al ballo al quale presenziano Robert e gli amici duchi fa il suo ingresso la Contessa di Gainsworth - bellissima, con folti capelli castani e un viso che avrebbe fatto girare la testa a chiunque -, che, pur essendo oggetto di insinuazioni scandalose - La famigerata nobildonna la cui prodezza sessuale era tale che il marito ne è rimasto stecchito! -, sfidando le malelingue, affronta la folla che mormora al suo passaggio.

Robert osservò svolgersi questo piccolo dramma senza riuscire a distogliere lo sguardo. Senza riuscire a scrollarsi di dosso un minuscolo barlume di... ricordo che lo solleticava dai recessi della mente mentre guardava la stupenda contessa avvicinarsi alla parete e restare ferma lì, con un’espressione vuota sul volto.

Sono passati più di tre anni da quando Katherine Montague ha incontrato Robert e la conseguenza di quel momento particolare, avvolgente, condiviso dall'allora giovane innocente, è stato il matrimonio con un uomo più vecchio di venticinque anni, più vecchio del padre bigotto, ipocrita e violento, che le ha imposto tanto dolore: da quel momento Katherine nutre una forte avversione per Robert.
Tuttavia, per una sequenza di coincidenze, si ritrovano a trascorrere dieci giorni ad Abernathe, la tenuta di James e Emma. La palese animosità di Katherine, ancor più marcata dopo aver scoperto i termini di una scommessa poco galante di cui è oggetto, crea curiosità nel giovane duca - non sa che Katherine ne è a conoscenza -, già fortemente attratto dalla bellissima e intrigante vedova, mentre il desiderio di scoprire ciò che le è stato sempre negato induce Katherine a fare a Robert una proposta molto particolare. 
A poco a poco tra i due protagonisti nasce un'intesa imprevista e imprevedibile che li porta ad approfondire la reciproca conoscenza, sia dal punto di vista fisico ma, soprattutto, da quello mentale ed emotivo: Katherine rivela i retroscena del suo matrimonio, affronta il padre e le emozioni che suscita in lei; Robert confessa il terribile segreto che lo tormenta dall'infanzia, segreto di cui nessuno è a conoscenza, neanche i suoi amici più cari.
Ho amato Katherine, la sua sensibilità. Superando il pregiudizio e i propri limiti, abbatte il muro di cui si circonda Robert e scopre sé stessa.  

E quando aveva scoperto che lui aveva scommesso di portarsela a letto? Oh, avrebbe potuto cavargli gli occhi. Ma da allora, da quando era arrivata da Abernathe, aveva cominciato a vederlo sotto una luce diversa.

C’era di più.
C’era di più in "lui". Non riusciva a smettere di pensare all’emotività che le aveva mostrato all’inizio della giornata.

E le storie raccontate dai suoi amici erano tutte affascinanti, rivelavano un lato del duca che andava ben oltre la sua fama di mascalzone. Era sicuro di sé, certo, ma era anche chiaramente leale e affettuoso con i suoi amici.

A sua volta ho amato Robert, tormentato dai sensi di colpa e dalla paura di perdere coloro che sono, e sono sempre stati, la sua famiglia; vacilla sotto il peso della vita dissoluta condotta fino a quel momento e, quando finalmente apre il suo cuore a Katherine, insieme al doloroso passato rivela la sua fragilità.

Come se fosse stato rivelato qualcosa che non avrebbe voluto condividere. Il genio era uscito dalla lampada e lui non aveva idea di come rimetterlo al suo posto, né cosa sarebbe successo ora che era a piede libero.

Katherine era pericolosa. Era nel suo interesse allontanarla ora, prima che gli si insinuasse ancora di più nella mente, nel cuore. Eppure l’unica cosa che voleva fare era inseguirla.
Non era sicuro se odiarla o ammirarla per questo.

Offrendo a sé stessi una seconda possibilità, una prospettiva nuova e diversa per una vita migliore, i due protagonisti cambiano il proprio destino.
Come sempre Jess Michaels crea personaggi interessanti le cui storie, nell'intrigante cornice in cui si svolgono - anche per merito della traduzione di Isabella Nanni -, appassionano e coinvolgono il lettore. Certamente questa non fa eccezione e la consiglio mentre aspetto con ansia di conoscere il decimo duca, l'ultimo: Christopher Collins - Kit -, Duca di Kingsacre.




