sabato 17 ottobre 2020

RECENSIONE "DELITTI MISTERIOSI" di Sergio Bertoni

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Delitti misteriosi" dell'autore Sergio Bertoni, 
prequel di "Provaci e sei morto"


Autore: Sergio Bertoni

Genere: Racconto breve - Giallo
Prequel di "Provaci e sei morto"

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autoreSergio Bertoni  



TRAMA:

Questo racconto è opera di fantasia ma la storia ci insegna che gli errori giudiziari ci sono sempre stati e sempre ci saranno. La giustizia non è infallibile e anche se la scienza le è venuta spesso in soccorso, sia con le impronte digitali sia, più di recente, con l’analisi del DNA, non sempre le condanne, in particolare quelle indiziarie, appaiono del tutto convincenti. Solo dopo quindici anni di reclusione si riconobbe l’innocenza di un pescatore di Taranto accusato di avere ucciso due minorenni. Ancora peggiore la sorte di un calabrese assolto dopo avere scontato ventun’anni di carcere. E cosa dire del caso di un contadino, condannato nel 1965 per aver ucciso il fratello, che fu ritrovato sette anni dopo vivo e vegeto? Dal sospetto che certi episodi delittuosi non siano così chiari e limpidi come risulta da certe sentenze nasce l’indagine di un dilettante: il maestro Marchesini, il quale si pone certe domande e cerca di trovarne le risposte.



Piacevole lettura, consumata in una mezz'oretta. Forse troppo breve, ma trattandosi di un prequel ci può stare, dal momento che il suo scopo è solo quello di gettare le basi per le future gesta della coppia Marchesini – Antinori. L’autore, infatti, ha di recente pubblicato “Provaci e sei morto”, romanzo più corposo a cui mi dedicherò a breve.
Protagonista della storia è il professor Marchesini, un ex insegnante che passa il suo tempo studiando i casi di cronaca che avvengono nella sua zona e, tra teorie e congetture - forse non richieste -, dà una mano alle indagini.
Un personaggio un po' demodé, sopra le righe, che mi ricorda tanto la signora Fletcher della nota serie “La signora in giallo” che tanto amavo seguire da ragazzina e a cui, nonostante le stranezze, non si può fare a meno di dare retta.
Co-protagonista, il maresciallo Antinori, figura che non mi ha del tutto convinto, ma che spero si riscatti nelle future storie. L'ho trovato poco credibile. Nonostante il grosso debito di riconoscenza nei riguardi del professore, si dimostra troppo zerbino. Si lascia trascinare da quello che, visto dal di fuori, potrebbe sembrare il delirio di una persona annoiata, sebbene invece alla fine si dimostri essere l’intuizione corretta di un attento osservatore.
Riguardo alla storia, mi limito a dire che è ispirata a fatti di cronaca realmente accaduti e a cui l’autore propone un finale alternativo… di più non posso aggiungere per non rischiare di svelare troppo. Per saperne di più, dovrete leggere il romanzo che mi sento di consigliare.
PS: Ho riscontrato alcune imperfezioni, nulla che ne pregiudichi il contenuto, ma consiglio all’autore una rilettura più attenta del testo. 


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