venerdì 24 aprile 2020

RECENSIONE "LA PROMESSA DELL'ASSASSINO" di Teresa Driscoll



 "La promessa dell'assassino" di Teresa Driscoll, edito Newton Compton Editori, letto e recensito da Lavinia Brilli.





Autore: Teresa Driscoll
Genere: Thriller

Casa editrice: Newton Compton Editori

Disponibile in ebook a € 3,99
e in formato cartaceo a € 9,40

Pagina autore: Teresa Driscoll Author 



TRAMA:

Doveva essere il loro segreto. Non avrebbero mai dovuto raccontare la verità su ciò che avevano fatto. Trent’anni dopo, Beth e Sally sono quasi riuscite a lasciarsi il passato alle spalle. Hanno perso i contatti con Carol, ma il patto tra di loro è ancora valido e, nonostante gli incubi continuino a tormentarle, non hanno mai parlato dell’accaduto con anima viva. Quando però novità scioccanti minacciano di riportare a galla la verità, Beth e Sally capiscono che non è più possibile far finta di nulla e assumono un investigatore privato per rintracciare Carol, ormai diventata un’estranea, prima che il loro crimine venga scoperto. Ora non sono più tre adolescenti spaventate. Adesso hanno tutto da perdere. Specialmente Beth, che intende proteggere la sua famiglia a ogni costo. E persino la promessa di non rivelare mai l’accaduto potrebbe essere messa in discussione. Ma c’è qualcuno che le osserva ed è disposto a fare qualunque cosa per impedire che parlino. 



Non ci lasciamo fuorviare dal titolo, che col libro c’entra poco (chissà come mai, ultimamente mi capita di pensarlo spesso a proposito dei thriller).
Non c’è un assassino nella storia, ci sono invece tre donne molto diverse tra di loro, Beth, Sally e Carol, che condividono ben più di una amicizia adolescenziale nata e consolidata tra le mura di un college: su di loro incombe un segreto importante che forse sta per essere rivelato. Non ci è dato sapere subito in cosa consista questo segreto: e questo è il primo motivo per cui restiamo incollati al romanzo. D'altra parte, nemmeno la protagonista Beth, che narra in prima persona buona parte della storia, conosce tutta la verità, e questo è un altro modo per tenerci agganciati alla storia. Infine, sembra che qualcuno voglia scompigliare ulteriormente la situazione rendendola pericolosa: e qui siamo definitivamente vinti, costretti a rimandare ogni impegno per arrivare alla fine del libro.
È il secondo romanzo che leggo di Teresa Driscoll e devo dire anzitutto che fa egregiamente il suo lavoro, cioè portarmi da una pagina all’altra facendomi dimenticare tutto il resto. D’altra parte non è solo la trama a reggere l’impalcatura del romanzo: i caratteri sono ben tratteggiati e il personaggio di Beth suscita subito empatia; la sua fatica nel conciliare la vita di tutti i giorni di moglie e madre con questi avvenimenti eccezionali è descritta in maniera realistica.
Intorno alle tre donne ruota una serie di personaggi, familiari, amici e conoscenti, alcuni dei quali alla fine si riveleranno forse superflui; d’altra parte quando invece i personaggi sono pochi non ci troviamo spesso a chiederci se il colpevole sia l’uno o l’altro? Con questo romanzo il rischio non si corre e la giusta dose di imprevedibilità è mantenuta fino alla fine.
L’unica nota è l’assenza del classico colpo di scena che dà la svolta alla trama: ci sono invece alcune rivelazioni che si susseguono per completare una sorta di puzzle che solo alla fine appare chiaro.
Per gli amanti di questo genere, un ottimo modo di trascorrere qualche ora. 


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