giovedì 27 agosto 2020

"SEDUCING THE ASSISTANT" di Penelope Plume



Buongiorno follower!
In prevendita il nuovo romanzo dell'autrice Penelope Plume: "Seducing the assistant", primo volume della duologia "Seducing the boss".



Autore: Penelope Plume
Genere: Romance contemporaneo
Serie: "Seducing the Boss" Vol.1

Disponibile in ebook a € 2,99  
A breve anche in formato cartaceo

Pagina autore: Penelope Plume 

Data di uscita: 29 agosto 2020



TRAMA:

Camilla Ranieri ha poche certezze nella vita: gli uomini sono tutti egoisti, l’amore di coppia non esiste, il suo lavoro sarebbe anche figo se non avesse la sfortuna di avere il capo peggiore della storia. Mantenere il posto di lavoro senza ferirlo fisicamente è una dura lotta quotidiana, perché lui è terribilmente irritante, ecco perché. 
Quando il piano che potrebbe portarla verso una nuova posizione lavorativa fallisce miseramente, annegare il dispiacere nell’alcol insieme agli amici sembra una buona idea. Dopo uno straniante incontro notturno con il tanto detestabile capo e con le difese pericolosamente basse, però, quell’idea non sembra più tanto buona. 
Camilla non si riconosce più e, quando tutto sembra sfuggire al suo controllo, la soluzione migliore sembra partire e rimandare i problemi e le situazioni difficili di due lunghe settimane.

Federico Marangoni è un uomo tutto d’un pezzo. Ha lavorato duramente per raggiungere la posizione in cui si trova oggi, ma se il lavoro va a gonfie vele, la vita privata è tutt’altra questione. Il suo più grande e intimo desiderio è lontano mille miglia, praticamente irrealizzabile; in più deve affrontare un divorzio economicamente sanguinoso da cui uscire con più brandelli di carne possibili attaccati al corpo.
Di tutto ha bisogno Federico, tranne che della pazzia di una notte che mette in discussione le ultime, poche certezze rimaste nella sua vita.
E allora cosa fare quando ci si ritrova in un casino di tale portata? Be’, ma è semplice: si scappa. A gambe levate e il più lontano possibile.
Ma quando il destino si impunta, non c’è un volo abbastanza lungo per sfuggirgli e te lo ritrovi lì, rosso come il fuoco, invitante come un dolce proibito e incavolato come una mantide religiosa dopo l’accoppiamento.



DICE L’AUTRICE:

Curiosità rispetto a questo libro non ne ho molte. L'ho scritto in quarantena, ma questa forse è la cosa più curiosa di tutte e non è neanche così curiosa dal momento che eravamo tutti in quelle condizioni... :S
Non l'avevo assolutamente in programma, ecco. Forse questa è una curiosità più sensata dell'altra. Seducing the Boss doveva essere uno standalone, e volevo passare a tutt'altro dopo, ma mentre lo scrivevo e revisionavo mi sono innamorata sempre di più di Camilla e Marangoni e ho dovuto scrivere di loro.



BREVE ESTRATTO:

Odio il mio lavoro.
Lo odio. Lo odio. Lo odio.
Non è vero, non odio il mio lavoro. Odio il mio capo, ma quando sei un’assistente personale sei costretta ad aver a che fare con il tuo capo continuamente. Quindi, in un certo senso, odio il mio lavoro.
E non c’è una soluzione, a parte licenziarsi.
Sospiro.
Già, ma licenziarsi vuol dire aggiornare il curriculum, fare ricerche di lavoro, sostenere dei colloqui. Sull’ultima rabbrividisco due secondi.
Licenziarsi vuol dire rischiare una bella posizione sicura che paga bene e regolarmente per l’ignoto, vuol dire rischiare di finire in un posto scomodo da raggiungere, o troppo lontano, o insicuro da un punto di vista economico, magari con dei colleghi pessimi o addirittura un capo peggiore.
No, un capo peggiore è impossibile, ma il resto sì, è possibile eccome. Non è che si capisca poi molto da quei venti minuti canonici di colloquio.
La Foreman è un’azienda in crescita e mi piace lavorare qui. Foreman in persona è un tesoro, i colleghi sono per la maggior parte simpatici e in generale c’è un’aria rilassata, gioviale, serena. La verità è che mi scoccia andarmene a causa sua.
L’altra opzione è che se ne vada lui prima o poi, ma è difficile, perché lui è Federico Marangoni, il CFO, ovvero il Chief Financial Officer della Foreman, la persona che ha nelle sue mani la responsabilità della strategia finanziaria dell’azienda. In poche parole, è la persona più importante qui dentro dopo Foreman stesso, con uno stipendio annuo che si aggira intorno ai trecentomila euro. Difficile che si dimetta.
Sospiro di nuovo. 
No, non c’è una soluzione. 
«Era bello?». Una voce seccata mi fa alzare lo sguardo all’improvviso.
Ed eccolo lì, in piedi con la giacca aperta, un braccio appoggiato allo stipite della porta del suo ufficio, l’altra mano appoggiata al suo fianco, la cravatta che penzola avanti e indietro perché Marangoni va sempre di fretta e i quattro passi dalla sua scrivania alla mia li avrà fatti di corsa. 
«Come prego?»
«Era bello?», ripete con un’aria corrucciata sul viso, gli occhi fissi su di me e le labbra strette nella classica linea retta di disapprovazione che rivolge sempre alla sottoscritta.
«Cosa?», chiedo stranita, raddrizzandomi sulla sedia.
«Il sogno a occhi aperti che stava facendo al posto di lavorare».




Penelope Plume è uno pseudonimo. Dopo anni passati ad autopubblicarmi col mio vero nome ho fatto questa scelta per sentirmi più libera creativamente e per distanziare un po’ la mia vita reale da quella virtuale. 
Adoro leggere e scrivere, parlare di libri e comprare libri, anche se ne ho già una montagna che aspetta io li legga da anni e con i quali mi scuso ogni singola volta che schiaccio quel famoso clic, ma è più forte di me. Amo moltissimo anche: chiacchierare con le amiche di fronte a qualcosa di possibilmente alcolico fino alle ore piccole, cucinare dolci (ahimè, anche mangiarli), viaggiare, andare al cinema, guardare tramonti, camminare nei boschi e nuotare.
Ho un marito e due figli maschi, uno dei quali ha cominciato l’adolescenza, in una maniera indescrivibilmente allarmante, con un anticipo di una decina d’anni. Mi dicono io non sia l’unica in questa difficile posizione, comunque, perciò mi sento di dire a voi tutte basite di fronte a questi piccoli puffi che a stento sanno leggere ma riescono comunque a lasciarvi mute con battute sarcastiche e dissacranti: I feel you, amiche. Non siete sole. Uniamoci in una sorellanza e facciamoci forza.
Se volete, potete trovarmi su Facebook oppure all’indirizzo email: plumepenelope@gmail.com 


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