sabato 18 luglio 2020

RECENSIONE "IL CAPITANO E L'INTREPIDA CORTIGIANA" di Fabiola D'Amico



Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Il capitano e l'intrepida cortigiana" dell'autrice Fabiola D'Amico, quarto volume della serie "La Saga Dei Lestofanti"




Autore: Fabiola D’Amico
Serie: La Saga Dei Lestofanti Vol.4

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,69 
E in formato cartaceo a € 10,40

Pagina autoreFabiola D'Amico Book's lovers  



TRAMA:

Dopo aver lasciato Ginevra nelle mani del fratello, Caterina torna in città. Il suo istinto le grida che il tradimento di Massimo cela una verità sconvolgente.
In effetti il suo amico sembra scomparso e ad aiutarla nell’impossibile quanto pericoloso salvataggio, accorre il conte Ivan Nicolai Petrov, capitano dell'armata russa.
Può fidarsi di lui? Ma ha altre alternative? Lui è così determinato a non lasciarla andare in un luogo di perdizione da sola! Caterina sta per ripiombare in un mondo dal quale aveva promesso di fuggire per sempre. A complicare il tutto ogni momento che passa Caterina sente per Ivan emozioni mai provate, lui che sembra volerla ma non la prende, lui che le dona piacere ma non lo cerca per sé, tuttavia sa che il capitano non potrà mai amarla perché lei è marcia, un fiore secco e quando arriva il momento di tornare da Ginevra, Caterina va via senza voltarsi indietro.
Ivan, da quando è morto il fratello, ha a cuore solo il bene della sua nipotina, ha chiuso con il passato, con la violenza, con le sue perverse inclinazioni sessuali ma la sconvolgente verità su Caterina e il pericolo in cui lei si caccia per scoprire cos’è accaduto al suo amico minano quel suo ferreo autocontrollo, con lei si denuda delle maschere che indossa per proteggere gli altri da se stesso e comprende che per il suo bene è persino disposto a lasciarla andare, ma essere gentiluomo non è il suo forte quando di mezzo c'è la cortigiana più intraprendente e fragile che abbia mai conosciuto. Ecco perché seguirla a Londra è la cosa più giusta da fare, e scoprirla in un nuovo pericolo gli fa perdere ogni controllo. Lei ha bisogno di lui. 
I nostri lestofanti e le loro dame coraggiose riusciranno a mettere al sicuro i bambini di Londra e il terribile nemico pagherà per le colpe commesse?
Avventura, pericolo, passione e commozione vi condurranno alla fine di un viaggio emozionante.



Ho acquistato Il guerriero e la dama di ghiaccio, primo libro della serie "La saga dei lestofanti" nel lontano 2014 ma non lo avevo ancora letto quando Fabiola D'Amico ne ha presentato quest'anno l'edizione riveduta e corretta, seguita, immediatamente dopo, dal secondo volume Il duca e la rosa d’inverno.
Attratta dalle sinossi, ho iniziato a leggere la saga al completo, aspettando con entusiasmo e soddisfazione i capitoli non ancora pubblicati. Quando, però, ho finito Il barone e la bisbetica domata, ero delusa e un po' irritata: il terzo capitolo di questa avvincente saga non era dal mio punto di vista lontanamente paragonabile agli altri due (tre aggiungendo La compagnia delle orchidee). La storia tra Massimo e Ginevra, benché originale e ben scritta, non mi aveva coinvolto come i precedenti e per di più lasciava con il sospeso di una fine incompiuta. Avendo molto apprezzato altre opere di Fabiola D'Amico, ero perplessa ma comunque fiduciosa, e devo dire che le mie aspettative non sono state disattese.
"Il capitano e l’intrepida cortigiana", oltre a chiarire e completare le vicende tra Massimo e Ginevra, definisce la storia tra Caterina (vittima innocente di un matrimonio sterile e protagonista de "La compagnia delle orchidee", dove conosce Massimo e ne diventa un'amica sincera) e il conte Ivan Nicolai Petrov, capitano dell'armata russa.
Caterina, nel capitolo precedente, ha salvato dall'annegamento Karola, la nipote di Ivan, e ne è diventata la tata.
L'attrazione che sente nei confronti di Ivan è forte e inaspettata, ma il passato da cortigiana, dal quale è fuggita dopo l'incendio del club di Massimo, si ripresenta quando i due amici si incontrano per caso a Parigi. Pur essendo molto affezionata a Karola, Caterina, il cui solo scopo ormai è condurre una vita onesta e libera dalle menzogne, decide di confessare il suo triste e drammatico passato al conte, che l'allontana.
Caterina e Ginevra decidono di tornare in Inghilterra e, nella locanda dove si sono fermate, incontrano per caso il fratello di Ginevra, Gawain, e sua cognata Melisent, alle cure del quale Caterina lascia l'amica.
Sicura che dietro la sparizione e al comportamento crudele di Massimo ci siano motivi gravi, con una scusa torna a Parigi per scoprire la verità.
Ed eccoci a questo quarto capitolo: Caterina incontra di nuovo Ivan e gli confessa le sue intenzioni, e questi le impone la sua collaborazione, in quanto debitore della vita di Karola.
Il piano che attuano per liberare Massimo dai suoi carcerieri presuppone un contatto personale profondo e intenso, con esperienze di bondage e pratiche sessuali sconosciute a Caterina, che ne è totalmente coinvolta.
Quando riescono nel loro intento, memore del suo pesante passato, Caterina decide di accompagnare Massimo da Ginevra e allontanarsi dalle sensazioni che Ivan le suscita.
A Londra, Massimo chiarisce i motivi del suo comportamento crudele e si riavvicina a Ginevra, ma il mistero dei bambini scomparsi nel nulla, che ha colorato di giallo tutti i capitoli della saga, coinvolge il duca di Worth e Ivan, giunto a Londra deciso a conquistare Caterina.
Tutti i protagonisti della serie, compreso Ivan, si riuniscono per affrontare il nemico brutale e scellerato fino al sorprendente epilogo.
Ho amato i libri di questa bella, intensa e coinvolgente serie, e le vicende dei protagonisti, le cui orme ho seguito con trepidazione. Questo quarto capitolo conferma la comprovata abilità linguistica dell'autrice nell'indurre il lettore a una forte empatia nei confronti di tutti i personaggi.
Scritto in modo scorrevole e avvincente, questo volume genera pathos e batticuore e sembra concludere la serie, ma sarà così?


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