giovedì 14 marzo 2019

RECENSIONE "SULL'ORLO DEL POZZO" di Rosario De Meo



Buon pomeriggio amici lettori!
Alessia Toscano ha letto Il valzer sull'orlo del pozzo dell'autore Rosario De Meo, edito GAEditori.








Autore: Rosario De Meo

Casa editrice: GAEditori

Disponibile in ebook a € 3,14
e in formato cartaceo a € 12,00






TRAMA: 

Il libro è un romanzo di formazione, narrato tra il 1971 e il 1995. Il nome del protagonista è Cesare. La sua nascita coincide con quella di un pozzo all'interno del quale sono nascoste metaforicamente le sue paure, ma anche i sogni, le debolezze, le fragilità. Il pozzo che il protagonista chiamerà Merlino, non è altro che l'amico immaginario, il suo alter ego, l'anello di congiunzione tra il passato e il presente. La maturazione del protagonista è lenta, e neanche definitiva, la vita è un continuo libro work in progress dove i capitoli si scrivono giornalmente. Non troverà una certezza al suo domani ma saprà che potrà affrontarlo e che la vera forza è nel saper voltare pagina e guardare altrove. E provare a scrivere un altro capitolo.




Pensieri importanti e profondi che escono da una penna leggera, scorrevole, piacevole e musicale.
“Il valzer sull'orlo del pozzo” di Rosario de Meo, pubblicato dalla GAEditori, è una danza intima e intimista, una melodia delicata che entra nel cuore e non ne esce più. Si tratta di un romanzo di formazione che si svolge tra il 1971 e il 1995.
I protagonisti sono Cesare e Merlino, nati nello stesso momento. Cesare è un bambino vivace, sereno e solare, poi ragazzo introverso, emotivamente malinconico e inquieto che continua a cercare il suo posto nel mondo, poi adulto “diverso” confinato in un luogo tra tanti altri “diversi”.
Cesare dice: «Ho vissuto nel mondo dei cosiddetti “sani” e mi sono sempre sentito fuori luogo. Sono stato rinchiuso insieme ai “non sani” e mi sono sentito lo stesso fuori luogo. Ma allora dov'è il mio posto?»
Invece, Merlino è un pozzo dove il protagonista ragazzo getterà i suoi sogni e le paure, le difficoltà e le insicurezze. Diventerà un amico fidato e un alter ego immaginario che lo condurrà alla scoperta di sé stesso, alla presa di coscienza di consapevolezze e mutazioni.
Il cambiamento di Cesare sarà progressivo ma lento, un divenire costante, che non cesserà con la fine del libro, perché la vita è un continuo cambiamento.
Grazie a Merlino ricomporremo gli anelli tra il passato e il presente di Cesare, il quale probabilmente non troverà le risposte che cercava, ma imparerà che bisogna affrontare la vita a testa alta, trovando la forza dentro di sé.
Forse, la permanenza in un luogo insieme ad altri “non sani” come lui, dove è riuscito a intrecciare relazioni significative, gli ha dato la spinta necessaria a capire che doveva mettersi in gioco percorrendo la strada per vivere, seppure col respiro grosso, perché a volte diventa impervia e curva, ma la serenità potrebbe, proprio grazie a questo cammino, essere a portata di mano. Sta solo a lui scoprirlo.
Una narrazione sospesa tra sogno e vita, che regala un’interpretazione di lettura tra l’onirico e il reale, tra il leggero e il profondo.
Rosario de Meo sa ben caratterizzare tutti i personaggi, dona profondità ai caratteri e alle vicende narrate, sembra quasi di vivere tra le pagine e riuscire a vedere e percepire perfettamente tutto.
Ada, la nonna di Cesare è fenomenale, anche lei vive in un mondo tutto suo, stravagante ed eccentrica, che adora la vita in ogni sua sfumatura.
Fin dalla prima pagina si rimane catturati dall'atmosfera e da Cesare, l’autore spesso parla per allegorie e metafore, per rappresentarci e donarci un’interpretazione profonda e tridimensionale di ogni cosa e delle sensazioni vissute.
Eppure, sembra che si possa superare la sofferenza, oltre le lacrime, ascoltando il cuore che comunque sa rimanere leggero, sorridendo a una vita che a volte è difficile da capire, ma è pur sempre vita. L’animo si sgretola perché non comprende, ma sa ricostruirsi grazie alla forza di volontà e al superamento dei propri limiti.
Ci sono momenti di narrazione incalzante che si intrecciano ad attimi di silenzi, pause fondamentali che si depositano dentro, perché piene di significati da interpretare.
Il fatto è che non è un libro dove si raccontano amori possibili o impossibili, gesta avventurose o meno, ma è un viaggio interiore che rincorre la vita, che passa attraverso dolori e gioie, la sconfitta e la risalita, cammina sul filo dell’amicizia vera e dell’amore, permeandosi e vestendosi di sogni e di speranze, anche quando vengono disattese.
Trama e contenuti che ammaliano, insieme a una scrittura che cattura nelle sue spire, hanno intrecciato una storia coraggiosa e anticonvenzionale, intensa e commovente, permeata dalla sagacia e l’ironia dell’autore che in modo velato riesce comunque a far permeare dalle sue parole, perché la vita è un dono, che comunque non ha bisogno di strategie, bisogna viverla, lasciando a terra le inutili zavorre e volare liberi su di una mongolfiera.
Non sono capace di raccontate la scrittura e l’abilità di linguaggio e narrativa di Rosario de Meo, mi sembrerebbe in ogni modo di sminuirla, è davvero potente, perché sa accarezzare corde intime che a volte rimangono sopite dentro ognuno di noi.
Ho riflettuto tanto, mi sono divertita, commossa, emozionata; ho sognato insieme a Cesare e Merlino. Grazie davvero a Rosario De Meo per la commistione di emozioni che mi ha fatto provare. Contenta e orgogliosa di avere danzato insieme a lui questo bel valzer... in attesa del prossimo.


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