martedì 18 gennaio 2022

RECENSIONE "FAVOLE E FALENE" di Carmen Trigiante

 

Recensione: "Favole e Falene - Trasformare le esperienze negative in fattori propulsivi" dell'autrice Carmen Trigiante. A cura di Rita Quinzio.



Autore: Carmen Trigiante

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 2,69
E in formato cartaceo a € 7,28

Contatti autoreCarmen Trigiante 



TRAMA:

È dura l’arte di vivere, nel Paese antimeritocratico per eccellenza, dove le nostre potenzialità devono lasciar spazio a chi nasconde l’asso nella manica: “Il Senatore Tal dei Tali Vattelappesca”. Quanta frustrazione, quando i sogni mutano in triste consapevolezza? Ribellarsi al sistema significa diventare emarginati; ma accettarne le condizioni conduce a trascorrere la vita come figuranti speciali, fantasmi nell’ombra che servono il potere.
“Non ero una farfalla, non c’erano colori sgargianti sulle mie ali a inebriarmi di bellezza, ma le macchie scure di una falena che si era lasciata ammaliare dalla luce della ribalta ed era finita spiaccicata su una squallida lampada alogena”.
Eppure un modo differente di condurre l’esistenza esiste. Occorre aprirsi a un’altra prospettiva e circondarsi della giusta compagnia: ZampaCorta, MariaCallas e una nonna camperista…

Un romanzo filosofico ironico, sull’arte di trasformare le condizioni negative in fattori propulsivi.


È definitivo: la penna di Carmen Trigiante mi ipnotizza! Ho letto i suoi "thriller e noir dell'anima" tutto d'un fiato, tornando poi su brani e frasi per me particolarmente significativi. La lettura di Favole e falene non è stata da meno. È stato come bere un bicchiere dissetante di acqua frizzante e cristallina. Gli ingredienti: una gracula, una piccola meticcia quadrupede, una nonna e Luana, mescolati bene da una delle più talentuose penne incontrate tra le pagine che ho letto. Ogni nome, ogni aggettivo, ciascun predicato evoca la ricerca del sé e della strada da intraprendere per una giovane donna che si sente una falena ma è in realtà una splendida farfalla. Così dice Luana davanti all’ennesimo miraggio: 

Non ero una farfalla, non c’erano colori sgargianti sulle mie ali a inebriarmi di bellezza, ma le macchie scure di una falena che si era lasciata ammaliare dalla luce della ribalta ed era finita spiaccicata su una squallida lampada alogena; una stupida falena che svolazzava nel torpore della notte, quando vagano insetti scomodi e anime di streghe.

Prenderà coscienza però di essere una luminosa effimera solo quando le ossessioni del bruco si ritireranno nella crisalide per trasformarsi in ali, sono le parole dell'autrice:

«I sogni sono ciò che ci rende felici, che li si riesca a realizzare oppure no. Le ossessioni sono fantasmi inquieti che aleggiano dentro di noi, ci massacrano sottilmente e, a un certo punto, esplodono.» 

Ironica, fresca, mai scontata, è una lettura che consiglio. Personalmente continuerò a seguire questa autrice. 


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