"Dietro lo sportello (un diavolo per capello)" dell'autrice Candy Cos, edito Pav Edizioni fa tombola! Sono ben quattro le recensioni pervenute in redazione, a cura di Alessia Toscano, Lavinia Brilli, Tiziana Irosa e Valentina Piazza.
Titolo: Dietro lo sportello
(un diavolo per capello)
Autore: Candy Cos
Casa editrice: PAV Edizioni
Genere: Satira - Narrativa Umoristica
Disponibile in formato cartaceo a € 12,00
A breve anche in ebook
In tutti gli store online e ordinabile in tutte le librerie.
TRAMA:
Il 7 novembre 2011 inizia la mia avventura al CUP. Ancora oggi non mi capacito della fortuna avuta. Avevo messo un’inserzione su un sito per la ricerca del lavoro ed ero stata contattata dall'agenzia che all'epoca si occupava delle assunzioni. Contratto di tre mesi, non molto, con poche prospettive dal momento che non era chiaro a chi dovesse andare l’appalto… A ogni modo, rinnovo dietro rinnovo, ricorso dopo ricorso, FINALMENTE arriva il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Il lavoro è di quelli seri, avendo spesso a che fare con la malattia e la sofferenza, ma il mio carattere allegro, poco incline all'accettazione, ha saputo cogliere il lato divertente di ogni situazione. Alcune parti sembreranno barzellette, ma sono vere! Chiaramente nel libro non faccio nomi e non menziono l’ospedale. Ogni riferimento è puramente casuale, tuttavia se qualcuno si “ritrovasse” in qualche descrizione, si faccia un esame di coscienza… 😉
Le comiche avventure e dis-avventure di una addetta allo
sportello del CUP: richieste assurde, personaggi strampalati, attenzioni non
richieste, gradevoli complimenti, strani approcci, lentezza indolente, o
aggressività mal riposta.
“Dietro lo sportello (un diavolo per capello)” di Candy
Cos è uno spaccato della realtà della nostra società e dei cittadini che si
approcciano al Centro Unico di Prenotazione sanitario, visti dalla parte di chi
lavora dietro allo sportello.
Una carrellata di situazioni che la donna si trova
personalmente e autobiograficamente a dovere assistere durante il suo lavoro.
Lettura veloce, ironica, divertente, volta a toglierci un
po’ della pesantezza della giornata trascorsa. Un bel passatempo con un
racconto, come se fosse una specie di diario, che ci strapperà più di un
sorriso. È una lettura coinvolgente e realista.
La narrazione inizia dal momento del colloquio e poi
snocciola giorno per giorno le esperienze vissute.
Immagino che, a volte, sia estenuante avere a che fare
con moltissime persone, di qualsiasi genere ed età. Secondo me ne è uscito un
album fotografico di scatti relativi alla nostra società, al bisogno di
attenzione che a volte si potrebbe celare dietro alle strane richieste dei
vecchietti, e, perché no, delle persone di tutte le età.
Risate dolci e amare, quindi, grazie allo stile e la
simpatia di Candy Cos nel raccontare queste scene, ma anche perché ci
dimostrano un pochino le debolezze e il bisogno di affetto e attenzioni
dell’essere umano. Poi ho pensato al fatto che, a volte, chi si trova davanti a
un operatore pubblico, dovrebbe pensare al modo in cui si rivolge a esso.
Quindi ho potuto riflettere su entrambi i volti della stessa medaglia.
Da subito si capisce che gli aneddoti cattureranno
l’attenzione del lettore, avido di scoprire sempre maggiori curiosità su questo
mondo, raccontato da chi lo vive tutti i giorni!
Grazie all'autrice per l’entusiasmo, l’attenzione per i
dettagli e l’energia che ha impiegato nel confezionare questa raccolta! Candy
Cos è stata dettagliata e coinvolgente che sembrava proprio di essere lì, in
attesa del proprio turno! E comunque non è stato poi così difficile
immedesimarsi, tutti ci siamo ritrovati almeno una volta a fare la fila allo
sportello per la prenotazione di una prestazione.
In un libro come questo, l’autrice è stata molto brava a
far uscire le sue doti narrative, di ironia e di coinvolgimento da parte del
lettore, con uno stile energico, sarcastico e pieno di entusiasmo.
I dialoghi mi sembrano fedeli agli originali perché sono
credibili e completi. Carine le emoji affiancate a qualche espressione per
sottolineare i pensieri dell’autrice.
