martedì 24 settembre 2019

RECENSIONE "L'UNICO SESSO" di Linda Lercari



Lucilla Celso ha letto per noi "L'unico sesso" dell'autrice Linda Lercari, edito ZeroUnoUndici Edizioni




 Titolo: L'unico sesso
Autore: Linda Lercari

Casa editrice: ZeroUnoUndici Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99 
e in formato cartaceo a € 12,75

Pagina autoreLinda Lercari 




TRAMA:

Fantascienza postapocalittico.
Pianeta Terra, futuro prossimo venturo, sesta era glaciale. A causa degli sconvolgimenti climatici dovuti alle guerre nucleari, il ghiaccio avvolge gran parte delle terre emerse e la crisi alimentare decima le popolazioni sopravvissute. Quale valvola di sfogo per le masse inferocite, le super potenze hanno istituito “Il gioco”, ovvero un mix di Hockey e combattimenti estremi dove riuscire a segnare un punto nella porta avversaria è solo il pretesto per far massacrare i giocatori gli uni contro gli altri. David, apprendista giocatore, cerca la sua strada in un mondo di violenza oltre ogni limite, unico faro è la campionessa Morte Bianca, una donna misteriosa e un’assassina spietata. Sulle bianche piste del “gioco”, il fato traccia scritte rosse col sangue di coloro che tentano di sovvertire l'ordine mondiale mentre David dovrà decidere se essere semplice pedina o protagonista di un destino che va oltre il presente, verso un futuro di speranza e rinascita. 



Ci troviamo in un’ambientazione post apocalittica, in una terra invasa dal ghiaccio e dal freddo.
Se ne parla ogni giorno di riscaldamento globale e se il ghiaccio cedesse la corrente nord atlantica farebbe mutare il clima.
L’uomo è il carnefice di se stesso e in questo breve libro l’autrice riesce a ricreare uno scenario con una dose di realismo straordinario.
I due personaggi principali, Morte bianca e Lupo, sono giocatori del ghiaccio e si battono in una carneficina all’ultimo sangue.
Anche questo non è scontato, sembra che i giochi e il sangue siano una costante ripetizione nei secoli.
Sin dall’epoca romana troviamo questo schema, basti pensare alle battaglie nel Colosseo, ma questa è un’altra storia. In questo caso l’intrattenimento è per un popolo disperato per la fame e il freddo costante.
C’è di più, molto di più ma dovrete scoprirlo leggendo.
La scrittura è diretta e scorrevole, lascia entrare subito in questa ambientazione apocalittica; i dialoghi sono calzanti e i protagonisti tratteggiati con dovizia.
Sono arrivata alla fine senza rendermene conto.
Una nota dolente è proprio il finale, secondo me, troppo affrettato. Avrei voluto trovare di più, molto di più. Peccato! A meno che l’autrice non abbia in mente di creare un seguito, dal momento che gli elementi in gioco non mancherebbero...
Non mi resta che lasciarvi alla lettura di questa storia così articolata.


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