domenica 18 aprile 2021

RECENSIONE "IL MALE DELLA MAFIA Vol.1 e 2" di Faby Daddy

 

Nell'attesa della terza e ultima parte della storia de "Rei - Il male della mafia" dell'autrice Faby Daddy, vi lascio le mie impressioni sui primi due volumi.


Autore: Faby Daddy
Genere: Mafia Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo 
Pagina autoreLa mia luce 

Trama: Rei Seul ha trent’anni è il terzogenito della famiglia mafiosa turca, è cresciuto senza nessuna guida familiare e alcun valore morale. Per lui tutto è permesso, non ha il senso del rimorso, è indifferente: tutti lo vedono come lo scarto della criminalità organizzata e viene soprannominato il male della mafia.  Nella vita ha molti obiettivi: sposare Tresy Nicosia per ottenere la sua eredità russa, crescere come mafioso e ricevere da suo padre Anthony la gestione delle miniere turche.
Tresy ha ventiquattro anni, è la nipote di Damien e Luce Nicosia, lavora e vive per conto suo lontana dalla mafia. Purtroppo, il suo destino è stato segnato da un errore del passato: una notte, ingenuamente, è entrata dentro la camera da letto di Rei Seul e da quel momento è stata segnata la sua esistenza in modo prepotente e crudele.
Per Rei lei è sua, le appartiene da quella notte.
Per Tresy lui è il diavolo. 




Autore: Faby Daddy
Genere: Mafia Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
Pagina autoreLa mia Luce 

Trama: I ricordi riaffiorano uccidendo i suoi sentimenti e la sua anima.
Odia sé stesso perché tutti lo odiano.
Lui non doveva nascere né innamorarsi.
Tutto quello che gli è successo è colpa sua.
È così che Rei inizierà la sua autodistruzione per raggiungere la morte.

Sola e abbandonata.
Dormire per evitare di soffrire.
Cercare sollievo nel sonno più profondo per non affrontare la realtà.
È così che Tresy inizierà il viaggio nel tunnel dell’autodistruzione.

***Attenzione, contiene scene e argomenti delicati, adatto a un pubblico adulto.
***Consigliato esclusivamente a chi ama il genere. 



Premetto che era mia ferma intenzione fermarmi al primo volume e non offrire alcuna possibilità a questa nuova saga. Troppa violenza, perlopiù rivolta contro la protagonista, Tresy, figlia di Andrian e Chantal, una ragazza abituata a beneficiare di una certa libertà - cosa rara nell’ambiente mafioso descritto da Faby Daddy - e che si è ritrovata ad avere a che fare con un uomo che definire “disturbato” è riduttivo. Inaccettabile la cattiveria perpetrata nei suoi confronti. 
Inoltre, vedere Tresy impegnarsi per far funzionare le cose, sebbene forse non avesse altra scelta se non quella di “adeguarsi” alla situazione, mi ha fatto scadere il personaggio. Un evidente caso di Sindrome di Stoccolma? Beneficio del dubbio.

Rei ha vissuto in un contesto mafioso malato e sadico, dove hanno fatto crescere questo ragazzino privandolo di ogni autostima e uccidendo i suoi sentimenti per sempre.

