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Doppia recensione per "E se scegliessi te?" dell'autrice Marica Dal Negro.
A cura di Franca Poli e Daniela Colaiacomo.
Titolo: E se scegliessi te?
Autore: Marica Dal Negro
Genere: Rosa
Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 5,99
TRAMA:
Nella città più caotica d’Italia, dove la gente è in continuo subbuglio persa nei propri problemi, anche un quasi incidente stradale può rivelarsi un’occasione per incontrare qualcuno che ti fa perdere la testa. Se poi si aggiunge una vecchia fiamma che ricompare all'improvviso, la confusione di una donna può davvero raggiungere livelli altissimi. Marta si ritrova a dover scegliere tra Fabio, uno sceneggiatore conosciuto mesi prima e Andrea, avvocato ben affermato, il quale irrompe prepotentemente nella sua vita professionale. Ma anche quando il suo cuore le imporrà la strada da intraprendere, cedere il passo incondizionatamente ai propri sentimenti le risulterà difficile.
DICE L’AUTRICE:
L'idea di questo libro è nata così per caso, spesso la mia fantasia prende il sopravvento sulla realtà e nella mia mente si materializzano delle immagini dal nulla, proprio come mi è capitato per il quasi incidente stradale di cui parlo all'inizio del romanzo. Come la maggior parte degli autori, anche io attingo dalla mia vita privata, infatti, proprio come Marta, la protagonista del romanzo, lavoro in uno studio tributario come segretaria, solo che non ho avuto mai la fortuna di aprire la porta di studio ad un tipo come Andrea, uno dei due protagonisti maschili. Invece Fabio, l'altro protagonista maschile, l'ho conosciuto sul serio, anche se nel romanzo del vero lui ne parlo solo nei primi capitoli, il resto è tutta fantasia. Che dire ancora... vivo e adoro Roma, la città di ambientazione del romanzo ma ammetto di aver fatto tante ricerche su google per le descrizioni dei luoghi perché questo romanzo è stato scritto tra novembre 2019 e giugno 2020, in pratica in pieno lockdown.
Libro decisamente piacevole e divertente che si legge in breve tempo. La trama è ben strutturata e abbastanza inusuale, mentre la storia si dipana, pagina dopo pagina, fluida e scorrevole. La scrittura è accurata, i dialoghi veloci e frizzanti e la narrazione avviene in prima persona con il pov di Marta la protagonista femminile, tranne l'epilogo dove sarà uno dei due protagonisti maschili a parlare. Ovviamente non vi dirò il nome altrimenti svelerei su chi è caduta la scelta della protagonista.
Sì, perché Marta è corteggiata da due uomini. Fabio, una sua vecchia fiamma, ritornato all'improvviso dopo essere sparito per alcuni mesi, e Andrea, un avvocato conosciuto a causa, o grazie, a un quasi incidente stradale. Inoltre Andrea è un nuovo cliente, oltre che dirimpettaio, dello studio contabile dove la ragazza lavora, nonché amico di famiglia del suo titolare.
Tra i due volano scintille fin da subito. Marta ne è attratta, ma allo stesso tempo prova qualcosa anche per Fabio. Che fare? Le sue amiche, Sara, Michela e Simona le consigliano di ascoltare il cuore, ma questo consiglio è più facile da dire che da mettere in pratica.
Alla fine tra tira e molla, battibecchi, gioie e delusioni, intrusioni da parte di altre persone, Marta farà la sua scelta.
Ebbene sì, dopo una lunga e faticosa opera di persuasione, sono riuscito a convincere questa donna a trasferirsi da me. Credetemi l’impresa è stata più che ardua. I giudici in tribunale sono molto più ragionevoli in confronto a questa donna, ma da stasera, sarà tutta mia e forse un giorno riuscirò a convincerla perfino a sposarmi, chissà. Per ora mi accontento della piccola vittoria di oggi, al futuro ci penseremo poi.
Chi avrà detto questa frase, Andrea o Fabio?
