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Tiziana Irosa ha letto "Romanicomio", il romanzo di Vincenzo Romano. Una raccolta di aneddoti di vita personale alla quale sono state aggiunte alcune riflessioni sulla famiglia e sulla genitorialità, viste dal punto di vista dei papà.
Titolo: Romanicomio
Autore: Vincenzo Romano
Genere: Saggistica familiare
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,99
TRAMA:
L’unica cosa in comune tra la famiglia perfetta e una famiglia vera sono le merendine
Esistono centinaia di testi pensati e dedicati alle donne che si apprestano a vivere la grande avventura della maternità.
Ma i papà? Diventare padre è una rivoluzione paragonabile a quella della maternità, ma se ne parla molto meno.
Questo è un manuale di sopravvivenza alla prova della paternità.
Tratta con leggerezza le tematiche principali che riguardano il cambio di vita e di prospettiva che investe una famiglia con l’arrivo di un figlio.
Dieci capitoli, intervallati da aneddoti di vita reale, raccontano l'esperienza dell'autore provando a disinnescare una lunga serie di bombe sociali basate sui modelli depositati sulla nostra psiche da messaggi di cui ci siamo a stento resi conto ma che sono giunti a destinazione.
Come cambia la coppia? E la casa? Le vacanze? Come si affrontano i nonni? Fino alla domanda finale: a che serve un papà?
Umorismo e tanta concretezza ci accompagnano attraverso temi di grande attualità che piombano tutti insieme nella vita di tutti i neogenitori.
BIOGRAFIA:
Sono nato a Benevento nel 1980, cresciuto a Napoli fino al
2009 (con una breve parentesi a Salt Lake City) dal 2010 vivo a Pozzuoli con mia moglie e i
miei tre figli.
La mia formazione è soprattutto tecnica, di giorno faccio
l’ingegnere, di notte lascio libera l’immaginazione.
Da sempre appassionato di fantasy e fantascienza, ho
scoperto che mi piace raccontare storie, ma soprattutto usarle per trasmettere messaggi.
Breve storia “letteraria”
Nel 2016 ho pubblicato "Mezzosangue" con 0111
Edizioni. I temi centrali del romanzo sono il superamento del pregiudizio, il valore della diversità,
la ricerca di se stessi e il valore dell’amicizia.
L'anno successivo ho rilasciato "Rocca dei
Grifoni", una specie di guida turistica a uno dei luoghi chiave del romanzo, con tanto di mappe e descrizioni
dettagliate del castello.
Da luglio 2018 collaboro come editor con la casa editrice Le
Mezzelane.
A settembre 2018 ho (auto)pubblicato "Romanicomio:
storie di figli, pensieri di papà". Un breve testo di riflessioni sulla paternità e uno spaccato di
vita familiare visto dalla mia metà del cielo (i libri per mamme abbondano, quelli per papà
latitano). Il testo era stato presentato a Giunti ma non ha incontrato le loro esigenze editoriali.
Nel 2019 vedrà (spero) la luce “I viandanti di Eirahn” una
raccolta di racconti il cui ricavato sosterrà i progetti di una Onlus. Al progetto hanno
partecipato nove autori, ciascuno con un racconto ambientato su Eirahn, il mondo descritto in
“Mezzosangue” e “Radici”.
“Radici” è il mio secondo romanzo.
DICE L’AUTORE:
È un testo che nasce dall'abitudine di riportare piccoli
esempi di vita quotidiana su Facebook: stralci di dialoghi tra i figli e con i
figli, situazioni buffe e altre che fanno riflettere. Ho deciso di
"condire" questi episodi con alcune riflessioni sulla famiglia e
sulla genitorialità, fatte però dal punto di vista del papà, ed è nato
Romanicomio 😊
“L’unica cosa in
comune tra la famiglia perfetta e una famiglia vera sono le merendine.”
Con questa massima si apre la “guida” per i papà moderni di
Vincenzo Romano. Già da questa frase si può intuire il tono con cui vengono
raccontate le storie del povero papà surclassato dalle proprie creature, come
il gioco di parole tra il cognome e il manicomio, menzionato nel titolo. Ero
titubante a leggere una guida all'essere padre o genitore che sia. A nessuno
piace sentirsi dire come crescere i propri figli e, soprattutto, cosa e come
fare. Di solito questi testi sono scritti da gente che non ha figli e che
nemmeno è sposata, quindi certi meccanismi non può comprenderli fino in fondo,
invece, questo è il parto di una mente che di questo argomento ne capisce
parecchio e per l'esattezza ha un'esperienza sul campo elevata al cubo. Chi non
si è ritrovato con un pezzo di lego conficcato sotto il piede oppure a bere tè
da una minuscola tazza in plastica rosa alzi la mano, tutti gli altri possono
capire. Mi sono davvero divertita a leggere la guida semiseria di Vincenzo,
alcuni passi li ho immaginati nella mente e ho riso parecchio, facendo tesoro
dei consigli citati.
