venerdì 18 dicembre 2020

RECENSIONE "PAROLA DI LIBERTINO" di M.P. Black

 

Recensione: "Parola di libertino" dell'autrice M.P. Black, 
edito Dri Editore. A cura di Daniela Colaiacomo.



Autore: M.P. Black
Genere: Romance storico

Casa editriceDri Editore
Collana: Historical Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,95

Pagina autoreM.P. Black



TRAMA:

Un libertino intrappolato. Una misteriosa vedova nera. La più pericolosa delle unioni.

Londra, 1899
Cedric Wilson ama le donne. Tutte le donne. Ricco e affascinante, non ha alcuna intenzione di legarsi a una sola per il resto della sua vita. Peccato che suo padre abbia altri progetti per lui.
Alice Brooks è conosciuta come la dama dal velo nero. Da anni cela il suo volto e, forse, il più terribile dei segreti. In realtà la sua colpevolezza è irrilevante, perché la società l’ha già condannata ed emarginata.
La sua unica possibilità di riscatto?
Un nuovo marito. Qualcuno che non tema la morte, certo… oppure un uomo in cerca di vendetta.
Cedric propone un patto molto conveniente alla giovane vedova. Ma quanto può valere la parola di un libertino? 



Cedric Wilson ama le donne e soprattutto le rispetta, è un frequentatore assiduo della più elegante e conosciuta Casa dei Piaceri di Londra, aperta da Madame Marie Dubois, dove un anno prima ha conosciuto Lizzie. D'altra parte è giovane, affascinate e desiderato, oltre che ricco da far schifo. Lavora con il padre, Arthur Wilson, e il suo socio William Smith nella società "Wilson & Smith", la più rinomata e rispettabile Agenzia di Onoranze Funebri della città.
Alice Brooks accompagna il suocero, un caro amico di Arthur, Byron Brooks - che pretende per il figlio George il loro migliore servizio funebre - e con i suoi modi, discreti ma decisi, suscita curiosità e interesse in Cedric.
Sei anni dopo, malato e preoccupato per la vita dissoluta che il figlio conduce di notte, Arthur minaccia di diseredarlo se non si sposa e genera un erede al più presto e Cedric, per dispetto, decide di accontentarlo proponendo il matrimonio ad Alice che, nel frattempo, è diventata la "dama dal velo nero" - non ha più mostrato il viso in pubblico - o anche la "vedova nera", termine inquietante affibbiatole per il sospetto di essere stata l’artefice della morte del marito. 
La giovane e bella vedova conduce una vita riservata a causa della malattia di Aurora, la madre che da qualche tempo inspiegabilmente mostra momenti di instabilità mentale, ma frequenta regolarmente le occasioni mondane alle quale è invitata; però, benché molto ricca, non ha ricevuto nessuna proposta di matrimonio e l'accordo con Cedric le garantirebbe, oltre alla riabilitazione della reputazione, il figlio che desidera. Alice accetta, a una condizione:

«Non mi aspetto la vostra fedeltà. Ho già commesso questo errore con il mio primo marito e non intendo farlo nuovamente. Giacerò con voi solo per riuscire a restare gravida, non aspettatevi niente di più. Potrete frequentare altri letti, e io sarò libera di fare lo stesso. L’importante è che siate discreto. Vi è tutto chiaro?»

«Accetto il patto, ben sapendo che non riuscirete a mantenerlo. Avete la mia parola.»
«Uhm… La parola di un libertino è come quella di un marinaio. Ma fingerò di credervi. E non fatevi inutili illusioni: la delusione potrebbe essere cocente.»

Anche se preso dal dubbio che la futura sposa possa essere in realtà l'assassina che tutti credono, Cedric porta a compimento il suo proposito, al quale inizialmente il padre manifesta aperta ostilità. 
Con il matrimonio i due giovani iniziano un percorso di crescita emotiva ed affettiva: Cedric subisce una notevole trasformazione - da libertino superficiale a uomo innamorato - e Alice capitola di fronte al sentimento nato contro il suo stesso volere; ma la malattia di Aurora e il peggioramento delle condizioni di Arthur, rendono difficile la vita dei due giovani. 
L'ispettore di Scotland Yard, Barnaba Adams, che fin dal primo istante, vista l'infedeltà del marito e la morte avvenuta per avvelenamento, ritiene Alice colpevole dell'omicidio, complica ulteriormente la situazione.
Strani sogni, uomini che emergono dal passato, soluzioni azzardate e all'avanguardia, saranno la chiave per risolvere il mistero che grava, oscuro, sulla vita dei giovani sposi. 
Con il suo modo di scrivere scorrevole, intrigante e appassionato, Paola De Pizzol ci porta alle soglie del ventesimo secolo, con l'introduzione delle meravigliose innovazioni che quel periodo ha prodotto, traccia le linee di una trama dal carattere seducente, sensuale, alla scoperta dei suoi personaggi, principali e anche secondari, portando il lettore a conoscere l'evoluzione dei sentimenti e delle personalità di Alice e Cedric, il loro approccio all'amore inatteso mentre, nel contempo, tinge di "giallo" la storia già di per sé bella.
Ho apprezzato la lettura di questo ultimo lavoro di Paola e sono lieta di poterlo consigliare a coloro che apprezzano le storie d'amore e di mistero.


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