Un'altra bella recensione per "Schegge di vetro" dell'autrice Irene Catocci, edito Words Edizioni. A cura di Tiziana Irosa.
Titolo: Schegge di vetro
Autore: Irene Catocci
Genere: Forbidden romance/Friends to love romance
Casa editrice: Words Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,90
Pagina autore: I romanzi di Irene Catocci
TRAMA:
I segreti possono distruggere la vita. Lo sanno bene Livia e Anita, madre e figlia. La prima accompagnata da una intima sofferenza che si porta dietro dall’adolescenza, la seconda fragile e insicura, alla disperata ricerca dell’affetto che le è mancato per tutta la vita. Un equilibrio precario il loro, che crolla definitivamente quando, attraverso i diari di Livia, Anita scopre un segreto inconfessabile, tenuto nascosto per anni: non è la figlia legittima di quello che ha sempre creduto suo padre, ma frutto di un amore tossico come il più letale dei veleni. Due donne alle prese con i propri tormenti: Anita e l’amore per il suo migliore amico Nicola; Livia, succube di un sentimento deviato e con un cuore fragile come vetro, frantumato sotto il peso delle bugie. Un libro intenso, tra segreti inconfessabili e le inevitabili conseguenze a cui si va incontro quando la verità, scomoda, dannata e proibita, viene a galla.
Irene Catocci è una grandissima fitusa! Così intitolerei questa recensione, ma non penso che Silvia ne sarebbe felice, quindi potrei optare per una cosa del tipo: una storia che poteva benissimo uscire dalla penna di Nicholas Sparks.
Che dite? Adorate zio Nicholas e le sue storie strappalacrime? Allora vi svelo un segreto: lui e la Catocci sono in combutta con la lobby dei fazzolettini di carta, perché non si spiega il fatto che i loro libri possano farne sciupare così tanti. Andate ai ringraziamenti, c'è un capitolo dove la Scottex li ringrazia e ci ringrazia tutti (scherzo, eh!). Maledetti!
Complice una bella bronchite che mi ha messa KO, ho letto tutto d'un fiato questo romanzo che definirei intenso, profondo, commovente e toccante.
La storia è vissuta in parte al presente da Anita che riceve dalla madre morente, Livia, i diari della sua giovinezza dove all'interno è custodito un segreto che ha gravato per tutta la sua esistenza e ha condizionato la vita di tutti, e in parte al passato nella lettura dei diari di Livia, dove l'unico aggettivo possibile per definirli è struggenti. Ogni lacrima versata (tante) ho dovuto accompagnarla con un cioccolatino per consolarmi. Ma che si fa così? Questo è voler male alla gente. Il mio piccolo cuoricino ha sofferto con Livia ed Enea, la loro storia tormentata, o per meglio dire “sbagliata” come il loro amore, mi ha spezzato il cuore, ma almeno si è rallegrato con Anita e Nicola. La loro relazione “normale” potrei definirla come la tisana da prendere la sera per ritrovare l'equilibrio del pancino in subbuglio a causa delle emozioni forti di questo romanzo. E poi c'è lui, il vero faro della storia: Nicola, l'uomo che sta accanto ad Anita e la aiuta a risollevarsi, attendendo i suoi tempi e rispettandola. Sì, ho amato tantissimo Nicola, meno Enea. Scusami Irene, ma c'è stato un momento in cui avrei gradito che Enea tirasse fuori gli attributi e facesse quello che era giusto per lui e Livia.
Perdonatemi se sembro enigmatica, ma non voglio spoilerare nulla di questa storia che vi toccherà le corde dell'anima, almeno per me è stato così. Mi è vibrato lo stomaco leggendo questo romanzo e sì, mi sono arrabbiata tanto, avrei voluto gridare in faccia ai protagonisti la grande cavolata che stavano facendo, che forse avrebbero dovuto osare di più e fregarsene, o forse no, non lo so. Gli argomenti trattati sono molto intimi e delicati da toccare la morale di ognuno di noi in modo diverso, ma ciò non toglie che sia bellissimo.
Cinque stelle meritate per Irene Catocci.
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