mercoledì 9 settembre 2020

RECENSIONE "VORREI CHE NON FOSSE AMORE" di Priscilla Plate

 


Un'altra bella recensione per "Vorrei che non fosse amore" dell'autrice Priscilla Plate. 
A cura di Tiziana Irosa.





Autrice: Priscilla Plate

Genere: Commedia romantica 

Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 9,36

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Contatto FacebookPriscilla Plate 



TRAMA: 

Chiara Sarpi ha ventinove anni, gestisce un’Associazione educativa per minori in difficoltà e ha una vita in apparenza esemplare, ma non è una ragazza come le altre: lei è la figlia di Clemente Sarpi, Sindaco di Anzio, e della Presidentessa del prestigioso Circolo della Vela. Una sera, desiderosa di ribellarsi alla sua vita da Miss Senso Civico, e a causa di una certa quantità di mojito, si ritrova coinvolta in un gioco più grande di lei: ha bevuto troppo, ha scambiato bigliettini piccanti con dei perfetti estranei e ha baciato un uomo che non ha neppure visto in volto, ma che sostiene di spiarla per conto di suo padre. Come se non bastasse, il misfatto è stato immortalato con delle foto sconvenienti. La situazione peggiora quando Chiara scopre l’identità dell’uomo misterioso, e sa per certo che lui le darà del filo da torcere. I due, decisi a eliminare le foto che li ritraggono insieme, si ritroveranno a collaborare, senza esclusione di colpi, e ben presto la loro antipatia reciproca inizierà a celare un’imprevedibile quanto irresistibile passione.
È possibile comandare al cuore e impedirgli di amare chi in realtà vorremmo odiare? Chiara lo scoprirà grazie alle sue illuminanti lezioni di Yoga, a verità scottanti sulla sua famiglia e a una girandola di fraintendimenti ed equivoci degni di ogni vera commedia romantica.  



Devo essere sincera, quello che mi ha attirato di più è la copertina. La ragazza con questa smorfia in viso e il colore rosa shocking sullo sfondo, sono stati per me come la luce per una falena.
Per quanto Priscilla si voglia nascondere dietro l'anonimato di uno pseudonimo, si capisce subito che chi narra non è la prima arrivata. L'accuratezza nella descrizione delle scene, nell'immedesimarsi nei personaggi e sulla caratterizzazione degli stessi, mi ha fatto intuire ciò. (Scoprirò chi tu sei: il tuo stile non mi è nuovo!)
Andiamo un po' alla storia...
Che fareste se un giorno foste incavolate nere con la vostra genitrice e decideste di prendere una tra le decisioni più sbagliate e andaste a bere in un locale per ballare come una cubista con un qualsiasi sconosciuto? Che fareste se si avvicinasse un bel manzo di quasi due metri con il fisico da urlo e scopriste che colui è pagato da vostro padre per sorvegliarvi? E che fareste se scopriste che il tizio è colui che più odiate e che vi ha bullizzato da piccole e adesso è un poliziotto?
La risposta ve la do io: vi ficchereste solo nei guai, tanti ma tanti guai.
Ah! il fascino della divisa! Se poi ci mettiamo che il tutore della legge in questione è moooolto don Giovanni i guai si triplicano.
Raccontata così sembrerebbe il solito romanzo divertente e frizzante, ma “Vorrei che non fosse amore” è anche tanto altro. È un romanzo introspettivo, raccontato in prima persona dalla protagonista, Chiara, che si ritrova a dover affrontare mille difficoltà per poter portare avanti il suo progetto benefico di aiutare i ragazzi disagiati della sua città gestendo un centro per giovani.
La scrittura è fluida e, anche se arricchito da un linguaggio a volte forbito, la lettura non ne risente e scorre veloce, soprattutto per conoscere l'evoluzione della storia.
Ho apprezzato i personaggi minori come la nonna di Chiara e la madre di Matteo, li ho trovati reali e concreti, pieni di umanità e di quella tenerezza che caratterizza queste figure nella vita di tutti i giorni.
È stata una lettura piacevole che mi ha accompagnata durante le vacanze. Consigliato a chi vuole un momento di evasione divertente e non banale. Complimenti a Priscilla. 


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