Buongiorno follower!
Tempo di interviste! Ormai sapete che il giovedì ci dedichiamo alla conoscenza di un autore e oggi è il turno di...... ANNA ZARLENGA! Ad aprile ha pubblicato il suo primo romanzo e a breve ne pubblicherà un altro. Per saperne di più, leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi, come al solito, appuntamento nel gruppo delle harmonyne in compagnia di Anna e dei suoi lavori 😃
INTERVISTA AD ANNA ZARLENGA:
1) Raccontaci qualcosa di Anna 😊 Parlaci del percorso che ti
ha portato a essere quella che sei oggi.
Sono nata a Napoli e mi
sono laureata in Lettere nel 2005 con una tesi su un predicatore del 600.
Santi, martiri, donne beate che mortificavano la loro bellezza scarnificando le
loro mani nella calce viva… altro che horror! Da lì, soprattutto, ho capito che
la parola può veicolare immagini di grande potenza e intervenire realmente
sull'animo umano. Ho continuato il mio percorso culturale conseguendo la specializzazione
all'insegnamento, ma ho fatto anche altri lavori, alla ricerca del mio posto
nel mondo.
2) Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Questa passione nasce
da una serie di situazioni che, nel corso della
vita, hanno caratterizzato il mio cammino. Posso dire che la letteratura
mi ha sempre appassionato e ho coltivato prestissimo il sogno di poter
scrivere. Per moltissimo tempo, però, non l'ho fatto. Quando ero adolescente,
e anche quando ero un'universitaria, mi
cimentavo in piccoli racconti ed esercizi di stile. Molti di quei testi sono
finiti nell'oblio, ma sono comunque serviti per farmi capire cosa volevo
scrivere, o meglio cosa non volevo scrivere. Ero scoraggiata perché non
riuscivo a portare avanti lavori più lunghi di quindici pagine e mi chiedevo
cosa non andasse. C'è voluta la maturità per capirlo: da ragazza ero convinta
che per scrivere un libro si dovesse per forza essere seri, trattare argomenti
gravi e complessi e cercavo di comporre opere che non mi rappresentavano minimamente.
Io sono un'anima comica e romantica, vedo l'assurdo in ogni cosa che mi capita
sotto il naso. Non per niente scrivo anche commedie con mio marito,
adoperandomi per metterle in scena con una compagnia fatta di amici. È stata la
presa di coscienza del mio essere che mi ha fatto abbandonare la strada
classica per rimettermi di fronte allo schermo, questa volta con uno spirito
nuovo: scrivere per divertirmi ed emozionarmi, scrivere per divertire ed
emozionare. Una volta imboccata questa strada, ho trovato la mia dimensione
ideale. La pagina non mi fa più paura, ma è la mia opportunità di rivivere
momenti meravigliosi
3) Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o
cartacei? E tu cosa preferisci?
Ho pubblicato un libro
come self, “Il volto che ha l'amore”. È stata la prima volta in cui sono uscita
allo sbaraglio, con mille dubbi e paure. I riscontri positivi ci sono stati, ma
ad essere onesta non so ancora quale strada prenderà la mia produzione. Ho,
infatti, firmato un contratto con la collana “Un cuore per capello”, diretto
dall'eccezionale Daniela Perelli (che nessuno conosce, vero? XD) e ho affidato
a lei il mio prossimo romanzo, che nasce come spin off del primo. Non mi
dispiace lavorare in team e sono sicura che questa esperienza mi farà imparare
molte cose.
4) Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata dal
mercato? Quanto può condizionare?
All'inizio della mia
“rinascita artistica” ho aperto un mini blog, “sognare in punta di penna” con
l'intento di esplorare il mondo dell'editoria indipendente e recensire i libri
più belli che mi capitavano sotto il naso. Più che un blog io lo chiamo diario
delle mie letture, eppure aggiornarlo mi ha fatto notare alcuni meccanismi che
in effetti danno da pensare. Io ho scelto il rosa perché, come ho detto, amo
sognare e ridere, ma ho letto un po' tutti i generi e penso che oggi il mercato
sia molto orientato verso l'erotico. È un dato di fatto e non nego di averne
letti alcuni davvero notevoli, intriganti e ben strutturati, ma non riuscirei a
scriverne uno, probabilmente. Per scrivere due scene leggermente più hot ci ho
messo circa tre giorni, quindi, a meno che non preveda una lunga clausura in
casa, non credo di potermi cimentare, così come non mi sento in grado di
scrivere fantasy. Ammiro chi lo fa perché ci vuole impegno e disciplina nel creare mondi fantastici. Amerei, invece,
scrivere un rosa storico, ma per farlo ho bisogno di tempo, quindi per il
momento questa è solo un'idea che conservo in un angolo del mio cuore. Dal mio
punto di vista, non bisogna scrivere per il mercato, ma scrivere per se stessi
e per divertirsi, rispettando la propria personalità. Il che non ci impedisce
di lanciarci in una sfida, ma secondo me l'opera è veramente specchio di te
quando riflette cosa hai nel cuore.
5) Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?
Bella domanda. Insomma,
non pretendo che i miei libri siano capolavori, ma credo che possano in qualche
modo strappare un sorriso o un sospiro, quindi se non avete niente da fare e
volete rilassarvi con una storia d'amore, prendetemi in considerazione (lo so,
sono pessima a farmi pubblicità 😊)
6) Faresti mai compromessi per arrivare al successo?
Compromessi di che
tipo? Se si parla di editing, di tagliare o sistemare alcune scene, non
parlerei di compromessi, ma di presa di coscienza dei propri limiti. Sono
sempre disposta ad ascoltare pareri e consigli. Certamente non scriverei
qualcosa che non sento mio solo per vendere di più.
7) Il tuo sogno nel cassetto.
Avere uno studio
insonorizzato pieno di libri nel quale ascoltare musica e creare liberamente.
Collaborare alla realizzazione di un film tratto dai miei romanzi (sognare è
gratis, per fortuna)
8) Parlaci del tuo ultimo lavoro.
Il mio ultimo lavoro è
in uscita il 21 novembre. Si intitola “Amore fuori programma” ed è una commedia
romantica. Parla di una cantante con la lingua biforcuta che si incontra e si
scontra continuamente con un affascinante avvocato, fratello della sua
coinquilina, finendo poi a lavorare nel suo studio e a essere fonte continua di
guai. Lia, è questo il nome della protagonista, è apparsa ne “Il volto che ha
l'amore” come personaggio secondario. Poco più di un cameo, ma ha conquistato
me e molti lettori, quindi scrivere di lei è stato naturale e mi sono divertita
tantissimo a raccontare le sue stramberie. Avevo deciso di pubblicare anche
questa storia in self, però poi ho letto della nuova casa editrice e ho
tentato… ricevendo in dono il grande onore di inaugurare la collana. Spero di
esserne degna, l'emozione è fortissma.
9) Progetti per il futuro?
Ho un romanzo quasi
concluso in lavorazione, un altro appena iniziato e almeno quattro progetti in
bozza… Spero di poter condividere ancora un pezzo della mia anima con i
lettori.
10) Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita
reale esista il lieto fine?
Io credo nell'amore. Ci
credo da quando ho conosciuto mio marito, quasi vent'anni fa. Ci siamo
incontrati per caso, come nei migliori film (anzi magari un giorno racconterò
le vicende del nostro innamoramento) e ho trovato in lui un'anima affine e
complice. Non smettiamo mai di ridere e sorridere e questo è già il nostro
lieto fine. Il lieto fine esiste se lasciamo all'amore la possibilità di
entrare nel nostro cuore.
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