mercoledì 16 maggio 2018

DOPPIA RECENSIONE "LA LUNA DI NEPHELE" di Laura Gaeta


E' finalmente online "La luna di Nephele", l'atteso nuovo libro di Laura Gaeta. Alessia Toscano e Franca Poli lo hanno letto in anteprima per noi 😊



Titolo: La luna di Nephele
Autore: Laura Gaeta
Genere: Contemporary Romance

Disponibile in ebook a € 2,99


Pagina autore: Il salotto di Laura Gaeta 



TramaNephele Goodwin e Hudson Lewis non avrebbero mai pensato che un viaggio in aereo avrebbe cambiato la loro vita. 

E invece è proprio quello che succederà.

Un’archeologa alla ricerca di riscatto professionale e un attore desideroso di essere consacrato nell’Olimpo di Hollywood: due perfetti sconosciuti legati da un disegno beffardo che il destino ha voluto per loro.
Due estranei, così diversi da essere simili, che arriveranno a odiarsi e a volersi allo stesso tempo, in un gioco delle parti che li porterà a combattere una guerra fatta di sotterfugi e desideri repressi. 
Un lungo percorso, da Boston fino alla sorniona Folegandros, in cui upgrade negati, convivenze forzate, loschi nemici da cui difendersi e misteri irrisolti li porteranno a buttare ogni maschera per fronteggiarsi in scontri più o meno leciti. Una canzone, un simbolo, la Luna: muti testimoni di ciò che potrebbe portarli al compimento dei loro desideri o alla più completa disfatta.
Riusciranno a tagliare i fili che il fato usa per muoverli o si lasceranno ancora una volta corrodere dal bisogno di celarsi al mondo? 

Note autoreLaura Gaeta nasce 41 anni fa a Pescara. Sotto lo pseudonimo di Laura Lewis, ha pubblicato “Pepe Nero” (2016), scritto a quattro mani, e “Io sono Cam” (2017), spin-off del primo. Come Laura Gaeta ha invece pubblicato la novella gratuita “Oro, incenso e Cam” (2017). Su Facebook gestisce la sua pagina “Il salotto di Laura Gaeta”, dove spazia fra vari argomenti, aiutata dal suo fantastico team di collaboratrici. Pianista, cantante e amante dell’arte in ogni sua sfaccettatura, ha due figli e un marito da lei definiti “le colonne portanti della mia vita”. Cerca sempre il lato migliore di ogni avvenimento, condividendo appieno il pensiero di Stephen King secondo il quale “si può uccidere il male seppellendolo di risate”. 







IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:


Che spasso! Mi sono davvero divertita leggendo “La Luna di Nephele” di Laura Gaeta. 

