Franca Poli, Lucilla Celso e Marina Zarino hanno letto "Fate come se non ci fossi" di Lavinia Brilli, una commedia contemporanea in cui immedesimarsi...
Titolo: Fate come se non ci fossi
Autore: Lavinia Brilli
Genere: Narrativa contemporanea
Disponibile in ebook a € 1,99
Pagina autore: Lavinia Brilli
TRAMA:
Tutti contano su Elisa! Elisa lavora in ufficio, accudisce le figlie dalla a di aerosol alla z di zucca di Halloween, cura la casa perchè non somigli troppo alla caverna di Shrek e corre ogni cinque minuti a sventare i danni della mamma smemorata.
Totale: cinquanta ore di Elisa al giorno. Come le sfumature di grigio, ma meno divertenti.
D’altra parte, lei su chi può contare? Il marito durante una “pausa di riflessione” è sparito da tutti i radar, la sorella è troppo occupata a inseguire fantomatiche teorie del complotto e il padre, che nonostante l’età è ancora in gamba, preferisce dedicare le sue forze residue a corteggiare la badante.
Per fortuna esistono gli amici, ma a volte anche avere un’amica significa condividere problemi, magari sotto forma di un fidanzato bugiardo cronico e di una tirannica datrice di lavoro, come nel caso della cara, vecchia, onnipresente amica Carlotta.
Quando Elisa inizia a sognare la fuga in un luogo segreto lontano da tutti non immagina che uno scherzo del destino la obbligherà suo malgrado a realizzare proprio il suo sogno, allontanandola per un periodo dalla sua vita di tutti i giorni.
Sarà possibile per Elisa sganciarsi dai sensi di colpa e trovare un po’ di spazio per sé? Forse l’incontro con un uomo speciale può fare la differenza… Ma quando anche lui sembra inarrivabile, resta solo una risorsa a cui attingere senza risparmio: l’ironia.
IL PARERE DI FRANCA POLI:
Che dire di questo libro se non che è piuttosto
realistico. Io in effetti mi sono riconosciuta un po' in Elisa, la
protagonista. Anche io come lei ho una madre che soffre di demenza senile, ho
avuto a che fare con badanti e ho una sorella che non è proprio come Miriam, ma
si avvicina molto, ovvero non c'è mai quando c'è bisogno di aiuto. Di
conseguenza, sono entrata in empatia con Elisa fin da subito, soffrivo con lei,
ma a volte mi arrabbiavo. Volevo dirle di mollare tutto e tutti, perché si
stavano approfittando di lei. Ma so per esperienza che questa è una cosa più
facile da dire che da fare.
Ho letto questo romanzo in poco tempo. Mi ha
appassionato, ma anche commosso, la storia di questa donna. Elisa è una madre
lavoratrice, figlia, moglie (o ex...mah), amica, che a un certo punto della sua
vita si ritrova con una situazione familiare veramente pesante. Ha tutto sulle
sue spalle. Due figlie piccole, Giada di cinque anni e Giulia di undici, un
marito che se ne è andato di casa per una pausa di riflessione, un lavoro, una
madre con problemi di memoria, per non parlare del padre che si è invaghito
della badante. L'unica persona che le è sempre vicino e l'aiuta è l'amica
Carlotta.
Elisa cerca di gestire la situazione al meglio delle sue
possibilità, ma a tutto c'è un limite. Ogni giorno che passa è sempre più
stressata fino a quando il suo fisico non ce la più e crolla. È a questo punto
che entra in scena Alex, un ballerino dal fisico possente e sexy da morire, ma
anche l'insegnante di ballo della figlia maggiore, Giulia.
Mi è piaciuto parecchio Alex, e non solo per il fisico, ma
per il suo modo di fare. Sarà proprio lui assieme a Carlotta a salvare Elisa
dal baratro in cui sta sprofondando.
Devo dire che l'autrice è riuscita a creare dei
personaggi veri, realistici, descrivendo il loro carattere in maniera molto
dettagliata. Persone che possiamo incontrare tutti i giorni. Molti di loro sono
menefreghisti, pensano solo a se stessi, al proprio interesse. Tra questi ci
sono sicuramente Gabriele e Miriam, marito e sorella di Elisa, ma in qualche
modo anche il padre. Giulia è la classica undicenne. Non si considera una
bambina, ma non è ancora una ragazzina. Si comporta da preadolescente,
irritante, menefreghista, arrabbiata con il mondo intero, in particolare con la
madre, ma alla fine è riuscita a riscattarsi ai miei occhi.
Altri invece sono l'opposto. Hanno a cuore il prossimo,
ci sono quando una persona a loro vicina ha bisogno di aiuto. Sicuramente Alex
e Carlotta appartengono a questa categoria. Vorrei soffermarmi un po' su
Carlotta. In pratica è la coprotagonista.
