Buongiorno follower!
In uscita oggi "Non sono un gentiluomo, duchessa"
dell'autrice Marianna Vidal.
Titolo: Non sono un gentiluomo, duchessa
Autore: Marianna Vidal
Genere: Romance storico
Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
Napoli, 1890
Bella, dolce, nobile e determinata, la duchessa Lucrezia D’Acquaviva D’Albino ha vissuto buona parte della sua vita in convento ma, a diciannove anni, la sua vita sta per cambiare e non come lei vorrebbe…
Sangue nobile scorre nelle vene di Francesco, ma ben pochi si sognerebbero di definirlo un gentiluomo. Cresciuto tra ladri e prostitute, frequenta con invidiabile nonchalance i bassifondi di Napoli come i rappresentanti più alti dell’aristocrazia, ma quando i suoi occhi incrociano quelli della duchessa D’Acquaviva D’Albino…
Due mondi opposti si scrutano, si osservano, si attraggono e si respingono, sullo sfondo di una Napoli di fine Ottocento, dove sovvertire le regole può essere la rovina o la realizzazione di un sogno che va ben oltre la speranza.
Riusciranno Lucrezia e Francesco a trovare un loro posto nel mondo?
N.B. Si informano i lettori e gli acquirenti de “La duchessa & il boss”, che il presente romanzo è un’edizione rivista del suddetto, con un’ambientazione storica differente, ma con un impianto narrativo immutato. Chi sceglierà di leggere entrambi, “La duchessa & il boss” e “Non sono un gentiluomo, duchessa”, potrà, eventualmente, divertirsi a individuare il periodo storico che più gli aggrada.
DICE L’AUTRICE:
La storia di Francesco e Lucrezia, per chi ha letto tutti i miei romanzi, è stata già raccontata in “La duchessa & il boss”, con una ambientazione a metà degli anni Cinquanta del Novecento, che in “Non sono un gentiluomo, duchessa” torna indietro nel tempo, arrestandosi al 1890, in un periodo di intenso fermento per Napoli, nel pieno della Belle Époque.
Perché riscrivere la stessa storia con un’ambientazione diversa? Per dare credito a quei lettori che vi trovavano elementi che sarebbero stati ancora più apprezzabili in un contesto storico diverso, senza perdere le atmosfere sensuali e conturbanti di una città ricca di contraddizioni come Napoli. Ho riflettuto a lungo su questa cosa e alla fine ho deciso di mettermi alla prova, per regalare a Francesco e a Lucrezia una seconda vita, in un contesto forse più congeniale.
Come autrice l’esperienza è stata interessante. Ora il mio lavoro passa nelle vostre mani, che potrete decidere di leggere la versione anni Cinquanta del Novecento o preferire quella Ottocentesca.
Tra i due testi, ovviamente, ci sono delle variazioni, ma il nucleo centrale della storia è lo stesso. Dunque, una lettura di entrambi è consigliata esclusivamente a chi è interessato a leggerla in entrambe le vesti. Se invece non conoscete ancora la storia di questi due volitivi protagonisti, scegliete pure in base al vostro gusto e ai vostri interessi il periodo storico che vi è più congeniale.
Grazie a chi darà una possibilità al mio furfante e alla sua duchessa!
BREVI ESTRATTI:
«Davvero non lo conoscete?», le chiese, stupita.
«Dovrei?».
«In effetti, no», riconobbe la novizia, facendosi il segno della croce e avvicinando il capo al suo per mormorarle:
«Francesco Fonseca, meglio noto come il Lupo».
«Il Lupo?».
Maria annuì.
«Il padre era un brigante e lui, in qualche modo, segue le sue orme».
«Sarebbe?».
«Contrabbando di tabacco, liquori, combattimenti clandestini e prostituzione», abbassò la voce, temendo che qualcuno potesse sentirla.
«Non mi piacciono le vergini», le assicurò e non mentiva.
Le trovava troppo svenevoli e poco soddisfacenti a letto.
«Ma ne sposerò una», le chiarì.
Notò il turbamento su quel volto delicato e se ne compiacque.
«Siete un ipocrita che rincorre un cognome importante», sibilò, ferita dal suo commento, ma quell’appellativo e quel riferimento al casato importante andarono a segno. Così si piegò in avanti e strinse le dita intorno a quel braccio sottile, costringendola a sollevare il capo e a tenere lo sguardo fermo nel suo.
«Badate bene a quello che dite».
«Vostra grazia!».
L’americana richiamò l’attenzione della sua rivale. «Non immaginavo che frequentaste certe persone…».
«Certe persone è rivolto a me?», le chiese per nulla piccato.
«Dovete convenire, signor Fonseca, che non è usuale vederla in compagnia di persone di un certo rango».
«Sì, in effetti, gli uomini come me li si preferisce nascondere sotto le lenzuola».
L’esclamazione soffocata della duchessa lo costrinse ad aggiungere:
«Naturalmente, qualsiasi riferimento non è rivolto alle presenti».
«Lo spero bene», commentò la rossa, guardandolo truce.
Marianna Vidal ama leggere e inventare storie, soprattutto d’amore.
Autrice di più di quattordici romanzi, fin da bambina sognava di diventare scrittrice e nel frattempo studiava il lavoro degli altri, valutando personaggi, intrecci e soluzioni narrative. Il suo amore per le grandi storie sentimentali l’ha fatta avvicinare anche alle altre lingue e attualmente si è appassionata al portoghese.
Romantica, amante degli animali e della lettura, vive in un’isola che descrive spesso nei suoi romanzi e da grande sogna di vedere una sua storia sul grande o sul piccolo schermo.
Se desiderate conoscerla, cercatela nelle pagine dei suoi libri.
Grazie!!!^_^
RispondiElimina