mercoledì 24 aprile 2019

RECENSIONE "L'ULTIMA CORSA DELLA NOTTE" di Cristina Origone




Lavinia Brilli ha letto "L'ultima corsa della notte" di Cristina Origone, quarto e ultimo volume della serie "Le quattro stagioni del giallo".




Autore: Cristina Origone
Serie: Le quattro stagioni del giallo 

Genere: Racconto giallo

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autoreCristina Origone 





TRAMA:

Può una sola notte cambiare il resto della tua vita?
Enzo sta guidando il taxi, è l’ultima corsa della notte e l’ultimo giorno di lavoro: dopo aver trascorso più di quarant'anni fra le vie di Genova, ha deciso di andare in pensione e dedicarsi ad Adelina, la sua adorata moglie. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo: quando è in prossimità del garage della sua abitazione, all'improvviso, un ragazzo sbuca nella notte e attraversa la strada.
Enzo frena di colpo e riesce a evitare l’impatto ma quando scende dal taxi, e riconosce il ragazzo, la sua vita cambierà per sempre.

“L’ultima corsa della notte” è un racconto drammatico, dove il destino mette a confronto un padre con il figlio criminale, e la speranza con la disperazione di un uomo che non sa come salvare ciò che ha di più caro. 




Le paure più grandi per un genitore? Perdere un figlio, perdere la sua presenza e il suo affetto, vederlo diventare un estraneo, vederlo trasformarsi nella persona che non avremmo mai voluto.
Cristina Origone ci mette davanti a tutta questa fila di paure, senza lasciarci scampo, per provare a farci rispondere alla domanda da un milione di dollari: fino a dove potrebbe arrivare il nostro amore di genitore? Fin dove siamo disposti a perdonare?
Forse mi ha trovato in un momento particolare della mia vita di madre di un ragazzo che si avvicina all'età adulta, ma questo racconto per me è stato un colpo allo stomaco.
La traccia delle paure che l’autrice mi ha seminato davanti e mi ha invitato a seguire ha portato a luoghi che non volevo visitare, eppure porsi delle domande è sempre una strada che vale la pena di percorrere.
Il racconto si legge in poco tempo ed è scritto benissimo, permette un’assoluta immedesimazione e quindi non concede sconti alla forza delle sensazioni che suscita. Pochi i personaggi: un padre, una madre e un figlio adulto, gli altri restano sullo sfondo, d’altra parte è in famiglia che si vivono le emozioni più importanti, quelle che toccano le corde più profonde.
L’ultima corsa di un tassista finalmente arrivato alla pensione diventa l’inizio di un incubo. La verità su cosa stia succedendo si srotola a poco a poco, fino a rivelare un epilogo inatteso.
Per tutti una storia emozionante e drammatica che non deluderà; chi è sensibile come me al tema avrà bisogno di una dose di coraggio in più prima di affrontare la lettura!


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