giovedì 20 giugno 2019

RECENSIONE "CUORE DI JAGODA" di Irene Catocci



Valentina Piazza ha letto per noi "Cuore di Jagoda", il nuovo appassionante romanzo dell'autrice Irene Catocci.






TitoloCuore di Jagoda
Autore: Irene Catocci
Genere: Narrativa contemporanea

Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a €13,00

Pagina autore:  I romanzi di Irene Catocci  




TRAMA:

Ambientato in Norvegia, tra lo splendore verdeggiante del fiordo di Olden e l'impervio ghiacciaio che lo sovrasta, Cuore di Jagoda è la storia di un amore contrastato, quello tra Aase e Lhase, due ragazzi come tanti. L'unica loro colpa è quella di essere figli di due culture troppo differenti per trovare un punto di unione. Da una parte i norvegesi e il loro scetticismo, e dall'altra il popolo nomade, chiamato barbaramente "zingaro", pieno di orgoglio e tradizioni ormai lontane nel tempo.
Due innamorati in cerca della libertà.
Due cuori che battono all'unisono in un unico petto.

"Di che cosa hai paura, Jagoda?"
"Che l'amore non basti." 



Cuore di Jagoda sembra una favola, dolce e amara insieme, narrata al lettore in un flusso che parte dall’anima.
Il cuore è il perno centrale, con l’amore, quello che lega e fa soffrire.
Un affetto così profondo, da non avere fine.
Aase è sempre stata una bambina diversa, amante della natura e dei silenzi. Ha pochi amici, anzi nessuno, quando incontra per la prima volta Lhase e, con l’innocenza tipica dei bambini, i due si legano, non capendo anzi, non vedendo, le loro troppe diversità. Una norvegese da un lato, un nomade dall’altro. Cultura, lingua, usanze e tradizioni diametralmente opposte, separate anche fisicamente dalla foresta.
“Non andare al di là della foresta, ci sono gli zingari...” Mi sembra di risentire gli avvertimenti che i genitori di Aase continuano a ripetere, ma l’affetto è sordo e l’amore, ahimè, lo è ancora di più!
La storia che ci viene raccontata è schietta e sincera e parla del vero amore che viene osteggiato, deriso, ghettizzato, da persone che hanno una grande colpa: non capire.
Non accogliere.
Allontanare.
Temere.
Di ciò che non si conosce si ha paura.
Ciò che fa paura si combatte, anche con la violenza.
Il tema trattato da Irene Catocci è attuale come non mai e dovrebbe farci riflettere.
L’amore di Lhase per la sua bellissima Jagoda è sconfinato e senza timori, impavido come lo sono gli amori giovanili. Potrà resistere a tutto?
Complimenti, i paesaggi in cui si immerge la storia sono sconfinati e liberi, come dovrebbero essere anche i cuori che, troppo spesso, vengono racchiusi tra giri di filo spinato da chi non riesce a vedere la bellezza dell’amore che nasce.


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