lunedì 25 ottobre 2021

RECENSIONE "INSOLENTE E GENTILUOMO" di Sabrina Boccia

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Insolente e gentiluomodell'autrice Sabrina Boccia, 
edito Ode Edizioni. A cura di Daniela Colaiacomo.



Autore: Sabrina Boccia

Genere: Vittoriano - Historical romance

Casa editriceOde Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 11,93

Contatto FacebookSabrina Boccia



TRAMA: 

La Stagione si sta avvicinando, l’occasione perfetta per Jane Ford di farsi conoscere per la sua maestria nel confezionare abiti. Bella, aggraziata e poco incline a trovare un marito, miss Ford desidera solo che il suo sogno di diventare una rinomata couturiére si possa avverare.
Jack Atwood, duca di Bedford, continua a essere un insolente libertino. Ama le donne, la bella vita e per nulla al mondo vorrebbe rimanere incastrato in una relazione.
Eppure, quando Jane e Jack si incontrano per la prima volta le carte del destino vengono mescolate. Sarà l’innocente e sognatrice Jane a soccombere al presuntuoso lord, o sarà lui a essere ossessionato da lei?



Per me è sempre un piacere immergermi nelle atmosfere del passato, soprattutto in quei periodi dove saloni illuminati da mille candele fanno da scenografia a storie intriganti, e quest'ultimo lavoro di Sabrina Boccia non delude le mie aspettative. Un affascinante duca, una bellissima eroina dalle doti nascoste e dalle insolite aspirazioni, tre fratelli iperprotettivi e molto ingombranti sono i protagonisti di questa storia dalla trama complessa e ricca di colpi di scena. 
Ma andiamo per ordine.
Lord Jack Atwood, quarto duca di Bedford - già incontrato in "Indomita e ribelle" -, ha accettato, suo malgrado, l'onere di presenziare al ballo organizzato dall'adorata nonna, la vedova Hepzibah Dorothy Atwood, intenzionata a sistemarlo.

La adorava e non voleva contrariarla, altrimenti non avrebbe mai partecipato all’evento danzante che stava organizzando. Lo riteneva un inutile spreco di tempo visto che non voleva trovare ancora una moglie. Però sua nonna aveva un forte ascendente nei suoi confronti, da quando era rientrato da quell’ultimo odioso sbarco, lei era divenuta la sua àncora, il suo porto sicuro. E per un ex ufficiale della marina britannica, un porto, era quanto di più caro potesse avere.

Al ballo partecipa Jane Ford - priva di titolo ma la cui famiglia molto ricca vanta nobili natali -, una creativa disegnatrice di abiti il cui sogno, al contrario della maggior parte delle debuttanti, non è sposarsi con un buon partito ma aprire una propria attività di alta sartoria.
L'incontro tra i due giovani protagonisti genera scintille, da subito entrambi provano una forte attrazione ma altrettanta reciproca diffidenza: è il preludio agli eventi che seguiranno.
Jack è ammaliato, quel volto, quegli occhi, gli ricordavano qualcosa, quando scoprirà cosa... 
D'altro canto Jane è furibonda.

Era appena arrivata al ricevimento scortata dalla vedova ventisettenne, Aurinda Vaughan, e l’immancabile Theodosia quando aveva scorso Penelope tra la calca di persone, o meglio, notato l’uomo al suo fianco.
Era un esemplare davvero notevole. Bello da togliere il respiro. Il taglio corto della giacca blu notte metteva in evidenza le cosce ben tornite che quei pantaloni attillati esaltavano con chiarezza. Una camicia di lino bianca con il colletto alto e una cravatta ben annodata a fiocco, evidenziava il petto ampio e muscoloso, mentre l’elegante gilet aderente ne sottolineava ancor più la virilità. 
Ben presto, però, si era ridestata dal sortilegio. Per salutare una vecchia parente, di cui neppure ricordava il nome, ma in realtà attratta solo dal magnetismo di quella figura si era avvicinata alla coppia, ascoltando con indiscrezione la sfrontatezza di quel bellimbusto e avvertendo l’alterigia di quello sguardo sprezzante. Mai avrebbe voluto trovarsi sotto quegli occhi, tanto azzurri quanto spietati.

Jack è in lite con il cognato, Philip Godart - conte di Derbyshire e futuro duca di Devonshire -, il risentimento verso il vecchio amico è forte, a dispetto della felicità della sorella, non riesce a superare le circostanze che hanno determinato il matrimonio con Cristy e del terzetto di libertini che trascorrevano insieme memorabili serate rimane Cristopher Jones: sarà lui il protagonista della prossima storia?
Sabrina Boccia presenta bene i suoi personaggi, principali o secondari che siano hanno tutti una precisa collocazione nel testo, primi fra tutti i fratelli Ford - Thornton, Joseph e soprattutto Luke -, custodi del segreto che ha condizionato le loro vite, iperprotettivi al limite del tollerabile ma colmi di amore sincero nei confronti dell'adorata sorella.
Laddove i personaggi femminili sono donne forti e coraggiose, figure anacronistiche che lottano per proteggere i propri affetti ed emergere nella società del tempo in cui vivono, i protagonisti maschili, così determinati a mantenere il distacco dalle emozioni, cedono ai sentimenti perché travolti dall'imponderabile.
L'autrice costruisce una trama elaborata - mi è piaciuta la scelta di elementi di suspense, dal segreto della famiglia Ford al pericoloso personaggio, sconosciuto e letale, che minaccia la vita dei protagonisti di questa intricata storia - e nel farlo traccia le basi per il lavoro futuro che spero realizzi a breve, è forte la curiosità di conoscere gli sviluppi delle vicende accennate. 
Questo secondo libro di Sabrina Boccia, che può essere letto indipendentemente dal primo - l'autrice è brava a colmare le lacune della precedente storia -, è ben scritto, scorrevole e appassionante, genera curiosità e ghermisce l'attenzione del lettore; tanti sono i colpi di scena, i fattori imprevisti ai quali devono far fronte i suoi personaggi. Lo consiglio. 


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