Doppia recensione per "Corrispondenza imperfetta", il nuovo romanzo dell'autrice Laura Nottari, edito Dri Editore. A cura di Isabella Nanni e Valentina Piazza.
Titolo: Corrispondenza imperfetta
Autore: Laura Nottari
Genere: Regency
Casa editrice: Dri Editore
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 13,64
Pagina autore: Laura Nottari Autrice
TRAMA:
Sidmouth, Devonshire estate 1828
Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.
Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile redenzione riescono a dividere due anime destinate a divenire una, cos'altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti.
“A proposito” disse Esmond accostandosi al suo fianco “gradirei incontrarvi di nuovo, insieme a vostra sorella. Stavolta senza Shakespeare di mezzo.”
Anche in casa Dri Editore non tutte le ciambelle vengono col
buco, ma questo è un babà al miele che non potete perdere. Laura Nottari ci
regala un romance storico denso, intenso, ma soprattutto bello da leggere. Non
si legge d’un fiato, o almeno io non ci sono riuscita perché la scrittura della
Nottari è ricca, dettagliata, importante, non si può saltare una pagina di
descrizioni per andare ai seppur eccezionali dialoghi tra i protagonisti senza
perdere parte dell’ossatura della storia e della sensualità che si va
costruendo tra i nostri eroi.
Esmond è un conte di mezza età, agiatissimo, senza peli
sulla lingua e difficilmente inquadrabile negli schemi della società
dell’epoca. Almeno in apparenza. In realtà, proprio quegli schemi che hanno
formato la sua educazione nobiliare lo porteranno a una scelta con conseguenze
a lunghissimo termine.
Edith è una giovane di 23 anni, piacevole pur senza essere
una bellezza mozzafiato, orfana e con sorella a carico. Vive di uno (strano)
lascito di uno zio mai conosciuto, ma gli scandali che hanno caratterizzato la
morte del padre e il suo stesso debutto la vedono costretta a uno stato di un
nubilato non cercato cui però si adatta bene grazie al suo carattere
resiliente.
L’incontro tra i due è una sfida al destino. La differenza
d’età da sola dovrebbe sconsigliare qualsiasi frequentazione, per tacere della
differenza di stato sociale, delle ombre nel reciproco passato. L’attrazione di
mente e corpo tra i due però è ineluttabile come le maree che il nostro ex
commodoro di marina conosce bene. Esmond cercherà di resistere, di stare
lontano da Edith, ma soccomberà alla dichiarazione d’amore di lei (oh sì, la
nostra signorina prende l’iniziativa, e quando si lamenta più tardi di essere
stata sedotta avrei voluto prenderla a schiaffi, piccola ipocrita). Certi nodi
però attendono solo di arrivare al pettine…
Non vi dico altro perché questo libro va gustato piano come
un dolce. Soprattutto va comprato.
Esmond è il protagonista indiscusso del libro, lo seguiamo
tra le pieghe di un passato difficile e misterioso, lo scopriamo decifrando le
sue rughe e i suoi borbottii. Lo capiamo come uomo e come personaggio. A
Londra, immersi nel Ton, si sa, non è possibile esprimere i propri pensieri con
libertà né, tanto meno, i desideri o i sentimenti. Lo sa bene Edith, la
protagonista, segnata da un'onta, una macchia nel suo passato, e dalla morte
del padre in circostanze sospette. Edith incontrerà Esmond e scoprirà quanto è
divertente esprimersi senza freni; il vecchio conte (ma era poi così vecchio?)
non ha il senso del decoro, ha combattuto ed è rimasto ferito... È un uomo che
non si spaventa di fronte a dame che scuotono la testa notando la sua cravatta
storta! Giammai! Anzi, si diverte e va oltre, provocando volutamente... Ed
Edith non è da meno. Battute, dialoghi frizzanti e irriverenti, allusioni,
ammiccamenti. Come dimenticare l'episodio della torta o l'epitaffio scherzoso
che Esmond dedicherà alla sua Edith? Ma non voglio dire troppo, solo che Laura
ha scritto un bellissimo romanzo, dove si respira sì il regency ma non quello
rigido e ingessato, no, il lettore si può lasciare andare e riesce a divertirsi
con i suoi personaggi. Può tremare anche, arrabbiarsi e amare insieme a Edith
ed Esmond, e il loro, devo dirlo, è un amore bellissimo! Brava!
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