“Se l’interruttore
della luce è raggiungibile dalla culla, premilo mentre il bimbo è distratto;
per evitare che di sera la cameretta diventasse una discoteca ho dovuto
scollegare un paio di fili per un po’.”
Un applauso alla capacità di Vincenzo di passare da
argomenti futili, quale mangiare una torta di lego, ad argomenti più profondi
con molta semplicità e, soprattutto, facendo un'attenta analisi volta più a
cercare di aiutare il lettore che giudicare i suoi comportamenti. Chi è
genitore, sa cosa significa sentirsi additato da qualcun altro per qualcosa che
pensa di fare al meglio. È inutile girarci intorno: essere genitori è dura, ma
essere padri lo è ancora di più e la solidarietà tra noi può veramente cambiare
le cose.
“È un periodo pieno di
novità. Se ci aggiungiamo pure i litigi diventa un delirio. Respira. Non
lasciarti prendere dall'ansia; ce la farai. In questi ultimi anni il
cambiamento è diventato una costante della nostra vita. Ci sono stati momenti
difficili, ma solo appoggiandoci a vicenda e imparando a chiedere e accettare
aiuto siamo andati avanti.”
Questa è una verità assoluta che tutti sappiamo, ma a volte
dimentichiamo. Grazie Vincenzo per ricordarcelo. Se conoscete una coppia a cui
presto la cicogna farà visita o è già arrivata, tra un ciuccio e un orsetto, vi
consiglio di regalare una copia di questo libro, così da donare un sorriso tra
un pannolino sporco e una poppata, tanto che arrivando alla fine della lettura,
avranno l'impressione che tutto sia possibile e gli verrà quasi voglia di fare
un altro figlio ( ho detto quasi!)
BREVI ESTRATTI:
“Bianco” e “nero” stanno per diventare concetti più lontani
dal tuo quotidiano di quanto siano mai stati. Da oggi in poi il grigio farà
parte della tua vita in ben più di 50 sfumature.
La maggior parte delle persone si trova all'incirca nel
mezzo: vive le proprie sfide quotidiane dividendosi tra la necessità di
provvedere risorse alla propria famiglia, la volontà di realizzare se stesso
coltivando i propri sogni e la necessità di migliorare come genitore per essere
all'altezza di crescere e educare i propri figli; tutto cercando di non
impazzire.
Mi auguro che capiti anche a te: non sentirsi all'altezza è
uno dei requisiti essenziali per provare a diventare un papà.
Torniamo all'ospedale (o clinica, fa lo stesso): ci sei tu,
provato dalle emozioni che a stento riesci a esprimere, c’è la tua compagna che
ha appena compiuto un vero e proprio prodigio, c’è il miracolo in persona,
piccolo, occhi semichiusi, ancora incredulo di aver lasciato il meraviglioso
rifugio in cui si trovava per venire al mondo. Poi ci sono i nonni, gli zii, i
fidanzati degli zii, i cuginetti, gli amici stretti, gli amici delle grandi
occasioni, i vicini di casa, i compagni di classe del liceo che avevi appena
ritrovato sui social, l’ostetrica, il pediatra, il fisiatra, l’odontoiatra e
l’otorinolaringoiatra che non c’entrano nulla, ma sono venuti perché facevano
rima.
È l’invasione d’amore che non sai gestire; tutti dicono che
nella stanza ci devono stare poche persone perché è meglio per il neonato.
Preoccupato esci subito, ti trovi da solo nel corridoio e cominci a capire che
qualcosa non torna: nessuno vuole perdersi quel momento. Cerchi di rientrare,
ma ora il personale dell’ospedale fa selezione all'ingresso e tu resti fuori
dalla porta come nei peggiori sabato sera della tua adolescenza.
Oggi i papà hanno un ruolo molto più presente nella vita dei figli, a volte i compiti vengono anche scambiati. Libro carino e interessante :D
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