BREVE ESTRATTO:

Robert doveva darle credito. Katherine era abile nell’evitarlo. Eccoli lì, otto ore dopo l’arrivo ad Abernathe del gruppo al completo, e lei non gli aveva parlato né gli si era avvicinata. Nonostante una cena e ora un ballo, manteneva le distanze.
Tranne che per guardarlo. Questo lo faceva. L’aveva sorpresa diverse volte durante la serata, con quegli occhi scuri puntati su di lui con un’espressione indecifrabile. 
Era davvero sconcertante. Tutta questa situazione lo era. Era venuto qui per prendersi una pausa da quella donna. Per fare quello che gli chiedevano i suoi amici ed evitarla per un po’. Evitare i desideri e le voglie, che non avevano nulla a che fare con qualche scommessa. In verità, la voleva e basta. Una volta che l’avesse avuta, era certo che quel desiderio sarebbe svanito. Era sempre successo con le altre. In effetti, non era sicuro che dieci giorni lontano dalla sua compagnia non avrebbero ucciso quel desiderio senza necessità di fare altro.
Ma lei era qui. Una tentazione vestita di rosa con un abito che le fasciava le curve e le accentuava il collo lungo e sottile. Katherine era una complicazione per i suoi piani. Non gli piacevano le complicazioni.



Jess Michaels è un’autrice bestseller di USA Today. Sebbene abbia iniziato come autrice tradizionale pubblicata da Avon/HarperCollins, Pocket, Hachette e Samhain Publishing, e anche da Mondadori in Italia nella collana “I Romanzi Extra Passion”, nel 2015 è passata al self publishing e non si è mai guardata indietro! Ha la fortuna di essere sposata con la persona che ammira di più al mondo e di vivere nel cuore di Dallas. Quando non controlla ossessivamente quanti passi ha fatto su Fitbit, o quando non prova tutti i nuovi gusti di yogurt greco, scrive romanzi d’amore storici con eroi super sexy ed eroine irriverenti che fanno di tutto per ottenere quello che vogliono senza stare ad aspettare.


giovedì 27 gennaio 2022

RECENSIONE "IL DUCA BUGIARDO" di Jess Michaels

 

Recensione per "Il duca bugiardo" dell'autrice Jess Michaels, 
edito The Passonate Pen LLC, tradotto da Isabella Nanni.
A cura di Daniela Colaiacomo.


TitoloIl duca bugiardo 
Titolo originale: The duke who lied
Autore: Jess Michaels
Serie: Il Club del 1797 Vol.8
Genere: Romance storico

Editore: The Passionate Pen LLC
TraduttoreIsabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 15,59

Contatti autoreFacebook - Instagram


TRAMA:

Hugh Margolis, Duca di Brighthollow, da mesi tiene nascosto un segreto che lo divora dentro. La sua amata sorella è stata sedotta e quasi rovinata da un uomo malvagio. A causa del trauma la giovane ha preferito restare in esilio in campagna e, per proteggere la sua reputazione, Hugh non ha mai fatto nulla nei confronti del farabutto che le ha spezzato il cuore. Ma ora il “gentiluomo” è tornato in società e recentemente si è fidanzato con un’altra donna.

La signorina Amelia Quinton è al settimo cielo. Dopo un corteggiamento lampo, si è appena fidanzata e ora non vede l’ora di sposarsi per amore. Solo che tutti i suoi piani subiscono una brusca frenata quando suo padre le annuncia che dovrà sposare invece il Duca di Brighthollow, perché è venuto in possesso dei debiti di suo padre.

Amelia è inorridita, perché Hugh non è affatto il ragazzo dolce e gentile che voleva sposare. Solo dopo aver pronunciato i loro voti, la passione divampa e lei comincia a conoscerlo meglio. A poco a poco, i muri di entrambi cadono e i sentimenti crescono. Finché lei non scopre che lui ha mentito. Hugh le dirà mai la verità, e avrà ancora importanza alla fine? 