È molto più di un'amica per Elisa. Lavora come commessa in un negozio di
abbigliamento, ha un ragazzo che definirlo odioso è poco. Mi ha conquistato fin da subito. Ha un cuore
veramente grande e questo a volte può essere un problema, soprattutto se si ha
a che fare con individui come Eva, la sua datrice di lavoro, e Erminio, il suo
pseudo ragazzo. Una menzione a parte merita la mamma di Elisa, una donna
fragile, con seri problemi di memoria.
Una persona così è difficile da gestire, parlo per esperienza
personale. Mi sono immedesimata nella
figlia, l'unica che a un certo punto si è dovuta occupare di lei. Non è facile
rapportarsi con persone con questi problemi e a volte nemmeno le strutture sono
d'aiuto, proprio perché con quel tipo di malattia serve stabilità, ambienti e
persone conosciute.
Ho trovato ben dettagliata anche la descrizione dei
luoghi dove si svolge una parte della storia. Una zona di montagna, con le sue
tradizioni, il suo silenzio in particolare durante la notte. Poi il fiume che
sarà importante per Elisa e Alex, la pioggia...
Sono contenta di avere letto questo libro. Mi è piaciuto
parecchio! Ho apprezzato tutto di questo romanzo: la storia, l'ambientazione,
il modo di scrivere dell'autrice, i vari personaggi. Si legge velocemente,
grazie a una trama ben strutturata, che coinvolge dalla prima all'ultima
pagina. La scrittura è molto accurata e lineare, i dialoghi sono veloci, frizzanti
e la narrazione avviene in prima persona con il pov della protagonista
femminile.
Concludo consigliandovi questo libro e complimentandomi
con Lavinia Brilli per aver scritto una storia che è riuscita a trasmettermi
delle forti emozioni.
IL PARERE DI LUCILLA CELSO:
Delizioso!
È la prima cosa che
mi è venuta in mente quando ho letto la parola fine, ma non è solo questo, è
molto di più.
Una donna in cui
possiamo immedesimarci tutte. Chi non si è sentita sola nella vita ad
affrontare tutti i problemi della famiglia? Correre dietro agli impegni dei
figli, genitori anziani da accudire, mariti che si prendono periodi di prova e
familiari che non ci sono per condividere i problemi. Quando la situazione ci
esplode tra le mani e il fisico e la stanchezza non ci permettono di andare avanti
cosa succede?
Questa donna nel
suo dedicarsi agli altri è la persona che noi cerchiamo di essere e anche per
lei c'è un momento di crescita che le serve per accettare la sua famiglia e il
prendersi cura di loro.
Riprende fiato ma
ritrova il piacere degli affetti con l'accettazione pacifica dei difetti di
tutti.
Esilarante l'amica
che quasi prenderesti a schiaffi per il suo rinchiudersi in una relazione
ridicola, ma che lei invece sopporta pazientemente.
È talmente esausta
che le sfuggono sfumature basilari che recupererà facendo un po' di chiarezza.
Una storia d'amore
e di affetti a tutto tondo che mi ha presa sin dalle prime righe coinvolgendomi
e facendomi rivivere momenti molto simili a quelli descritti.
Aspetti della vita
di una donna che è proprio come noi o almeno io mi ci sono proprio
identificata.
La scrittura è
fluida e i dialoghi veramente frizzanti e l'isola felice dove tutto scompare
gliela invidio davvero!
Brava Lavinia
Brilli.
IL PARERE DI MARINA ZARINO:
Il libro di Lavinia Brilli è un colpo basso. Si presenta
come un romance, ne ha le linee fondamentali e non delude le aspettative sotto
questo punto di vista; mentre però sorridiamo per le disavventure della
protagonista, incastrata fra un pigiama da cambiare alla madre, un marito in
pausa e le macchie da dalmata da ritagliare, si fa strada piano piano
l’amarezza della situazione.
Moltissime donne si sono trovate nella situazione di Elisa,
magari in modo meno drammatico, a sognare un’isola deserta dove nessuno abbia
bisogno di loro.
Francamente, si arriva a metà libro con la voglia di
prendere a testate la famiglia della protagonista.
Protagonista che a un certo punto si macchia della peggiore
delle colpe: si ammala. Non che nessuno (o quasi) sia particolarmente
preoccupato della sua malattia, solo non ci si capacita che non possa più
svolgere il suo compito di giocoliere delle responsabilità altrui.
Starà ad Elisa ritagliarsi il suo spazio, tornare a essere
una persona e non solo una tuttofare, fra gli strepiti e le proteste dei suoi
familiari. Perderà un marito incommentabile ma troverà un amore a sorpresa.
Ho letto il libro in un giorno, facendo tardi, come non
facevo da tempo. La narrazione è coinvolgente, ben strutturata e ben scritta.
Complimenti all'autrice, davvero.
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