giovedì 27 gennaio 2022

"ECO DALL'INFERNO" di Manuela Fanti

 

Segnalazione: "Eco dall’inferno" dell'autrice Manuela Fanti,
edito Words Edizioni.



Autore: Manuela Fanti 

Genere: Thriller/Horror

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,69
E in formato cartaceo a € 15,90

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Si narra che dal lago di Grenze, durante le notti di luna piena, le anime urlanti di bambini che lo infestano risalgano sino alla cima della torre, generando un sentiero di orme insanguinate. Quando d’inverno la superficie si congela, restano invece imprigionate e attendono di incrociare uno sguardo a cui trasmettere il proprio tormento. È solo una leggenda, ma quando Clara Steiner cade mentre pattina sul lago ghiacciato, inizia per lei un incubo fatto di voci, lamenti e flashback improvvisi che condurrà alla scoperta di un cadavere. Il male, però, affonda le sue radici nel passato, viaggia nel tempo come un’eco lontana, sino ad arrivare al 1945 e agli esperimenti compiuti dai nazisti, in una storia che serba colpi di scena dalla prima all’ultima pagina.


PRESENTAZIONE:

Sono la prigioniera K317, codice completo KRB10317, e sono considerata una cavia. 
Il giorno che mi hanno portata al campo con mia madre e mio fratello è stato l’ultimo in cui li ho visti.

Cosa succede se l’orrore nazista, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, incontra una mente diabolica e deviata, animata dalla voglia di vendetta? Eco dall’inferno di Manuela Fanti mette in tavola proprio queste carte: una misteriosa leggenda che sembra più vera di quanto potrebbe dirsi, l’odio razziale e il soprannaturale. La storia si snoda lungo tre linee temporali: parte dagli anni Quaranta, giunge agli anni Settanta e si chiude nel 2007. 
O forse no.

Dagli orrori degli esperimenti dei nazisti sui bambini gemelli ebrei, sino a giungere a una scia di sangue e morte, con omicidi efferati ed entità soprannaturali che si manifestano sotto forma di voci, Manuela Fanti ci propone una storia adrenalinica, con episodi sparsi nel tempo e intrecciati gli uni agli altri a doppio filo. 
Una coralità di personaggi anima le tre storyline, con una preponderanza di quelli femminili, che tendono le fila degli eventi, custodiscono segreti e si sacrificano in prima persona. 

Uno stile secco, diretto, che tiene alta l’attenzione da un capitolo all’altro, persino crudo nei passaggi più macabri, senza fronzoli. Starà al lettore fare le proprie congetture, lasciarsi guidare dalla narrazione, guardare lo scorrere della storia con gli occhi dell’uno o dell’altro personaggio, tra verità e menzogne, tra paure latenti e orrore.  




BREVI ESTRATTI:

Un istante prima di iniettare, Agathe sussurrò la sua solita preghiera.
«Sed libera nos a malo. Amen.»
K231 perse la vita in meno di venti secondi. 
«Sul foglio, sotto il suo numero, troverete l’elenco di ciò che occorre al dottor Stein. Come al solito, ricordatevi il codice identificativo sopra a ogni contenitore sterile. Partiranno per Berlino oggi stesso. Assicuratevi che venga conservato il tatuaggio di entrambi. Ora il prossimo.»
Da lì non uscivano mai, restavano sotto il suo controllo giorno e notte prima della morte. Tutti uguali, a due a due. Mai un rimorso, mai un ripensamento, solo il desiderio di essere stata complice di una scoperta che avrebbe cambiato la storia dell’umanità.
Lei era la prescelta. Le erano stati riconosciuti il suo merito e la sua abilità infermieristica. La freddezza nello svolgere il suo compito la rendeva perfetta per il ruolo che le era stato disegnato addosso. In fin dei conti, era per una buona causa, pensava. Non aveva mai smesso di indossare i suoi abiti, era una sorella di Dio, e nel suo nome ogni azione veniva follemente concessa.


«Che cosa pensavi di fare?» dice, mentre con una mano libera muove il coltellino nella ferita per provocarmi altra sofferenza. Apro solo la bocca, ma la voce non vuole saperne di uscire. Le lacrime mi inondano il volto: il dolore è indescrivibile. «Volevi fare l’eroe della situazione, eh?» 
«Lascialo andare!» gli intima il damerino.
Lee si gira a guardare Hart che ha ancora la pistola puntata verso di lui. «Avanti, spari!» lo sprona. «Tanto se non colpisce me, colpisce lui!»
Hart sembra scosso dalle parole di Lee, come se non avesse messo in conto che potesse far del male anche a me, o come se non volesse farmi del male.
«Che cosa aspetta? Spari!» urla Lee.
Non riesco a pronunciare la parola no che il suono assordante del proiettile mi costringe a chiudere gli occhi per lo spavento. 

Manuela Fanti nasce a Bologna nel 1976. Oggi fa la retail manager per un’azienda tessile e vive in Sicilia. Ama la pittura, gli animali la solitudine e l’arte sotto ogni sua forma. Esordisce nel 2014 con il romanzo autobiografico Semplicemente Complicato (Edizioni Creativa). Pubblica in self su Amazon i romanzi L’altro suono della musica (2016) e Livore (2020), Ciatu Miu (Edizioni Nulla Die, 2018).


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