Visualizzazione post con etichetta Elisabetta Motta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Elisabetta Motta. Mostra tutti i post

giovedì 24 marzo 2022

RECENSIONE "IL MARE NEI TUOI OCCHI" di Elisabetta Motta

 

Franca Poli ha letto per noi "Il mare nei tuoi occhi" dell'autrice Elisabetta Motta, edito Edizioni Convalle. 


Autore: Elisabetta Motta

Genere: Romance

Casa editrice: Edizioni Convalle

Disponibile in formato cartaceo a € 14,00
A breve anche in ebook

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Una vita benedetta dal cielo, così definisce la sua, Rosalia, fotoreporter di professione, che si trasferisce da Vietri a Roma, città che ama sin da bambina. E da quel momento la sua esistenza subisce una vera e propria svolta. Nella città eterna, trova inaspettatamente l’amore, che per lei arriva nelle vesti di un attraente e riservato protettore del Papa. “Il mare nei tuoi occhi” è un romanzo d’evasione ma tocca anche temi profondi, come la fede e la conversione. Una storia d’amore intensa e delicata al tempo stesso che insegna ad avere fiducia nella vita, anche nei momenti di difficoltà. Un romanzo dove la bellezza della capitale spicca e con essa anche il fascino del Vaticano. A distanza, la cupola della basilica svettava maestosa nel cielo azzurro di quella meravigliosa giornata di ottobre e un raggio di sole ne colpì la sommità riflettendo il suo intenso bagliore, come a voler essere di buon auspicio. 



Non ci è dato di scegliere la cornice del nostro destino, ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro.
Cit. Dag Hammarskjöld

Il mare nei tuoi occhi apre le porte a una tematica di grande impatto, quella della fede religiosa e della conversione.
È anche una bellissima e romantica storia d'amore che sboccia all'ombra della basilica di San Pietro. Sì perché Roma e i fulcri della cristianità, il Vaticano e la basilica di San Pietro con la sua Piazza, fanno da cornice a una bella storia d’amore tra Rosalia, di professione fotoreporter, e Christoph, comandante del corpo di guardia del Papa. Prima però assisteremo alla conversione da atea a cattolica praticante di Rosalia. Sarà una voce narrante a introdurci alla protagonista principale della vicenda raccontandoci il suo percorso di vita e come sia arrivata a convertirsi. La ragazza è nata a Vietri, sul mare, da genitori americani e non è mai stata interessata alla religione. Ad un certo punto della sua vita, però, ha sentito che le mancava qualcosa, anche se non sapeva bene cosa. Il lavoro di fotoreporter che l'ha portata in giro per il mondo le piace e le dà soddisfazioni, ma non è più sufficiente. Così prende la decisione di trasferirsi a Roma, città che le è rimasta nel cuore fin da quando a dieci anni l'aveva visitata assieme ai genitori. Ha la fortuna di trovare subito lavoro presso la redazione dell'Osservatore Romano con sede nella città del Vaticano. Un giorno, durante una visita alla basilica di San Pietro, con la fotocamera al collo, si sofferma davanti alla statua del Santo. Sarà proprio mentre osserva la statua che le succede qualcosa di inaspettato ma misterioso.

Avanzò verso il tabernacolo, illuminato da una luce dorata che filtrava dal lucernaio del soffitto e irradiava riflessi tutt’attorno. Quella luce colpì anche lei. Non sapeva spiegare, ma provò una sensazione strana e bella, al tempo stesso… E proprio lei che si era sempre considerata non credente, si rese conto che lentamente i suoi occhi si stavano aprendo alla fede cattolica.

