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Vi segnalo "La profezia del principe" dell'autrice Judith Sparkle
Titolo: La profezia del principe
Autore: Judith Sparkle
Genere: Royal/Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,90
Pagina autore: Judith Sparkle Autrice
TRAMA:
Nel piccolo e moderno regno del Silberland, all'interno della regione dei Monti Metalliferi, esistono miniere d'argento e di pietre preziose famose in tutto il mondo.
Kaitlin vive nel castello della famiglia reale perché è la "cercatrice" ufficiale: colei che conosce l'uso e i benefici delle gemme preziose e dei cristalli che sono il simbolo dello stato.
Da sempre intima confidente del principe Caspar Winkler, l'erede al trono, ha un'infatuazione segreta per lui. E quando al castello, per Natale, giunge la sua promessa sposa da un regno vicino, Kaitlin teme di venire soppiantata nel cuore del giovane principe.
La principessa Ingrid ha tutte le carte in regola per diventare la futura regina e tuttavia, per un motivo sconosciuto, a un certo punto le trattative per l'accordo matrimoniale saltano.
Il paese piomba nel caos proprio nel momento più magico dell'anno, a Natale.
In più un'arcana profezia ritrovata, che si tramanda di cercatrice in cercatrice, avvisa Kaitlin di un serio pericolo che il regno corre.
Aiutata dal misterioso principe Aksel, un uomo affascinante quanto sfuggente, e dal diario di sua madre (la cercatrice prima di lei), Kaitlin dovrà sfidare prima di tutto se stessa e accettare il proprio destino. Un destino che s'intreccerà con le sorti del Silberland e con le vite dei due principi, entrambi attratti da lei.
"L'amore è l'unica forza che ti risveglia, figlia mia.
In questo diario ti parlo dei cristalli: l'eredità che ti lascio,
abbine cura.
Ma abbi ancora più cura di custodire
l'amore quando lo troverai."
BIOGRAFIA:
Judith è sposata e ha due grandi amori: la sua famiglia e la scrittura.
Ama sognare ad occhi aperti e leggere storie che le trasmettano speranza, positività, amore per la vita. I suoi autori preferiti sono tantissimi: Amy Harmon, Nicholas Sparks, Jojo Moyes, Kiera Cass, Cecilia Ahern, Colleen Hoover e molti altri.
Il suo motto è: “Credere nelle proprie ispirazioni.”
Ha una predilezione anche per le serie tv, il caffè e i dolci.
DICE L’AUTRICE:
Amo leggere, sognare, emozionarmi, credere nella vita. E amo scrivere storie che trasmettano queste sensazioni, che vi facciano star bene.
BREVI ESTRATTI:
«Non farti venire in mente strane idee. Farei di tutto per
te, vedi di tornare sana e salva» mi sprona Aksel con un sorriso d'incitamento.
«E se non dovessi farcela?» sussurro.
Un guizzo di consapevolezza gli balugina nelle iridi chiare.
La pietra che gli ho lasciato e che deve aver preso, deve aver a
amplificato la nostra comunicazione.
«Allora verrò a riprenderti.»
Rivolgo l’attenzione ai preparativi che fervono nel salone
d’ingresso del castello.
È magnifico con i quattro archi a tutto tondo, uno per ogni direzione, i grandi
specchi con le cornici dorate, i candelieri e l’enorme lampadario di cristallo
appeso esattamente sopra l’albero di Natale.
Mi schiarisco la voce con un leggero colpetto di tosse in attesa che qualcuno
del personale di servizio mi parli. Vorrei sapere se la principessa Ingrid è
già arrivata. Peccato che nessuno sembra accorgersi della mia presenza.
«Signori, un po’ di attenzione!» si leva alta una voce alle mie spalle,
stentorea e dolce allo stesso tempo. «La signorina ha tutta l’aria di dover
chiedere qualcosa.»
Ogni voce, brusio e movimento cessa immediatamente. Ora c’è una calma
impressionante. Mi volto e ringrazio con un leggero inchino e un cenno del
capo. Ecco un valletto più sensibile degli altri che si è accorto della mia
insofferenza. Deve essere un giovane nuovo perché ha un accento nordico
inusuale, probabilmente è giunto al seguito della delegazione scandinava e
resterà a palazzo il tempo che si tratterrà la principessa. È un bell’uomo,
porta i capelli biondi un po’ lunghi e gli si arricciano sulle punte.
«Desidera, fräulein Müller?» mi si rivolge allora una delle cameriere in modo
ossequioso.
Porgo la mia richiesta e lei mi annuncia che la principessa Ingrid è già
arrivata e riposa nella sua stanza.
Bene.
Mi volto allora verso il valletto gentile, è ancora lì.
«Lei è nuovo?» gli chiedo.
Si schiarisce la voce prima di rispondere. «Sì.»
Ha una bella voce. Mi piace quest’accento.
«È al seguito della principessa Ingrid?»
«Sì, signorina» risponde.
Gli allungo la mano. «Piacere, sono Kaitlin Müller, lavoro per il segretario
del re.»
«Piacere mio.»
«E lei è… ?»
«Temo che il mio nome non sia importante quanto il suo, fräulein.»
Resto basita per una frazione di secondo. Ci rimango male ma non lo do a
vedere, sono abituata a non far trapelare le emozioni. E poi, in fondo, ha
ragione. Lui è un servitore mentre io faccio parte della cerchia ristretta di
sua maestà. Avverto una sensazione, però, che mi mette in allerta: il suo
timbro di voce maschera qualcosa. Sono allenata a leggere le parole non dette e
a decifrare il comportamento delle persone.
Come avesse intuito il corso dei miei pensieri, lui riprende: «Mi scusi, non
volevo sembrare scortese.»
Gli concedo un barlume di sorriso, sollevo appena la mano in un gesto di
clemenza. «Va bene, non si preoccupi.»
Lui prende di nuovo la parola, forse per riparare alla scivolata di poco prima.
«A nome di tutta la rappresentanza del ... , vi ringrazio per la calda
accoglienza.»
Mi limito ad annuire, in fondo sta cercando di essere garbato. Ed è pure
attraente. Vinta dalla curiosità non riesco a trattenere la domanda successiva.
«Ma se ci rincontrassimo ancora, come devo chiamarvi?» insisto.
Mi guarda negli occhi e sembra decidere quanto svelarmi. In fine sorride.
«Semplicemente… Aksel.»
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