giovedì 25 aprile 2019

DOPPIA RECENSIONE "CORRISPONDENZA IMPERFETTA" di Laura Nottari




Doppia recensione per "Corrispondenza imperfetta", il nuovo romanzo dell'autrice Laura Nottari, edito Dri Editore. A cura di Isabella Nanni e Valentina Piazza.




Autore: Laura Nottari
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 13,64

Pagina autoreLaura Nottari Autrice 




TRAMA:

Sidmouth, Devonshire estate 1828
Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.
Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile  redenzione riescono a dividere due anime destinate a divenire una, cos'altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti.

“A proposito” disse Esmond accostandosi al suo fianco “gradirei incontrarvi di nuovo, insieme a vostra sorella. Stavolta senza Shakespeare di mezzo.” 




Anche in casa Dri Editore non tutte le ciambelle vengono col buco, ma questo è un babà al miele che non potete perdere. Laura Nottari ci regala un romance storico denso, intenso, ma soprattutto bello da leggere. Non si legge d’un fiato, o almeno io non ci sono riuscita perché la scrittura della Nottari è ricca, dettagliata, importante, non si può saltare una pagina di descrizioni per andare ai seppur eccezionali dialoghi tra i protagonisti senza perdere parte dell’ossatura della storia e della sensualità che si va costruendo tra i nostri eroi.
Esmond è un conte di mezza età, agiatissimo, senza peli sulla lingua e difficilmente inquadrabile negli schemi della società dell’epoca. Almeno in apparenza. In realtà, proprio quegli schemi che hanno formato la sua educazione nobiliare lo porteranno a una scelta con conseguenze a lunghissimo termine.
Edith è una giovane di 23 anni, piacevole pur senza essere una bellezza mozzafiato, orfana e con sorella a carico. Vive di uno (strano) lascito di uno zio mai conosciuto, ma gli scandali che hanno caratterizzato la morte del padre e il suo stesso debutto la vedono costretta a uno stato di un nubilato non cercato cui però si adatta bene grazie al suo carattere resiliente.
L’incontro tra i due è una sfida al destino. La differenza d’età da sola dovrebbe sconsigliare qualsiasi frequentazione, per tacere della differenza di stato sociale, delle ombre nel reciproco passato. L’attrazione di mente e corpo tra i due però è ineluttabile come le maree che il nostro ex commodoro di marina conosce bene. Esmond cercherà di resistere, di stare lontano da Edith, ma soccomberà alla dichiarazione d’amore di lei (oh sì, la nostra signorina prende l’iniziativa, e quando si lamenta più tardi di essere stata sedotta avrei voluto prenderla a schiaffi, piccola ipocrita). Certi nodi però attendono solo di arrivare al pettine…
Non vi dico altro perché questo libro va gustato piano come un dolce. Soprattutto va comprato.




Esmond è il protagonista indiscusso del libro, lo seguiamo tra le pieghe di un passato difficile e misterioso, lo scopriamo decifrando le sue rughe e i suoi borbottii. Lo capiamo come uomo e come personaggio. A Londra, immersi nel Ton, si sa, non è possibile esprimere i propri pensieri con libertà né, tanto meno, i desideri o i sentimenti. Lo sa bene Edith, la protagonista, segnata da un'onta, una macchia nel suo passato, e dalla morte del padre in circostanze sospette. Edith incontrerà Esmond e scoprirà quanto è divertente esprimersi senza freni; il vecchio conte (ma era poi così vecchio?) non ha il senso del decoro, ha combattuto ed è rimasto ferito... È un uomo che non si spaventa di fronte a dame che scuotono la testa notando la sua cravatta storta! Giammai! Anzi, si diverte e va oltre, provocando volutamente... Ed Edith non è da meno. Battute, dialoghi frizzanti e irriverenti, allusioni, ammiccamenti. Come dimenticare l'episodio della torta o l'epitaffio scherzoso che Esmond dedicherà alla sua Edith? Ma non voglio dire troppo, solo che Laura ha scritto un bellissimo romanzo, dove si respira sì il regency ma non quello rigido e ingessato, no, il lettore si può lasciare andare e riesce a divertirsi con i suoi personaggi. Può tremare anche, arrabbiarsi e amare insieme a Edith ed Esmond, e il loro, devo dirlo, è un amore bellissimo! Brava!


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