Come per tutti gli altri libri della serie, aspettavo con trepidazione la lettura di questo - l'ottavo -, e la storia di Hugh Margolis, Duca di Brighthollow, come sempre accennata nel volume precedente, ovviamente non mi ha delusa.
C'è una differenza, però, dal mio punto di vista, che lo distingue dai precedenti: l'impronta erotica, seppur presente e appassionata, è marginale, come lo sono le figure degli altri duchi che, nei passati volumi, erano più partecipi, perché, per mantenere il segreto che protegge sua sorella, Hugh ha tenuto a distanza tutti. L'unico a scalfire il muro che ha innalzato intorno a sé è il suo miglior amico, Lucas Vincent, Duca di Willowby, e, di conseguenza, sua moglie Diana - protagonisti de Un duca in incognito (Il Club Del 1797 Vol. 6). 
Hugh e Amelia sono praticamente i protagonisti assoluti della storia. 
Alla morte dei genitori, Hugh, appena ventunenne, si è caricato delle responsabilità del ducato, soprattutto, dell'educazione e del benessere della sorellina, Elizabeth - Lizzie -, una bambina di appena otto anni, alla quale è legato da un profondo affetto.

Per molto tempo erano andati avanti volendosi bene e diventando sempre più uniti. Lui era molto orgoglioso di lei, perché era una giovane donna ben educata. Ed era sempre obbediente e dolce.
Fino a qualche mese prima. A sedici anni era diventata un po’ riservata, un po’ furtiva. Lui non ci aveva dato molto peso. Dopo tutto, la maggior parte dei ragazzini attraversava una fase difficile, o almeno così gli avevano detto i suoi amici.

In realtà Lizzie è stata circuita da un manigoldo, Aaron Walters, che, approfittando della giovane età della ragazza e della sua innocenza, l'ha sedotta con l'intenzione di sposarla per appropriarsi della sua eredità; ma l'intervento di Hugh gliel'ha impedito, e dietro un lauto compenso il farabutto manterrà il silenzio sulla loro fuga: la reputazione di Lizzie è salva.
Hugh, oppresso dai sensi di colpa per non aver protetto la sorella, non avendo punito l'uomo che tanto l'ha ferita, è amareggiato e soffre molto per lei.

Un pezzo della sua innocenza stava morendo proprio davanti ai suoi occhi, e non aveva niente a che fare con qualsiasi cosa avesse permesso a Walters di prendere dal suo corpo.

Lizzie è determinata, si è allontanata da tutto, il dolore e la vergogna che prova l'hanno indotta a rinchiudersi nella tenuta di campagna a Brighthollow e rifugge qualunque rapporto sociale.

Ti prometto che non farò mai più nulla che possa metterti in una situazione del genere. Cercherò rispettabilità. Non cercherò mai più l’amore. Te lo prometto.»

Ma Hugh conosce la felicità che l'amore porta con sé, lo vede riflesso negli occhi e nei modi dei suoi amici, ormai quasi tutti sposati.  

Durante l’ultimo anno, aveva visto molti dei suoi migliori amici trovare un amore profondo. L’idea che Lizzie non l’avrebbe mai nemmeno cercato a causa di questo sfortunato episodio gli spezzava il cuore.
E lo rendeva più determinato che mai a risolvere il problema. Doveva rimediare. Per il bene di sua sorella. Per il suo. E per qualsiasi futuro entrambi avessero davanti.

A distanza di un anno, Walters è riapparso in società e si sta per fidanzare; Hugh, che non è riuscito a proteggere Lizzie e vuole salvare Amelia Quinton - la giovane che corre lo stesso pericolo -, prende una decisione all'apparenza sconsiderata.  

«Non approvo questa follia» disse Lucas mentre Hugh tornava nello studio del suo amico.
Hugh lo fulminò con lo sguardo, chiuse la porta dietro di sé e vi si appoggiò con tutto il suo peso. «Sì, è quello che hai detto prima che andassi a incontrare la signorina Quinton» ringhiò. «Non pensavo che avessi cambiato idea nel lasso di tempo in cui sono stato via, non c’è bisogno che tu continui a ricordarmelo.»
«Penso di sì invece» scattò Lucas mentre si alzava dalla scrivania. «Allora, adesso hai incontrato la ragazza. Ti prego, dimmi che questo pone fine a qualsiasi considerazione su questa ridicola idea di sposarla nel tentativo di salvarla.»