Fatto sta che Tresy decide di percorrere una strada lunga e difficoltosa nel tentativo di cambiare Rei, di insegnargli cos’è l’amore. Una vera sfida per la ragazza. 
Nella precedente serie, l’autrice ci aveva abituato a un tipo di schema preciso, si poteva contare sulla lealtà, sul rispetto per la propria famiglia, sulla parola data… considerata sacra per i mafiosi. E se c'era una cosa che avevo amato di quella saga era il fatto che, nonostante le guerre mafiose, i protagonisti potessero contare sul sostegno di parenti e amici. 
Qui nulla di tutto ciò, anzi devono guardarsi le spalle. Le donne recluse in camera e guai a girare di notte da sole perché potrebbero incontrare dei “predatori”... Ma dico, nella propria casa?
Il rispetto per la moglie del fratello... Cosa sarà mai?
Onestamente, ho trovato che la mancanza di questi valori abbia impoverito in parte la storia, quantomeno l’idea di storia a cui mi ero abituata.
Anche nei precedenti romanzi non mancavano i momenti di violenza, ma almeno si alternavano ad altri più leggeri. Nel primo volume di questa nuova saga, invece, si passa a un livello superiore di brutalità, l’oscurità sembra avvolgere tutto e tutti. Così, venendo a decadere il concetto di romance e ritenendo la famiglia Seul un po’ meno nelle mie corde, avevo deciso di sospendere la lettura, preferendo conservare il ricordo di quei personaggi che avevo tanto amato. 
Ma ormai lo sapete, sono una pigna in c... e non amo lasciare le cose a metà.
Questo, insieme al fatto che alcune lettrici di mia conoscenza sostenevano che nel secondo volume i nodi sarebbero venuti al pettine, oltre a ripetere quanto fosse fantastico il protagonista… bla bla bla… le lodi su di lui non si contano…
Ma chi? mi sono chiesta. Stiamo parlando dello stesso personaggio inquietante, lo stalker che ha letteralmente spiato la protagonista per anni, violento, arrogante e maschilista? Per non parlare del resto… In un altro contesto, un tipo così dovrebbe stare in galera, ma qui siamo in un libro. Sono arrivata quindi alla conclusione che il mondo è bello perché è vario e che indubbiamente ognuno ha i suoi gusti… 

Si alza e prende il suo portafogli, mette delle banconote sul tavolo.
"Non mi servono i tuoi soldi" dico stranita.
"Sia ben chiaro Tresy, io sono l'uomo, io devo mantenerti" esclama guardandomi con i suoi occhi scuri...

Così, assecondando la vena masochista che scorre in me, ho iniziato il secondo volume.
Ed ebbene sì, le spiegazioni arrivano e ci si ritrova schiacciati dalla terribile realtà.
I disturbi caratteriali del protagonista trovano una giustificazione.
Non si perdonano certe azioni, ma si possono comprendere.  
Da qui all’entrare in empatia con il protagonista il passo è breve. 
Il fatto poi che si renda conto dei suoi problemi è il primo passo sulla via della guarigione.

La prova d'amore più grande che io possa concederle è quella di liberarla da un uomo come me.

Non sono comunque riuscita a farmelo andare a genio, eh? Il concetto di “bello ma dannato” non fa per me. E cancellare tutto quello che ha fatto alla protagonista con una passata di spugna, solo in virtù del fatto che anche lui è stato una vittima, anche no… Peccato, perché avevo amato le sue comparse nei libri precedenti che, sebbene brevi, mi avevano dato un’idea del personaggio. Troppe aspettative, forse, ma la verità è che ognuno di noi percepisce le situazioni in maniera diversa ed è per questo motivo che invito sempre i lettori a farsi un’idea propria. 
Tornando a questo secondo volume, personalmente, ho preferito di gran lunga Michael Drago, che insieme a Rei diventa il protagonista della scena. Non posso parlare del ruolo che riveste, ma le sue schermaglie con il protagonista sono troppo divertenti. I due condividono un rapporto di amore e odio, alternano rancori e sensi di colpa.
Facciamo inoltre la conoscenza della sua famiglia: Angelica, Evans e Jeremy, rispettivamente figlia, padre e nipote; Esmeralda, la sua compagna, un personaggio che ha attirato tutta la mia attenzione e di cui spero di leggere presto la storia. Si fa cenno ad altri familiari di cui senz’altro l’autrice ci parlerà più avanti.
In questa seconda parte del romanzo, come avrete intuito, i toni si alleggeriscono, compensando l’atmosfera cupa iniziale, andando incontro a quelli che sono i miei gusti personali, e la lettura diventa… 

Fine prima parte. Il seguito della recensione dopo l’uscita del terzo volume. 

Cara Faby Daddy, questa è la mia vendetta, così impari cosa provano i lettori ad aspettare mesi prima di conoscere il seguito di un libro. Tiè! 😂😂

PS: Andrian continua a starmi sugli zebedei. Confido sempre nel fatto che l’autrice agisca drasticamente… 😉 


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