domenica 21 marzo 2021

RECENSIONE "IL BIGAMO" di Emiliana De Vico e Ledra

 

Recensione: "Il bigamo" di Emiliana De Vico e Ledra.
A cura di Silvia Cossio.


TitoloIl bigamo
Autori: Emiliana De Vico e Ledra
Genere: Romanzo breve

Disponibile in ebook a € 0,99
a breve anche in formato cartaceo

Pagine autori: - I libri di Ledra

Trama: Due donne, due mogli. 
Un unico marito da amare. 




Un uomo, due donne. Due amori, due storie che corrono su binari paralleli. Due vite.
La verità a portata di mano, ma forse troppo dolorosa anche solo da prendere in considerazione, ancora meno da accettare. I segnali presenti, ma scomodi. Dar loro peso significa prendere atto che c’è un problema.
Da un lato c’è Alessandra, la prima moglie, la compagna di una vita, la donna che conosce dai tempi della scuola, che gli ha dato tre figli, sicura della loro unione. Innamorata di una perfezione che forse non esiste, non più almeno.
Dall'altro c'è Eliana, la seconda moglie, molto più giovane di lui e dal temperamento focoso, ma che si accontenta delle briciole. In cuor suo probabilmente sa, ma la paura di perderlo offusca la ragione.
Due finali diversi. 
La scelta di una delle due mogli mi ha lasciato basita, ma il mondo è bello perché è vario e ognuno sa cosa è bene per sé. Chi sono io per giudicare? Forse però me l’aspettavo.
Dal momento che le autrici hanno scelto di inserire il pov sia delle mogli che del marito, forse avrei aggiunto qualche approfondimento sui pensieri di lui, sulle motivazioni che lo hanno portato a comportarsi come ha fatto. Tanto valeva, a questo punto, lasciare solo quello delle due donne, avrebbe avuto più senso.
A parte questo dettaglio, la storia scorre via veloce e crea diversi spunti di riflessione. Leggendo questo breve romanzo, la domanda che ci si ritrova a rincorrere è sempre la stessa: cosa faremmo in una situazione simile? 
Emiliana De Vico e Ledra, con uno stile semplice e diretto, hanno saputo cogliere le varie sfumature dell’animo umano mettendo a nudo debolezze e paure. Non ho riscontrato sbavature e la loro scrittura risulta omogenea, tanto che, se non fosse stato per i due nomi sulla cover, non avrei saputo di avere davanti un libro scritto a quattro mani.
Non mi resta che far loro i complimenti e consigliare la lettura di questo romanzo.


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