Ho amato Marta. Mi è piaciuto il suo modo di fare. Le piacciono due uomini, ma non ci mette molto per scegliere. Ascolta il cuore, come le è stato suggerito, anche se cedere incondizionatamente ai sentimenti le risulta difficile. Ha paura di sbagliare, di soffrire, cosa che succede a causa di una persona veramente cattiva. Alla fine però viene premiata... avrà il suo lieto fine.
Fabio e Andrea sono due bei personaggi, seppur diversi tra di loro. Posso capire i dubbi di Marta, pure io avrei avuto delle difficoltà a scegliere.
Positive anche le figure di Sara, Michela e Simona. Danno dei consigli all'amica, ma non si intromettono, ci sono però quando ha bisogno di loro. Decisamente negativo il mio parere nei confronti di Sabrina, una sciacquetta, come la descrive Ambra, la moglie del capo di Marta, a cui piace seminare zizzania.
Ho apprezzato la descrizione piuttosto dettagliata dei luoghi di Roma frequentati dai nostri protagonisti. Le ville, i parchi capitolini, i pub... sembrava di essere con loro. C'è però un luogo dove Andrea porta Marta che ho avuto occasione di vedere durante una trasmissione televisiva ed è il monastero dell'Ordine di Malta, o per meglio dire il suo portone dove da una fessura si vede la Cupola di San Pietro incorniciata da un arco di siepe verde. Vista in televisione è un'immagine sbalorditiva, figuriamoci vederla dal vivo!
In conclusione, se siete alla ricerca di una storia divertente dai toni leggeri ma non banali, dove i personaggi sono persone “normali” con le gioie e i dolori che può avere ognuno di noi, allora vi consiglio di leggere questo libro.
Che succede se nella tua vita sono due uomini a farti battere il cuore?
È quello che accade a Marta, ventisettenne segretaria-contabile dal carattere sicuro e deciso, che improvvisamente deve fare i conti con l'attrazione che prova per Fabio, suo ex tornato a corteggiarla dopo averla lasciata senza una spiegazione, e Andrea, giovane e affermato avvocato - e nuovo cliente dello studio contabile presso il quale lavora - con il quale si è scontrata, per fortuna solo verbalmente, sulla strada per recarsi in ufficio.
Fabio, con il quale Marta ha avuto una relazione principalmente basata sul sesso, soddisfacente e non impegnativa dal punto di vista sentimentale, dopo essersi volatilizzato nel nulla senza più rispondere ai messaggi e senza chiamare, ora vuole la possibilità di riparare al suo sbaglio. Sorprende e affascina Marta alla quale, mostrando aspetti inesplorati della sua personalità e una imprevedibile sintonia, rivela sentimenti profondi.
Di contro, lavorando con Andrea, Marta percepisce strane emozioni, che vanno oltre il loro rapporto burrascoso.
Fabio mi piace tanto e il pensiero di passare la serata con lui accarezza piacevolmente la mia mente. Eppure non riesco a spiegarmi perché non faccio altro che pensare ad Andrea e ai suoi occhi che scavano nel profondo dei miei. Andrea? No, volevo dire l’avvocato Fulcieri.
È una bella persona Marta, una ragazza forte, decisa ad affermare i propri desideri al di là delle aspettative della famiglia che l’ha praticamente obbligata a frequentare la scuola alberghiera per continuare la tradizione di famiglia e seguire i genitori nella gestione del loro ristorante. È molto turbata dalla situazione che vive: normalmente ferma e sicura delle proprie scelte, affronta, disorientata e confusa, le sensazioni che la vicinanza di Fabio e Andrea, belli e molto diversi, le suscitano.
Paradossalmente ciò che non mi piace in uno, mi fa impazzire nell’altro. Se solo potessi fondere insieme le qualità di questi due uomini, ne verrebbe fuori un essere perfetto.
Marica Dal Negro, con brio e ironia, ci porta nel cuore di questa giovane donna di carattere, nella sua mente, con le mille domande che la vocina nella testa le pone, e nel contempo descrive molto efficacemente il contesto in cui vive: le amicizie, la famiglia, l'ambiente di lavoro vengono delineati perfettamente, dando un quadro generale preciso e puntuale, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti principali e le difficoltà da loro incontrate nel passato.
