venerdì 7 maggio 2021

RECENSIONE "MY LITTLE OSS" di Samantha Sanders Loan

 

Recensione per "My little Oss" dell'autrice Samantha Sanders Loan. 
A cura di Daniela Colaiacomo.




Titolo: My little Oss

Autore: Samantha Sanders Loan

Genere: Romance

Disponibile ine book a € 2,99
E in formato cartaceo a € 16,64 

Contatto autoreInstagram



TRAMA:

Giulia è un operatore socio sanitario -Oss-che ama incondizionatamente il suo lavoro umile e onesto, pieno di cuore, lacrime, sacrifici e tanta forza.
Di recente si trova a spegnere le sue trenta candeline come se non ci fosse nessun futuro per lei, oltre al suo lavoro e ai suoi pazienti, ai suoi turni e ai suoi silenzi.
Qualcosa di terribile dal passato tiene bloccato il presente e il suo futuro sembra impossibile da ricostruire.
Uscita da una libreria le lancette del suo orologio riprendono il loro corso. Un uragano di eventi, sentimenti, forti emozioni e grandi dolori si abbatteranno sulla sua vita. Verrà sbattuta ripetutamente su un muro di cattiveria, eretto da ricchi e potenti. Verrà umiliata e schernita.
Sarà doloroso e difficile il suo percorso ma anche pieno di amicizie e passioni incessanti.
Salite in carrozza! Cenerentola questa volta ha la divisa e gli zoccoli da corsia! 



Giulia Valli lavora come OSS al RSA Santa Barbara, un istituto religioso per anziani che si sostiene grazie al contributo di benefattori e alle donazioni di beni mobili e immobili degli ospiti che decidono di dare un lascito a conclusione della loro vita. 
È una donna solitaria, fiaccata dal dolore di una perdita significativa e dall'abbandono del marito, ha un'amica, Katia - con la quale è cresciuta e ha condiviso tappe importanti della vita, proprietaria di una moderna libreria in un centro commerciale - e un lavoro soddisfacente, arricchito dal buon rapporto con i colleghi.
Un caso fortuito la fa scontrare con Paolo, un ricco studente universitario di qualche anno più piccolo, che nell'impatto rimane leggermente ferito, e al quale, andando di fretta, lascia il suo recapito telefonico nel caso abbia conseguenze dall'incidente occorso. 
Nei giorni seguenti, alcune circostanze favoriscono l'approfondimento della sua conoscenza con il ragazzo finché la forte attrazione che scorre tra di loro sfocia in una relazione intima.
Giulia è travolta dai sentimenti che prova. Mentre si pone infinite domande sulla relazione con un ragazzo più giovane e sicuramente più ricco, la famiglia di Paolo, che osteggia fortemente la coppia, con l'intervento di parenti maligni, ne traccia il doloroso futuro.
La scrittura di Samantha Sanders Loan è indiscutibilmente buona, ho apprezzato il suo stile fluido, il modo in cui approfondisce i suoi personaggi, alcuni passaggi sono decisamente validi.

Dopo due anni e mezzo mi sento una donna, e soprattutto mi sento ancora viva. È una sensazione bella, importante; quando sei abituata alla pioggia nel cuore non sai più cosa significa vedere il sole. Dentro di me piove da così tanto tempo che probabilmente non so più riconoscerlo.

Non ho apprezzato, però, l'impostazione dei contenuti nella trama - un po' eccessiva nelle traversie che la protagonista deve superare, ma non per questo surreale - di per sé interessante e intrigante.
All'inizio l'autrice utilizza il pov di Giulia per raccontare l'impegno sociale e il dolore di una donna che è l'ombra di sé stessa per passare a raccontarne le esperienze sessuali, trasformando rapidamente il contenuto del testo. Senza eccepire nulla alla descrizione delle scene erotiche, improvvisamente la storia subisce un cambiamento radicale e repentino, presentando la protagonista nella sua nuova veste; il libro viene stravolto, diventa praticamente erotico, mentre le scene di sesso, troppe e ripetitive, insieme a tante descrizioni e situazioni dal mio punto di vista superflue, lo appesantiscono. 
Mi è piaciuta la figura di Manuel e l'amicizia con Lorenzo, avrei però approfondito il rapporto con Michele, il marito, del matrimonio ci sono accenni insufficienti a mio avviso.
Il pov cambia, a volte il racconto è in terza persona per esprimere le sensazioni del protagonista di turno e poi cambia improvvisamente per tornare in prima, prevalentemente quella di Giulia.
Non sono riuscita a entrare in empatia con i protagonisti, tranne nel capitolo in cui è Paolo a parlare del suo amore per Giulia.
Oltre ai refusi e all'editing da rivedere, mi ha disturbato l'uso ripetuto ed eccessivo di marchi di case famose, dalla moda alle auto. 
Dopo svariati mesi dalla fine della lettura, ho deciso infine di superare la difficoltà di esprimere la mia opinione, non proprio positiva, del lavoro di Samantha Sanders Loan, il cui impegno è indiscutibile. A fronte di una buona capacità espressiva c'è, come detto in precedenza, la mancanza di cura nell'editing, la lunghezza eccessiva della storia, e incongruenze che vanno corrette, tutti fattori ai quali può rimediare un'attenta revisione, che però, fermo restando che il mio parere è assolutamente personale, non posso trascurare al fine della valutazione del libro allo stato attuale che non mi sento di approvare. 


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