domenica 15 maggio 2022

DOPPIA RECENSIONE "SPICY PRINCE" di Irene Catocci

 

Doppia recensione per "Spicy Prince" dell'autrice Irene Catocci.
A cura di Tiziana Irosa e Valentina Piazza. 



Titolo: Spicy Prince
Autore: Irene Catocci

Serie: The Royal Family Series 

Genere: Royal Romance

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 14,04

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Mi chiamo Hero Martens – in arte Spicy Prince – e sono lo chef pâtissier dell’Hotel Améthyste, nel cuore di Parigi.
L’unico amore della mia vita è Sylvie, la mia bambina, non esiste altro che lei e farò di tutto per tenerla al sicuro. Per il resto vivo un’esistenza arida e senza sentimenti, perché diciamolo a gran voce: l’amore è sopravvalutato, è un problema e un gran grattacapo.
C’era un tempo, però, in cui il mio cuore batteva per Corinne Perrett, la lady di ghiaccio che mi ha usato come un giocattolo, per poi mettermi da parte quando si è stancata di trastullarsi con me.
L’unico problema, nel mio piano per restare single e felice, è il suo improvviso ritorno.
Questa volta non cadrò vittima del suo fascino aristocratico, anche se mi risulta sempre più difficile mantenere le distanze se lei continua a mettere alla prova il mio autocontrollo.
Una cosa è certa, devo tenere le mani a posto perché io sono lo chef che dovrà preparare la sua torta nuziale. Non è ironica la vita?



Sappiate che se il mio cuore è spappolato, la colpa è di Irene e del suo Spicy Prince Hero, che già dal nome dovrebbe farvi capire l’intensità di questa storia. Sto tizio mi ha fatta penare, emozionare, stare in ansia, innamorare e odiare tutto in una volta. Scusate, devo riprendere fiato perché Hero toglie l’aria, letteralmente.
Voi direte: come è possibile?
Leggete la storia e capirete di cosa parlo, e comunque questa è una minima parte delle sensazioni che questo romanzo ha fatto nascere in me.
Scusate, ma devo sospirare per riprendere fiato perché Hero, alias Spicy Prince, nonché il pasticcere dal tocco piccante, è un padre single di una bella bambina che ama più della sua vita. È un uomo che si destreggia tra lavoro e responsabilità genitoriali, un uomo reale come tanti che possiamo incontrare al supermercato o davanti alla scuola dei nostri figli (magari!).
Purtroppo, a rubare il suo cuore è stata Corinne, una donna che fa parte dell’aristocrazia Parigina, anche se lei è anticonformista e contraria ai privilegi che il suo rango le impone. La loro storia nasce nel primo romanzo della serie Royal, ma si può leggere tranquillamente anche senza aver letto il precedente.
Devo dire che questi reali mi stanno molto sulle scatole per la loro puzza sotto il naso e il loro sentirsi superiori su tutto e tutti, per non parlare della famiglia di Corinne, per prima la madre, colei che l’ha portata in grembo per nove mesi e che dovrebbe amarla sopra ogni cosa, invece, alla figlia preferisce il suo buon nome e quello che l’alta società può dire o no sul loro conto. C’è stato un momento che, vi giuro, fossi stata io Corinne, le avrei spaccato la faccia, soprattutto perché Corinne si è dovuta sottomettere a quel mondo fatto di menzogne e illusione, per proteggere la sorella e la famiglia, accettando di sposare un borioso, meschino, viscido suo pari.
Ma, come ben sappiamo, l’attrazione che provano Hero e Corinne non può essere sotterrata, ma verrà fuori a ogni minima occasione in cui i due si troveranno insieme.
Devo fare i miei complimenti a Irene Catocci, in questa storia si è superata. È stata bravissima a rendere reali i personaggi. I sentimenti di rabbia, ansia e tenerezza che ho provato verso i protagonisti mi hanno fatto capire quanto mi sia immedesimata nella storia, quanto mi sentissi parte di loro e quanto abbia empatizzato con essi.
Non aggiungo altro perché rischierei di spoilerare un romanzo che merita di essere letto tutto d’un fiato, proprio come ho fatto io che non sono riuscita a staccarmi dalla lettura fino alla fine, perfino in fila per imbarcarmi sul volo di ritorno dalle vacanze, avevo gli occhi incollati al telefono per leggere questa storia d’amore struggente e meravigliosa.
Leggetela! E ricordatevi di respirare.



Quando affronto un libro di Irene Catocci, non resto mai delusa, e così è stato anche per "Spicy Prince", secondo volume della serie Royal. Tra le pagine del romanzo incontriamo di nuovo Hero, che avevamo conosciuto in Arrogant Prince, e scopriamo che il ragazzo ha fatto strada, diventando uno dei pasticceri più richiesti di Parigi. Peccato - o fortuna vuole - che sulla sua strada ritorni Corinne, una duchessa titolata, ma molto diversa dalle donne come lei. Corinne è ricca, ma è un'artista senza grilli per la testa e, soprattutto, è ancora innamorata di Hero. Purtroppo, però, i suoi genitori hanno scelto per lei un marito e la ragazza, che lo voglia o no, è obbligata a sposarsi.
A un certo punto del romanzo, sono rimasta sconcertata, e mi sono chiesta più volte come avrebbe fatto l'autrice a regalarci un lieto fine. Spicy Prince è un libro sofferto, pieno d'amore e di seconde possibilità. Ho empatizzato molto con Corinne, che trovo uno straordinario personaggio femminile, e ho amato Hero (come anche la sua bellissima bambina.) Hero è un personaggio maschile che esce dai canoni; non è il classico bello e dannato, è un padre di famiglia che ammette le sue fragilità e i suoi sentimenti, non ha paura di mostrarsi a Corinne, al contrario di lei che, invece, ha il terrore di perdersi nell'amore potentissimo che avverte. La tensione tra i due e l'amore che li lega sono resi alla perfezione dalla Catocci, che ci regala non solo due protagonisti indimenticabili, ma anche un antagonista degno di nota. Il perfido promesso sposo di Corinne è arrogante, mellifluo, falso e risulta essere credibile fino in fondo. I dialoghi sono realistici, i sentimenti palpabili. Ammetto di essere rimasta incollata alle pagine e profondamente coinvolta dalla lettura, lo consiglio vivamente a chi ama le storie d'amore che parlano di seconde possibilità. Troverete una vena dark, tra le pagine di Spicy Prince, un'oscurità terribile che tenta di oscurare la luce dell'amore tra Hero e Corinne, e ritengo che sia quel qualcosa in più che rende il romanzo davvero indimenticabile.


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