Personalmente, ho amato tutti i personaggi che costituiscono la storia, l'accento che l'autrice pone su alcuni aspetti del loro carattere, la capacità di adattarsi e di cambiare, restando comunque fedeli a sé stessi, il rispetto - come i genitori di Marta che infine riescono a mettere in secondo piano le proprie necessità, l'amore sopra di tutto -, e lo fa con uno stile che mi ha totalmente preso, ironico in modo sottile, estremamente accattivane.
Il libro risulta estremamente piacevole oltre che ben scritto, scorre veloce. Sono tanti gli spunti che inducono al sorriso, così come i momenti di riflessione. Ma quello che più mi ha colpito è la capacità dell'autrice di trasformare frasi dal concetto banale in caratterizzazioni singolari.
Da leggere assolutamente perché regala momenti di vera distensione e divertimento.
PS: Ho ritrovato la "mia" Roma, i luoghi dove facevamo le pause dallo studio - ho frequentato il liceo all'Aventino e, non avendo la palestra a scuola, l'insegnante di Educazione Fisica, durante la primavera, portava i ragazzi ad allenarsi al "Giardino degli aranci" -, il "Buco della serratura" al Priorato di Malta dove i turisti attendono ogni giorno in fila, ogni particolare della città in cui vivo e che adoro.
BREVE ESTRATTO:
Quando varco la porta della trattoria di Renzo, i miei occhi vengono catturati inevitabilmente dalle fossette ai lati della bocca di Fabio. È incredibile come il sorriso di quest’uomo abbia il potere di tranquillizzarmi. Ho trascorso le ultime otto ore a sforzarmi di non pensare continuamente alla scena a cui hanno assistito i miei occhi. Per inciso il pomeriggio è sembrato durare un’eternità. Dopo che sono fuggita dal palazzo, sono stata ben attenta a non incontrare Andrea. Non ho neanche ceduto alla tentazione di rispondere alle sue telefonate. E no, mio caro avvocato. Stasera ho deciso di accettare questo invito per rivedere Fabio. Non mi lascerò distrarre da te.
«Sei una visione», mi sussurra Fabio all’orecchio poco prima di stamparmi un bacio con tanto di schiocco sulla guancia. Le mie labbra si distendono spontaneamente in un sorriso, eppure non riesco a capire perché una strana sensazione mi stringe il cuore in una specie di morsa. È come se mi sentissi in colpa. E per cosa? Forse perché hai appena capito che non ti è mancato come qualcun altro? Mi suggerisce la voce della mia coscienza. Possibile che abbia ragione lei? Effettivamente non mi sento lo stomaco in subbuglio come mi è successo stamattina quando ho visto Andrea. Ma no. Sarà perché stamattina mi sono lasciata andare troppo in quel bacio infuocato. Tutto qui. Credici! Mi canzona la vocina malandrina nella mia testa.
Le risate dei miei amici fanno da calmante per i miei nervi a fior di pelle. Fabio continua a sorridermi e a riempirmi di attenzioni. Lo lascio fare nella vana speranza di dimenticare, almeno per il momento, la batosta che ho preso oggi. Mi volto distrattamente verso un tavolo poco distante dall’entrata e, come se fossero ancora lì davanti a me, vedo Andrea avvinghiato a quella donna. La stessa bionda che circa due mesi fa cenava a quello stesso tavolo assieme a lui. Nella mia mente Andrea scioglie l’abbraccio per voltarsi verso di me e comincia a ridere. Probabilmente si è sempre preso gioco di me. D'altronde quelli come lui sono abituati a fare degli altri quello che gli pare. Non riesco a capire però perché il suo volto si è incupito. Sembra proprio arrabbiato. Resto così perplessa a osservare lo strano scherzo che mi sta giocando la mia fantasia. A risvegliarmi dal mio sogno a occhi aperti ci pensa Alessandro.