In questo percorso di conversione Rosalia conosce Suor Giulia. La religiosa diventerà ben presto una figura importante per la giovane fotoreporter. Sarà infatti la sua guida spirituale, la confidente, l’affezionata amica vera e sincera che tutti vorrebbero avere e su cui si può sempre contare.
Christoph è invece il protagonista maschile. Svizzero di nascita, come ho detto in precedenza è il comandante delle Guardie Svizzere e ha il compito di garantire la sicurezza del Santo Padre. Proteggere il Papa è la loro priorità e ciò significa mantenere un certo protocollo anche nella vita privata.
Queste sono le regole a cui devono attenersi:

Disciplina, onore, forza, lealtà, discrezione e fede devono venire prima di ogni altra cosa.

I due giovani si incontrano per la prima volta a Porta Sant'Anna dei Palafrenieri, dove Christoph è di guardia. Giorno dopo giorno, sorriso dopo sorriso, tra i due si fa largo un sentimento che è molto più di un'amicizia.
L'autrice riesce a tratteggiare con tanta empatia e semplicità lo sbocciare di un’importante storia d’amore. E anche quando arrivano i momenti di debolezza, quando la fede sta per crollare a causa delle difficoltà della vita, del dolore per la perdita di una persona cara, giungono insegnamenti importanti per infondere coraggio.
Ho trovato questo libro interessante. La trama ben delineata e decisamente inusuale ha catturato la mia attenzione. La scrittura accurata, i dialoghi frizzanti e mai noiosi rendono la lettura veloce e piacevole. Per quanto riguarda la narrazione, questa avviene in terza persona, ma sarà la stessa Rosalia a raccontare a un'amica come lei e Christoph si sono conosciuti e innamorati.
Verso la fine della storia, l'amica chiede a Rosalia se le mancherà il mare quando, dopo il pensionamento di Christoph come guardia del Papa, andranno a vivere in Svizzera. La sua risposta è stata: 

Sì mi mancherà, ma con Christoph al mio fianco, il mio mare sarà sempre nei suoi occhi. 

A mio avviso una bellissima risposta da donna innamorata del proprio uomo.
Ho apprezzato parecchio la descrizione dei luoghi che fanno da cornice a questa romantica storia d'amore. Lo stato del Vaticano, con i suoi giardini, le fontane, per non parlare delle sue chiese, in particolare la Basilica di San Pietro, e dei Musei Vaticani. L'autrice ha saputo descriverli in modo talmente accurato e dettagliato che sembrava di esserci, di passeggiare con i protagonisti nei giardini, di visitare assieme a loro i musei e le chiese.
Ora non mi resta che consigliarvi questo libro e complimentarmi con Elisabetta Motta per avermi dato la possibilità di leggere un altro suo bellissimo romanzo.


sabato 23 maggio 2020

RECENSIONE "VITE" di Elisabetta Motta



Nuova pubblicazione per l'autrice Elisabetta Motta: "Vite", edito Edizioni Convalle. Franca Poli lo ha letto per noi.





Titolo: Vite
Autore: Elisabetta Motta

Genere: Narrativa

Casa editrice: Edizioni Convalle

Disponibile in formato cartaceo a € 13,00

Pagina autore: Elisabetta Motta 



TRAMA:

Gloria, Alma e Sveva sono tre amiche, compagne di studi universitari, che si ritrovano dopo trent’anni. Raccontano le vicissitudini delle loro vite durante una cena, condividendo sapori, profumi e soprattutto le emozioni delle gioie e dei dolori di eventi protagonisti della memoria, in un alternarsi di flashback Le tre donne si lasciano con la promessa di fare insieme un viaggio nelle terre dell’Oman, ignare di cosa il destino avrà ancora in serbo per loro. “Vite” è un romanzo che parla di amicizia, di amore e che trasmette un messaggio di forza quando la vita mette a dura prova. 



