venerdì 19 novembre 2021

"VERA" di Annarita Mangialardo

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Vi segnalo "Vera" dell'autrice Annarita Mangialardo, 
edito Brè Edizioni.



Titolo: Vera

Autore: Annarita Mangialardo

Genere: Narrativa 
- Una figlia in cerca della madre

Casa editrice: Brè Edizioni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 9,35



TRAMA:

Vera è una giovane donna orfana di madre. Il ricordo del lutto la accompagna nella sua vita di giovane artista e di emarginata: fin da piccola Vera è sempre stata la “bambina diversa”, introversa e dalla fantasia irrefrenabile. Proprio a lei spetta il compito di aiutare suo padre adottivo che, nel corso degli anni, dopo la perdita della moglie, è caduto nel tunnel dell’alcolismo e del nichilismo. Fra i ricordi di un’infanzia segnata dalla perdita della madre adottiva, una storia d’amore mai risolta con un ragazzo simile a lei e l’ambizione di sfondare nel mondo dell’arte, Vera avanza passo dopo passo verso un destino che segnerà un cambiamento irreversibile, nella sua vita e in quella delle persone che ama; il primo passo sarà quello considerato “proibito”: la ricerca dei suoi genitori biologici.


BREVE ESTRATTO:

Quel pomeriggio, Vera era rimasta in casa a guardare la televisione. Non impazziva per tutti quei colori confusi che apparivano sullo schermo, che sembravano voler crescere in quella scatola artificiale. A differenza dei suoi compagni di classe, a scuola non parlava mai di ciò che vedeva in televisione. Non era proprio una cosa che faceva per lei. Ciò che non l’aveva mai convinta, di quei pomeriggi curiosi passati di fronte allo schermo della TV, era la confusione dei colori e delle forme che si discioglievano in qualcosa di opaco, di non abbastanza vivo. Vera percepiva molto bene questa mancanza, e laddove gli altri si entusiasmavano, lei vedeva invece confusione, un volo solo tentato, un’altezza da terra mai raggiunta.
Queste erano le sue sensazioni, un po’ infantili e sicuramente non facili da definire. Col tempo avrebbe spiegato la faccenda in questo modo: la televisione le dava l’idea di una costruzione che falliva già in partenza, perché nessuno di quei colori, nessuna delle cose che venivano dette, era realmente sentita; erano cose buttate là, che non riuscivano a toccare veramente nel profondo chi le guardava, almeno secondo lei.
Per via del lavoro dei genitori, quando Vera veniva lasciata da sola in casa, la televisione si accendeva magicamente, di solito sintonizzata sul canale che trasmetteva cartoni animati a raffica. E anche se non impazziva per tutto ciò, finiva comunque per passarci due o tre ore, magari fra uno spuntino e l’altro. Poi, arrivata a un certo punto, non resisteva più: lasciava la televisione accesa – non sapeva neppure come spegnerla – e si rintanava in cucina fra l’odore di caffè, biscotti e cucinato, oppure in giardino, dove l’odore dei fiori, del detersivo che proveniva dal bucato steso o semplicemente l’odore della stagione – amava in particolare l’autunno perché le dava l’idea di qualcosa di indefinito, di dolce ma non troppo – con tre o quattro fogli, matite colorate e iniziava a disegnare.
Le piaceva riportare ciò che vedeva su quel foglio, anche se il risultato non era mai fedele in tutto e per tutto alla sua visione. All’inizio qualcuno l’aveva criticata – come se si potesse criticare davvero l’arte di un bambino! – dicendo che quello non era il modo di ritrarre un paesaggio, che bisognava attenersi alla realtà; che – e questo la feriva particolarmente – non si poteva rappresentare il mondo come pare e piace, che bisognava insomma “darsi una regolata”, per citare l’affermazione del suo insegnante di storia dell’arte qualche anno dopo, al liceo. Lo stesso che si sarebbe poi complimentato con lei quando aveva vinto un piccolo concorso fotografico con un lavoro surrealista, dicendole che era veramente brava, che aveva talento e che lui l’aveva sempre saputo.



Annarita Mangialardo nasce a Bari nel 1992.
Affascinata dai meccanismi psichici e dalle forze che legano le persone, affronta la scrittura come un’occasione per riscoprire la libertà perduta dell’essere umano. Nel 2018 ha pubblicato La conquista con Robin Edizioni. Su Facebook gestisce la pagina Una scrittrice distratta.
Vera è il suo secondo romanzo.




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