Hugh fissò lo sguardo preoccupato di uno dei suoi migliori amici. Abbassò la testa in segno di sconfitta, perché non c’era modo di nascondere quello che provava a quell’uomo. «Non ne sono sicuro. Ma non credo che sia un’idea ridicola.»
«Considerare di sposare una perfetta sconosciuta per vendetta? Per senso del dovere e di autoflagellazione?»

Amelia aspetta con trepidazione l'annuncio del suo fidanzamento con Aaron Walters, colui che sembra conoscerla intimamente, l'uomo che anticipa i suoi pensieri. 
Quando il padre le impone il matrimonio con il Duca di Brighthollow, è inorridita e spaventata; del resto, per ottenere il suo consenso, Hugh ha mentito e, agli occhi della ragazza, pur ritenendolo di bellissimo aspetto - è confusa dalla strana attrazione che prova nei suoi confronti -, è un uomo orribile.

Appena fu lontana da Brighthollow, tutta la sua spavalderia svanì. Fu sostituita dalla confusione, dal dubbio e da una continua attrazione per quell’uomo, nonostante fosse un orco.

Anche se a malincuore, Amelia, che non ha mai goduto dell'affetto dei genitori, accetta la volontà del padre, l'unica famiglia che le è rimasta dalla morte della madre, ma si pone un'infinità di domande; è intelligente e attenta ai particolari, non capisce alcune discrepanze nel carattere dello sposo, a volte premuroso altre distaccato, distante, sembra che l'unico legame che li unisce sia quello che provano i loro corpi, affamati del contatto reciproco.
Hugh è sempre più coinvolto dalla bellissima giovane che ha sposato. 

La luce che Amelia con tanta naturalità portava in tutto lo fece sorridere. Si era sentito talmente cupo per così tanto tempo che la trovava quasi accecante. Ma non poteva essere accecato.

Amelia, invece, scorreva come i ruscelli intorno a casa sua. Riusciva a torcersi e a girare e a trarre il meglio da tutto. Era qualcosa che meritava di essere studiato.

I troppi lati oscuri di Hugh rischiano di rovinare quello che Amelia cerca di costruire. A poco a poco, però, la giovane penetra il riserbo del marito, ma le menzogne sulle quali poggia il loro matrimonio e un'oscura minaccia scuotono la già incerta unione.
Jess Michaels, scrivendo in terza persona, supportata dalla traduzione, come sempre impeccabile, di Isabella Nanni, racconta una storia intima e coinvolgente, i cui protagonisti sono figure onorevoli, positive. Entrambi mi sono piaciuti molto: la forza e la purezza di cuore, l'attenzione che ripone verso coloro che ama, la capacità di comprendere di Amelia sono affini all'onore e al coraggio di Hugh, alla sua generosità, alla protezione che riserva al suo bene supremo, Lizzie, alla disponibilità nei confronti della giovane moglie, alla quale, a poco a poco, permette di vedere oltre la corazza di cui si è avvolto.
E poi ci sono Lucas e Diana, ma soprattutto c'è Elizabeth, forte e risoluta più di quanto immagini ella stessa, un soggetto molto interessante del quale, mi auguro, l'autrice scriverà in seguito, per farcela conoscere a fondo e per raccontare la sua crescita, il suo futuro.

Lei sollevò leggermente il mento, e lui sorrise, perché vedeva in lei la forza della loro madre, da tempo sepolta in una fredda tomba accanto al marito. Quando intravedeva le sue fattezze sul volto di Lizzie, gli sollevava sempre il morale.

Il libro è bello, a me è piaciuto molto e lo consiglio caldamente a chi già conosce Jess Michaels ma anche a coloro che si apprestano alla sua lettura per la prima volta. A questi ultimi faccio un'avvertenza: lo apprezzerete veramente solo se non disdegnate le scene calde, il suo tocco sempre hot