Se la vita è solo un passaggio, in questo passaggio seminiamo almeno dei fiori.
Cit. di Michel de Montaigne

Innanzitutto vorrei fare i complimenti a Elisabetta Motta che con questo libro ha partecipato alla quinta edizione Premio Letterario “Dentro l'Amore” ed è risultata vincitrice nella sezione “Narrativa Inedita”.
È un libro che merita di essere letto. La scrittura risulta fluida, pulita, priva di refusi. I dialoghi sono veloci mentre la narrazione avviene al presente e in prima persona. Ci sono però dei flashback dove le tre protagoniste raccontano ciò che, di bello e di brutto, è accaduto loro durante il lungo periodo in cui non sono rimaste in contatto. La storia è incentrata prevalentemente sull'amicizia. L'amicizia, nata all'università, fra tre donne che dopo trent'anni si ritrovano e durante una cena si raccontano. Raccontano cosa è successo a ognuna di loro in quel lungo lasso di tempo che è trascorso dall'ultima volta che si sono viste.
La riunione tra Gloria, Alma e Sveva, questi i loro nomi, avviene al casale “Floridour”, un albergo con annesso ristorante vicino a Orvieto, la cui proprietaria è Gloria che lo gestisce assieme alla figlia Asia.
Durante quella cena, mentre si susseguono le portate, descritte talmente bene da poterne percepire il sapore e il profumo, le tre amiche si mettono a nudo, confessano quello che è accaduto loro. Nessuna è rimasta immune alle sofferenze, chi ha perso una persona cara, chi ha subito tradimenti e chi invece ha tradito. Ma hanno anche conosciuto il vero amore, quello che resiste nonostante le difficoltà e le prove che la vita ci mette di fronte. Così come è resistita la loro amicizia. Trent'anni senza parlarsi, erano coinquiline quando frequentavano l'università e poi si sono perse di vista per vari motivi tra cui il lavoro, eppure è come se si fossero lasciate pochi giorni prima. Al termine di quel soggiorno decidono di rimanere in contatto, di incontrarsi almeno una volta all'anno. Anzi, propongono di fare un viaggio assieme come quando erano studentesse. L’anno dopo realizzano il loro intento: La loro meta è l'Oman. Anche in questo caso l'autrice descrive in modo molto veritiero tutto ciò che le circonda, quello che vedono o percepiscono: il suk con i suoi profumi, le botteghe dei mercanti, i colori e le atmosfere che si respirano. Per non parlare di quando trascorrono una notte nel deserto: le dune, l'oasi, l'accampamento di tende, i colori del tramonto.  Le tre amiche si divertono durante le escursioni, apprezzano il cibo orientale, accumulano parecchi ricordi felici da raccontare una volta tornate a casa. Non sanno però che il destino ha in serbo per loro, anzi per una di loro, un finale di viaggio... Mi fermo qui, non è giusto svelare cosa e a chi accadrà. Posso però dire che, se possibile, da questa esperienza l'amicizia tra Gloria, Alma e Sveva si rafforzerà.
Bellissima ed emozionante la parte finale del libro.
Nella prefazione, Stefania Convalle dice che questo è “Il romanzo ideale da leggere davanti al camino, pronti ad accogliere le storie, le emozioni, le suggestioni.” Beh io non posso che essere d'accordo con lei.
Ho letto il libro in un pomeriggio. Mi sono immedesimata all'istante nelle protagoniste. Le ho trovate reali. Ognuna di noi può rispecchiarsi in Gloria, Alma o Sveva, sia nelle vicende narrate, che nei conflitti interiori, ma anche nella forza che hanno trovato per risalire la china quando la vita le ha messe a dura prova.
Come ho detto all'inizio, la storia è incentrata sull'amicizia, ma questo non significa che non si parli anche d'amore. L'amore che si percepisce quando Sveva e Alma parlano dei loro mariti e del rapporto di coppia messo a dura prova dalle vicissitudini della vita, oppure quello appena sbocciato tra Gloria e Alessandro.
Per concludere, posso dire che in questo libro è racchiusa una bella storia che parla di amicizia, di sentimenti, di dolore e di perdite, ma anche di rinascita e forza di volontà. Un romanzo che mi ha emozionato e commosso.
Grazie a Elisabetta Motta per avermi dato la possibilità di conoscere queste tre fantastiche amiche.