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Nuova pubblicazione per l'autrice Hellen C. Worth: "Dirty - A sad love story", edito More Stories.
Titolo: Dirty - A sad love story
Autore: Hellen C. Worth
Genere: Contemporary romance
Casa editrice: More Stories
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 10,99
Pagina autore: Hellen C. Worth
TRAMA:
Valentina è una donna simile a tante altre: una vita
tranquilla dedicata al lavoro, alla famiglia, ai figli. Niente sembra poter
distruggere questo equilibrio.
Tutto cambia nel momento in cui incontra Christian, un
ragazzo molto più giovane di lei.
Vittima e carnefice al tempo stesso, Christian si ritroverà
a essere protagonista inconsapevole del mutamento di Valentina.
Un viaggio crudo ed esplicito verso la consapevolezza
femminile, attraverso l’esplorazione dei desideri più nascosti che ottenebrano
i sensi.
BIOGRAFIA:
Dietro allo pseudonimo Hellen C. Worth si cela una moglie e
madre quarantenne, che ha utilizzato lo strumento della scrittura come
autoterapia psicologica. Nei suoi scritti, infatti, Hellen convoglia le proprie
esperienze ed emozioni, estrapolandole dal quotidiano, in maniera delicata ma
profonda. Prima di essere una scrittrice, si considera una lettrice compulsiva,
spaziando tra i molteplici generi della letteratura sia classica che contemporanea.
L’amore per la lettura nasce in tenera età, trasmessole dal padre, anch’esso
appassionato lettore. La speranza di Hellen è quella di riuscire, con i suoi
scritti, ad entrare nel cuore dei suoi lettori, e donare alle loro vite qualche
attimo di felicità.
DICE L’AUTRICE:
Il libro era già uscito in una precedente versione self,
notato dalla CE More Stories, è stato editato nuovamente e pubblicato il 7
gennaio di quest'anno. La storia tratta un tema molto forte, quello del
tradimento. Ho scelto questo tema per dare voce alle tante donne che si trovano
in questo preciso spaccato di vita. Quello che emerge in Dirty è non ci sono
vincitori o vinti, tutti concorrono a essere vittima e carnefice. Quello che mi
premeva era, però, lanciare un messaggio
di speranza, perchè, alla fine, l'amore vince sempre su tutto.
BREVE ESTRATTO:
«Devo andare». Scivolo fuori dalla stretta di Christian. Lo
lascio nudo e solo, nel letto dove abbiamo appena consumato quello che
considero il miglior sesso della mia vita.
Comincio a raccogliere i vestiti sparsi alla rinfusa sul
pavimento. «I bambini usciranno da scuola tra poco e…»
«Non fingere di non avermi sentito». Il tono di Christian è
inflessibile. Sento il letto cigolare, poi i suoi piedi che battono veloci sul
pavimento.
Indosso in fretta camicetta e gonna, senza voltarmi. Prima
che io abbia finito di sollevarne la zip, Christian mi affianca e mi afferra il
braccio. Guardo la sua mano, poi salgo verso i suoi occhi. Il suo sguardo parla
da solo: esprime durezza e sofferenza.
«Christian, non è il momento», devio la vista, «io… io non
voglio parlarne ora».
La stretta di Christian si intensifica.
«Mi stai facendo male», piagnucolo.
«Sono stanco di accontentarmi delle briciole. Sono stanco di
essere trattato come una puttana». Le sue parole, gettatemi in faccia con
rabbia, bruciano. So che ha pienamente ragione.
«E allora lasciami andare, se questo è quello che pensi»
reagisco sfidandolo, ma se facesse veramente ciò che gli sto suggerendo, ne
morirei. Ostinata e caparbia, mi divincolo dalla sua stretta e mi avvio a
grandi passi verso l’ingresso.
«Aspetta…» Mi corre dietro e mi afferra per la vita. Non
sono stata abbastanza veloce.
«Valentina…», continua appoggiando il capo sulla mia
schiena, «non so quello che mi hai fatto, ma ti assicuro che fa male». Mi
costringe a girarmi e mi afferra i polsi. Porta le mie mani verso il suo petto,
all’altezza del cuore.
«Qui», mi indica. «È come se riuscissi a entrare e a
strapparmelo dal petto».
Serro forte gli occhi. Sto per piangere, non devo cedere.
«Quando ti penso con lui… quando lo immagino toccarti… io…»
«Basta!», gli urlo contro. «Ho una famiglia! Due figli! Non
puoi pretendere che io corra il rischio di perdere tutto per…»
«Per me».
Il dolore che attraversa i suoi occhi quando finisce la
frase al posto mio, mi uccide.
Lascia andare immediatamente i miei polsi, come se
scottassero.
«Va bene, Valentina. Ho capito» afferma con tono piatto,
indietreggiando.
Per qualche secondo provo l’impulso di lanciarmi verso di
lui, di abbracciarlo e dirgli che anche io provo qualcosa di molto forte per
lui. Qualcosa che non so gestire e che mi spaventa… ma mi appaiono rapidamente
alla mente le immagini dei miei bambini, e il timore di perdere quella famiglia
che ho impiegato anni a costruire prende il sopravvento, costringendomi a
voltare le spalle a Christian e oltrepassare la porta di casa sua senza
voltarmi più indietro.
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