Piccole perle e intramezzi divertenti sono le vignette
che impreziosiscono il tutto, disseminate tra le pagine, anch'esse ironiche,
che rafforzano il racconto degli episodi narrati.
Ho riso, sorriso e a volte mi sono anche commossa.
Consigliato per passare dei momenti spensierati in compagnia di una buona
lettura!
Il sospetto lo avevamo già. Passiamo nelle sale d’aspetto
del CUP una manciata di minuti della nostra vita, chi più chi meno, e ci sfila
davanti un campionario di varia umanità che immaginiamo capace di tutto. Con
questo libro passiamo dall’altra parte del vetro e il sospetto diventa realtà:
cosa non hanno sentito quelle povere orecchie!
Sei ore al giorno a disposizione degli utenti a disquisire
di nozioni mediche spesso incomprensibili (e già qui lo strafalcione si
affaccia prepotente) che hanno a che fare col corpo e le sue funzioni (e qui
siamo il regno della gaffe e dell’involontario doppio senso).
Si sorride della gente che più comune non si può: anziani,
genitori, stranieri, italiani che comunque non conoscono l’italiano, ognuno con
la sua piccola mania, la sua stranezza, la parola sbagliata, perché l’ospedale
è come la famosa livella di Totò: da lì passano proprio tutti.
“Dietro lo sportello” è una divertente raccolta di piccoli
aneddoti arricchita da deliziose illustrazioni, che vanno a completare le tante
raccolte di aneddoti tra medici e paziente, perché il paziente non distribuisce
le sue perle solo ai medici!
E allora la frase di una delle addette del CUP, pronunciata
ogni giorno ai suoi utenti, assume tutto un altro significato:
“Alle 8:30 si finisce di dare i numeri, poi si va a
esaurimento.”
Se pensate che il vostro lavoro sia stressante, dopo aver
letto questo libro vedrete le cose un pizzico diversamente. Dietro lo sportello
è una raccolta di aneddoti, realmente vissuti da Candy e dai suoi colleghi,
impiegati del Cup di un ospedale italiano. Chi di noi non è andato almeno una
volta nella vita a prenotare o pagare una prestazione sanitaria? Impiegati
trincerati dietro spessi vetri, la cui voce arriva tramite dei buchi o da
gracchianti altoparlanti. Bene, pensate di essere per almeno sei ore al giorno
al loro posto e capirete subito di quali esilaranti scenette possono diventare
protagonisti. Questo è quello che racconta questo libro. Un libro che se
iniziate a leggere non riuscirete a mollare facilmente, farete come me: letto
tutto d'un fiato. Preparatevi a ridere tenendovi la pancia, ma anche a momenti di
riflessione, perché dietro tanta ironia c'è anche molta profondità. Ci sono
stati un paio di momenti toccanti, da lacrimuccia che scappa al controllo e
scivola sulle guance e tanta, tantissima tenerezza verso le persone più
anziane. Il pensiero che vi verrà di sovente è: ma davvero la gente è così?
Anche io sono così? Cielo! Speriamo di no! Non dico di più altrimenti vi rovino
la sorpresa, quindi, non vi resta che acquistarlo e preparare fazzoletti e
addominali. Bravissima Candy Cos, aspetterò il secondo volume con impazienza.
C’è chi pensa che lavorare a contatto con il pubblico sia
noioso, e qui casca l’asino anzi, il paziente! “Dietro lo sportello” ci lascia
sbirciare dall'altra parte del vetro divisorio del CUP, permettendoci di vivere
insieme ai suoi impiegati alcuni esilaranti episodi di “ordinaria
amministrazione”.
Il campionario è dei più vari: chi è poco rispettoso delle
norme igieniche, delle file, del prossimo in generale… Chi non sente, chi non
capisce o fa finta di non capire, eccetera!
Tra gaffe e doppi sensi, tra persone furbe o presunte tali,
tra scene comiche ma anche tenere ecco che i giorni passano e una delle
dipendenti decide di mettere nero su bianco tutto quello che le accade mentre
veste i suoi panni lavorativi. Mai scelta fu più azzeccata! Davvero divertente,
tanto che quando ho girato l’ultima pagina ho esclamato: Ma no! ANCORA! E mio
marito mi ha guardato sorridendo.
Aggiungo che, come nota di colore davvero azzeccata, gli
episodi sono intervallati da brillanti e divertenti vignette; io aspetto un
seguito, sono sincera!
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