L’autrice ha uno stile ironico e frizzante, proprio come la Strega… emh Pasticcino… emh Nephele Goodwin, protagonista spumeggiante ed esuberante del romanzo. L’ho adorata! Una donna greco-americana che vive a Boston e sembra sempre fuori posto e mai “giusta” nelle situazioni; ha fatto della sua avvenenza un’arma vincente per riuscire nei suoi intenti. Ma lei sa che senza la testa non si va da nessuna parte, e d’altronde ne ha da vendere. Intelligente e furba nel senso buono del termine, non crede a pieno nelle sue possibilità e capacità. Avrei voluto scuoterla e dirle che invece è davvero una grande donna, sia quando indossa la maschera che mostra al mondo, sia quando esce fuori la sua vera personalità. Ma in realtà lei è entrambe le cose. Un mix perfetto per interpretare questa storia insieme allo Stronzo di Riace… emh il Sussurratore… emh Hudson, Hudson Lewis. 
I due si incontrano per caso in aereo, ed è subito odio... attrazione… scintille… passione. 
Due sconosciuti che, per colpa di un dispettoso destino, si troveranno a percorrere una strana strada insieme, fatta di misteri e sotterfugi. 
Lei è un'archeologa che, tempo prima, distrusse in diretta mondiale un reperto di valore inestimabile e, come se non bastasse, ha un cognome impegnativo in quanto suo padre è un professionista stimato nel campo; lui un attore bellissimo e conscio della sua prestanza che aspetta l’occasione importante per la consacrazione a Hollywood. 
Entrambi sono in cerca di un riscatto agli occhi dei loro cari e del mondo, sono talmente simili che rischiano di apparire diversi. Comunque, gli opposti si attraggono, no? Ma anche, tra simili ci si prende… Quindi, come la metti la metti, sono destinati a fare scintille. Da subito iniziano a escogitare i dispetti per colpire l’altro, si fanno male, poi si avvicinano, si spiazzano, si allontanano, si avvicinano di nuovo… un po’ come un elastico! Devo dire che alcune scene e schermaglie sono proprio esilaranti! 
Nephele e Hudson sono descritti davvero bene, sia nel fisico che nel carattere e sono entrata subito in empatia con entrambi. Possono sembrare un po’ superficiali inizialmente, ma non è assolutamente così, hanno tutto un mondo dentro che hanno paura di mostrare, credendo di sembrare vulnerabili… ma piano piano usciranno fuori le infinite sfumature che li rendono così speciali e, per il lettore, diventano tridimensionali e reali, saltando fuori dalle pagine. 
Ho ammirato la graduale presa di coscienza e di consapevolezza di entrambi: finalmente capiscono di essere più di ciò che mostrano e, grazie a un cammino introspettivo, riusciranno a rapportarsi agli altri e a loro stessi in modo diverso. 
Questo romanzo ha il giusto mix di ingredienti per ridere, sorridere, emozionarsi, e donare suspance…
Già, proprio suspance, perché i due si troveranno ad affrontare un mistero sull’isola greca in cui sono approdati per lavoro. 
Nefi deve analizzare un sito in cui vogliono costruire un resort di lusso, dove però sono stati trovati dei reperti archeologici; Hudson dovrebbe seguirla per calarsi nei panni del prossimo protagonista cinematografico che interpreterà. 
Ma, a quanto pare, le cose non sono così semplici e lineari… enigmi, sotterfugi, inganni mi hanno tenuta col fiato sospeso fino alla fine, temendo anche per la loro incolumità. 
L’autrice è stata davvero brava perché spesso, mentre leggevo, credevo di avere capito che piega stesse prendendo la narrazione, e invece no, avevo completamente sbagliato. Quindi sono stata piacevolmente stupita e appagata durante ogni pagina, dalla prima all’ultima! 
Tutti i personaggi sono indispensabili alla storia e sono ben delineati, dai cattivi, ai buoni… Anche in questo caso inizialmente avevo sbagliato impressione… I genitori di Nefi e Amy, sua sorella, sono positivi e degni di nota. Catalizzatore di attenzione anche Paul, responsabile della sicurezza e del personale durante i lavori, che mi ha deliziato nella giocosa schermaglia segna-territorio da maschio alpha insieme a Hudson. 
Credo sia d’obbligo menzionare altri protagonisti inconsapevoli: Folegandros è un’ambientazione da sogno descritta accuratamente, mi piacerebbe moltissimo visitare le isole greche, con i loro colori, le casette bianche, il mare, i profumi; la Luna, simbolo chiave dei pensieri di Nephele, confidente e muta testimone delle gioie, o i tormenti, della donna; una canzone, l’unica in realtà, che è il leitmotiv del libro, “To tango tis Nefelis”, sono andata a cercarla, mi sono emozionata, è bellissima e racchiude un po’ l’animo di Nefi, avvolgente, coinvolgente, sensuale, fragile ma forte allo stesso tempo, misteriosa… e, infine, un pettine dorato. 
Mi sono affezionata tanto che mi sarebbe piaciuta qualche pagina in più dopo che… insomma, prima dell’epilogo, ma è un mio problema solo perché mi è dispiaciuto che ormai avessi quasi finito la lettura. 
La copertina è molto bella e credo racchiuda l'anima del libro.
Per concludere, trama e personaggi accattivanti e originali; stile fluido, scorrevole e accurato; dialoghi divertenti e vivaci che mi hanno fatto ridere spesso. 
La narrazione con il punto di vista di entrambi mi ha fatto capire fino in fondo il loro cuore e la loro testa. 
Da umile lettrice, ne consiglio vivamente la lettura, perché “La Luna di Nephele” è sì divertente, ma anche bello pienotto e cicciotto di azione e di bei sentimenti, come l’amicizia e la famiglia… e l’amore, quello che fa cadere ogni certezza e fa anche un po’ paura. 
Grazie a Laura Gaeta per avermi regalato delle sane risate, avermi coinvolto, commosso e fatto romanticare. Uè, Accademia della Crusca, voglio il copyright di romanticare, eh!
Beh, ovviamente, grazie anche a Pasticcino e al Sussurratore!




