giovedì 8 marzo 2018

INTERVISTA A IRENE CATOCCI



Buongiorno follower!
Bentrovati al nostro consueto appuntamento con le interviste del giovedì. Protagonista di oggi è Irene Catocci, autrice che abbiamo già avuto il piacere di ospitare sul nostro blog e che, proprio in questi giorni, ha pubblicato il suo nuovo romanzo: "Il dono, oltre le barriere". Leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi seguiteci nel gruppo delle harmonyne dove Irene avrà tutta la giornata a disposizione per parlarci dei suoi lavori 😊








INTERVISTA A IRENE CATOCCI:



Raccontaci qualcosa di Irene 😊 Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei oggi.

Buongiorno a tutti. Mi presento. Mi chiamo Irene e per prima cosa sono una mamma e moglie. Ho molte passioni, tra cui la lettura, pittura ed equitazione. In realtà quest’ultima più che una passione è un modo di vivere, uno stile che mi ha accompagnata per molti anni e in minima parte mi accompagna anche adesso. Con la nascita delle bimbe non posso più dedicare il tempo che vorrei alla mia cavalla ma faccio quello che posso.
Poi c’è la scrittura. Per tanti anni ho scritto poesie, poi, per mettermi in gioco e vedere se ne fossi stata capace, ho deciso di cominciare a scrivere romanzi.


Da dove nasce la tua passione per la scrittura?

Nasce dalla lettura. Mi sono sempre immersa in mille mondi differenti e proprio per la voglia di scrivere qualcosa di mio, ho messo mano al pc e ho iniziato la prima stesura del Il dono.


Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?

Per quanto mi riguarda sono una self convinta. La mia è stata una scelta ponderata. Mi sono guardata in giro, ho fatto domande e, alla fine, ho rifiutato un contratto da una CE e ho pubblicato in self il mio primo romanzo. E credo che resterò così ancora per molto molto tempo.
Il futuro lo vedo in ebook. Anche io, che sono una lettrice accanita, compro quasi esclusivamente in digitale. Sia per un fatto economico che di spazio.


Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?

I generi e i gusti cambiano come le maree. Adesso va molto di moda il bello e dannato ma che si redime dai suoi peccati.
Se un autore seguisse esclusivamente il mercato si venderebbe e ne lederebbe la sua arte. Per fare un esempio, vedo me stessa con la pittura. Era un piacere dipingere, poi, quando ho iniziato a farlo per lavoro, su commissione, le persone mi davano la foto, mi dicevano cosa, come, e io mi sono annoiata fino a odiare il mio lavoro. Adesso sono in pausa, non tocco pennello da un anno. Se mi dicessero che storie inventare farei lo stesso con scrittura.


Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?

Nei miei romanzi, fino a ora, parlo di vite vere, autentiche, con i loro demoni da sconfiggere. Ecco, se un lettore vuole vivere e sperare allora gli direi di leggere un mio romanzo.


Faresti mai compromessi per arrivare al successo?

No, ne sono sicura.


Il tuo sogno nel cassetto.

Arrivare a più gente possibile. Vorrei che le persone si ricordassero di me e dei miei scritti.


Parlaci del tuo ultimo lavoro.

Ho appena pubblicato il seguito di una dilogia intitolato “il dono. Oltre le barriere”
La storia d’amore tra un ragazzo paraplegico e una ragazza che lavora in un maneggio.
Un amore che supera ogni ostacolo perché, quando si ama con il cuore e non con le apparenze, le barriere spariscono.


Progetti per il futuro?

Sto scrivendo un dark romance MM, un genere completamente  nuovo per me. Amo mettermi alla prova. Vedremo come andrà.


Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?

L’amore è il motore che muove il mondo e senza amore credo che una persona sia povera. Non contano i soldi, il successo, quando non hai l’amore accanto a te.
Il lieto fine esiste, e ogni coppia che arriva ai 50 60 anni di matrimonio può confermarlo. Perché, per me, il lieto fino non è quando non ci sono problemi ma quando con tutti i problemi del mondo decidi di restare.




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