martedì 5 marzo 2019

TRIPLA RECENSIONE "FATE COME SE NON CI FOSSI" di Lavinia Brilli




Franca Poli, Lucilla Celso e Marina Zarino hanno letto "Fate come se non ci fossi" di  Lavinia Brilli, una commedia contemporanea in cui immedesimarsi...







Autore: Lavinia Brilli

Genere: Narrativa contemporanea

Disponibile in ebook a € 1,99

Pagina autoreLavinia Brilli 





TRAMA:

Tutti contano su Elisa! Elisa lavora in ufficio, accudisce le figlie dalla a di aerosol alla z di zucca di Halloween, cura la casa perchè non somigli troppo alla caverna di Shrek e corre ogni cinque minuti a sventare i danni della mamma smemorata. 
Totale: cinquanta ore di Elisa al giorno. Come le sfumature di grigio, ma meno divertenti.  
D’altra parte, lei su chi può contare? Il marito durante una “pausa di riflessione” è sparito da tutti i radar, la sorella è troppo occupata a inseguire fantomatiche teorie del complotto e il padre, che nonostante l’età è ancora in gamba, preferisce dedicare le sue forze residue a corteggiare la badante. 
Per fortuna esistono gli amici, ma a volte anche avere un’amica significa condividere problemi, magari sotto forma di un fidanzato bugiardo cronico e di una tirannica datrice di lavoro, come nel caso della cara, vecchia, onnipresente amica Carlotta. 
Quando Elisa inizia a sognare la fuga in un luogo segreto lontano da tutti non immagina che uno scherzo del destino la obbligherà suo malgrado a realizzare proprio il suo sogno, allontanandola per un periodo dalla sua vita di tutti i giorni. 
Sarà possibile per Elisa sganciarsi dai sensi di colpa e trovare un po’ di spazio per sé? Forse l’incontro con un uomo speciale può fare la differenza… Ma quando anche lui sembra inarrivabile, resta solo una risorsa a cui attingere senza risparmio: l’ironia. 




IL PARERE DI FRANCA POLI:

Che dire di questo libro se non che è piuttosto realistico. Io in effetti mi sono riconosciuta un po' in Elisa, la protagonista. Anche io come lei ho una madre che soffre di demenza senile, ho avuto a che fare con badanti e ho una sorella che non è proprio come Miriam, ma si avvicina molto, ovvero non c'è mai quando c'è bisogno di aiuto. Di conseguenza, sono entrata in empatia con Elisa fin da subito, soffrivo con lei, ma a volte mi arrabbiavo. Volevo dirle di mollare tutto e tutti, perché si stavano approfittando di lei. Ma so per esperienza che questa è una cosa più facile da dire che da fare.
Ho letto questo romanzo in poco tempo. Mi ha appassionato, ma anche commosso, la storia di questa donna. Elisa è una madre lavoratrice, figlia, moglie (o ex...mah), amica, che a un certo punto della sua vita si ritrova con una situazione familiare veramente pesante. Ha tutto sulle sue spalle. Due figlie piccole, Giada di cinque anni e Giulia di undici, un marito che se ne è andato di casa per una pausa di riflessione, un lavoro, una madre con problemi di memoria, per non parlare del padre che si è invaghito della badante. L'unica persona che le è sempre vicino e l'aiuta è l'amica Carlotta.
Elisa cerca di gestire la situazione al meglio delle sue possibilità, ma a tutto c'è un limite. Ogni giorno che passa è sempre più stressata fino a quando il suo fisico non ce la più e crolla. È a questo punto che entra in scena Alex, un ballerino dal fisico possente e sexy da morire, ma anche l'insegnante di ballo della figlia maggiore, Giulia.
Mi è piaciuto parecchio Alex, e non solo per il fisico, ma per il suo modo di fare. Sarà proprio lui assieme a Carlotta a salvare Elisa dal baratro in cui sta sprofondando.
Devo dire che l'autrice è riuscita a creare dei personaggi veri, realistici, descrivendo il loro carattere in maniera molto dettagliata. Persone che possiamo incontrare tutti i giorni. Molti di loro sono menefreghisti, pensano solo a se stessi, al proprio interesse. Tra questi ci sono sicuramente Gabriele e Miriam, marito e sorella di Elisa, ma in qualche modo anche il padre. Giulia è la classica undicenne. Non si considera una bambina, ma non è ancora una ragazzina. Si comporta da preadolescente, irritante, menefreghista, arrabbiata con il mondo intero, in particolare con la madre, ma alla fine è riuscita a riscattarsi ai miei occhi.
Altri invece sono l'opposto. Hanno a cuore il prossimo, ci sono quando una persona a loro vicina ha bisogno di aiuto. Sicuramente Alex e Carlotta appartengono a questa categoria. Vorrei soffermarmi un po' su Carlotta. In pratica è la coprotagonista.  È molto più di un'amica per Elisa. Lavora come commessa in un negozio di abbigliamento, ha un ragazzo che definirlo odioso è poco.  Mi ha conquistato fin da subito. Ha un cuore veramente grande e questo a volte può essere un problema, soprattutto se si ha a che fare con individui come Eva, la sua datrice di lavoro, e Erminio, il suo pseudo ragazzo. Una menzione a parte merita la mamma di Elisa, una donna fragile, con seri problemi di memoria.  Una persona così è difficile da gestire, parlo per esperienza personale.  Mi sono immedesimata nella figlia, l'unica che a un certo punto si è dovuta occupare di lei. Non è facile rapportarsi con persone con questi problemi e a volte nemmeno le strutture sono d'aiuto, proprio perché con quel tipo di malattia serve stabilità, ambienti e persone conosciute.
Ho trovato ben dettagliata anche la descrizione dei luoghi dove si svolge una parte della storia. Una zona di montagna, con le sue tradizioni, il suo silenzio in particolare durante la notte. Poi il fiume che sarà importante per Elisa e Alex, la pioggia...
Sono contenta di avere letto questo libro. Mi è piaciuto parecchio! Ho apprezzato tutto di questo romanzo: la storia, l'ambientazione, il modo di scrivere dell'autrice, i vari personaggi. Si legge velocemente, grazie a una trama ben strutturata, che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. La scrittura è molto accurata e lineare, i dialoghi sono veloci, frizzanti e la narrazione avviene in prima persona con il pov della protagonista femminile.
Concludo consigliandovi questo libro e complimentandomi con Lavinia Brilli per aver scritto una storia che è riuscita a trasmettermi delle forti emozioni. 