«Lui chi è?» Mi volto di scatto nella sua direzione per poi concentrarmi di nuovo sull’immagine sfocata di Andrea che mi regala la mia mente. Sbatto più volte le palpebre prima di realizzare quello che sta succedendo in sala. Oh porca paletta! Non me lo sto immaginando. È davvero Andrea quello che avanza a grandi passi nella nostra direzione incavolato come una iena. Sento una musica di sottofondo pian piano farsi più nitida…
Lui chi è? Come mai l’hai portato con te? Il suo ruolo mi spieghi qual è? Io volevo incontrarti da sola.
Ecco, ci mancava solo Renato Zero. Beh, che dire? Il triangolo non l'avevo considerato davvero. Il mio sguardo rimbalza come una pallina da ping pong da Andrea a Fabio, ma il resto del corpo è come paralizzato. E adesso che faccio?
«Buonasera.» La voce di Andrea è dura e il suo sguardo belligerante si è posato su Fabio, il quale ha pensato bene di passarmi un braccio intorno alle spalle e tenermi stretta a sé.
«Buonasera. Serve aiuto?», chiede Fabio con tono di sfida. Ok. Qui si mette male. Costringo me stessa a ritornare padrona della situazione. Che casino! Esclama la vocina nella mia testa. Puoi dirlo forte cara. È davvero un gran bel casino.
«Calma cowboy, non c’è nessun bisogno di avere questo atteggiamento», li sto sgridando. Sì, ma solo perché spero di distrarli.
«Marta, puoi uscire un attimo? Dobbiamo parlare.» Andrea sta parlando con me, ma fissa Fabio. I suoi occhi lanciano saette e io comincio davvero ad avere paura che questi due possano fare qualche sciocchezza.
«Marta è a cena con noi, non può uscire a parlare con te adesso!», lo incalza Fabio. Lo ammonisco all’istante con lo sguardo per questa sua uscita infelice.
«Marta è perfettamente in grado di rispondere da sola», affermo perentoria. Cosa sono diventata, il giocattolo conteso da due ragazzini?
«Appunto!», afferma deciso Andrea spostando lo sguardo su di me. I suoi occhi mi trafiggono come una lama affilata. «Vieni fuori per favore?», chiede autoritario. Anche Fabio ha preso a fissarmi con insistenza. In realtà tutte le persone in sala si sono voltate nella nostra direzione, probabilmente incuriosite dalla scenetta da film che gli stiamo offrendo.
«Marta va tutto bene?», mi chiede Renzo con un velo di preoccupazione sul volto, avvicinandosi con sospetto al nostro tavolo. Tutto avrei voluto che accadesse, meno che mai creare problemi proprio a lui, per giunta nel suo locale. È arrivato il momento di decidere. Afferma decisa la voce della mia coscienza e anche la faccia di Sara sembra incitarmi a scrivere la parola fine a questo assurdo triangolo amoroso. Ok. Ci siamo. Faccio un respiro profondo mentre mi scosto da Fabio. Raccolgo le idee e mi accingo a mandare al diavolo una volta per tutte l’avvocato Fulcieri dei miei stivali. Quest’uomo è entrato così prepotentemente nella mia vita, che al momento sono più che convinta che l’unico modo per mandarlo via sia proprio giocare al suo stesso gioco.
«Tutto ok Renzo, tranquillo», rispondo al padrone di casa, per poi voltarmi infervorata più che mai, verso questo presuntuoso che osa interferire nella mia vita senza uno straccio d’invito.
Marica Dal Negro, nata nel 1989 in provincia di Potenza, vive a Roma dove lavora in uno studio professionale. Da sempre appassionata di lettura e di commedie romantiche, trova nella scrittura un modo per evadere dalla routine quotidiana e dar libero sfogo alla propria fantasia. Tuttavia Marica Dal Negro è solo uno pseudonimo, scelto dall'autrice per riuscire ad estraniarsi dalla propria vita e immergersi totalmente nelle storie nate dalla sua penna.
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