IL PARERE DI FRANCA POLI:


Inizio questa recensione complimentandomi con l'autrice per avere scritto un romanzo con una trama accattivante, coinvolgente, originale. Per non parlare dei personaggi... mi sono piaciuti tutti, compresa la protagonista che, nonostante sia entrata in empatia con lei, ho simpaticamente e amorevolmente “odiato” dalla prima all'ultima pagina.
Scritto decisamente bene, in modo accurato, fluido, con dei dialoghi veloci e vivaci, soprattutto quelli tra Nephele Goodwin e Hudson Lewis, i due protagonisti. Sinceramente mi è capitato in più occasioni di ridere alle loro battute, in particolare durante il volo in aereo e le varie tappe negli aeroporti, anche perché il volo Boston-Atene è piuttosto lungo. È narrato in prima persona con il pov di entrambi i protagonisti, un modo, questo, che a me piace perché così si ha la possibilità di entrare meglio in sintonia con loro.
Ho trovato molto accurata la descrizione dei luoghi dove è ambientato il romanzo. Non solo la sala d'aspetto degli aeroporti, ma anche l'isola greca, meta finale del viaggio dei due ragazzi.
Per quanto riguarda i personaggi, l'autrice è stata brava a descrivere il loro carattere, evidenziando pregi e difetti non solo dei protagonisti, ma anche di quelli secondari, che comunque sono molto importanti per lo svolgimento della storia.
Nephele Goodwin è una giovane greco-americana che vive a Boston. Archeologa come il padre, ma a differenza del genitore, famoso in tutto il mondo, lei è alla ricerca del riscatto professionale, dopo che, in diretta mondiale, ha distrutto un reperto di inestimabile valore. Per questo deve recarsi in Grecia, mandata dal padre, a visionare un sito archeologico.
Hudson Lewis invece è un affascinante e sexy attore di Hollywood, osteggiato dal padre che lo voleva avvocato. Il viaggio sull'isola ellenica riguarda la sua professione. Deve affiancare un archeologo durante il sopralluogo e la catalogazione dei reperti.
Il loro incontro, o per meglio dire scontro, avviene durante il check-in all'aeroporto di Boston a causa di un upgrade concesso dall'addetta alla biglietteria alla ragazza a discapito di lui.
Da quel momento sarà un susseguirsi di botte e risposte tra “la Strega” e “lo Stronzo di Riace”, di dispetti, durante tutto il viaggio e che continuano una volta arrivati a destinazione. A volte quelle di lei sono delle vere e proprie cattiverie gratuite, che creano problemi al ragazzo. Alcune sono veramente esilaranti, anche se mi veniva voglia di strangolarla per il suo comportamento. Fossi stata in Hudson mi sarei vendicata a dovere.
Come se tutto ciò non bastasse, i ragazzi dovranno fare i conti con un personaggio malvagio, Lopak, e con un mistero che li metterà in pericolo. 
Tra i vari personaggi che affiancano i protagonisti mi sono piaciuti Paul, responsabile del personale che lavora nel sito, e Amy, la sorella di Nephele. Entrambi avranno un ruolo fondamentale per aiutare l'archeologa e l'attore a risolvere il mistero che avvolge gli scavi.
Saranno però la Luna, una canzone greca, e un simbolo che determineranno il destino dei due giovani.
A questo punto non posso dirvi di più, se non consigliarvi questo libro che merita senz’altro di essere letto.
Complimenti a Laura Gaeta per aver scritto un romanzo un po' diverso dal solito, ma che mi ha comunque coinvolto, divertito, e anche commosso.


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