IL PARERE DI LUCILLA CELSO:

Delizioso!
È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto la parola fine, ma non è solo questo, è molto di più.
Una donna in cui possiamo immedesimarci tutte. Chi non si è sentita sola nella vita ad affrontare tutti i problemi della famiglia? Correre dietro agli impegni dei figli, genitori anziani da accudire, mariti che si prendono periodi di prova e familiari che non ci sono per condividere i problemi. Quando la situazione ci esplode tra le mani e il fisico e la stanchezza non ci permettono di andare avanti cosa succede?
Questa donna nel suo dedicarsi agli altri è la persona che noi cerchiamo di essere e anche per lei c'è un momento di crescita che le serve per accettare la sua famiglia e il prendersi cura di loro.
Riprende fiato ma ritrova il piacere degli affetti con l'accettazione pacifica dei difetti di tutti.
Esilarante l'amica che quasi prenderesti a schiaffi per il suo rinchiudersi in una relazione ridicola, ma che lei invece sopporta pazientemente.
È talmente esausta che le sfuggono sfumature basilari che recupererà facendo un po' di chiarezza.
Una storia d'amore e di affetti a tutto tondo che mi ha presa sin dalle prime righe coinvolgendomi e facendomi rivivere momenti molto simili a quelli descritti.
Aspetti della vita di una donna che è proprio come noi o almeno io mi ci sono proprio identificata.
La scrittura è fluida e i dialoghi veramente frizzanti e l'isola felice dove tutto scompare gliela invidio davvero!

Brava Lavinia Brilli.




IL PARERE DI MARINA ZARINO:

Il libro di Lavinia Brilli è un colpo basso. Si presenta come un romance, ne ha le linee fondamentali e non delude le aspettative sotto questo punto di vista; mentre però sorridiamo per le disavventure della protagonista, incastrata fra un pigiama da cambiare alla madre, un marito in pausa e le macchie da dalmata da ritagliare, si fa strada piano piano l’amarezza della situazione.
Moltissime donne si sono trovate nella situazione di Elisa, magari in modo meno drammatico, a sognare un’isola deserta dove nessuno abbia bisogno di loro.
Francamente, si arriva a metà libro con la voglia di prendere a testate la famiglia della protagonista.
Protagonista che a un certo punto si macchia della peggiore delle colpe: si ammala. Non che nessuno (o quasi) sia particolarmente preoccupato della sua malattia, solo non ci si capacita che non possa più svolgere il suo compito di giocoliere delle responsabilità altrui.
Starà ad Elisa ritagliarsi il suo spazio, tornare a essere una persona e non solo una tuttofare, fra gli strepiti e le proteste dei suoi familiari. Perderà un marito incommentabile ma troverà un amore a sorpresa.

Ho letto il libro in un giorno, facendo tardi, come non facevo da tempo. La narrazione è coinvolgente, ben strutturata e ben scritta. Complimenti all'autrice, davvero.


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