martedì 12 luglio 2022

RECENSIONE "COME INGANNARE UN DUCA" di Emmanuelle De Maupassant

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Come ingannare un duca" dell'autrice Emmanuelle De Maupassant.



Autore: Emmanuelle De Maupassant

Serie: Il manuale della lady

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 8,31

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TRAMA:

L’amore è l’unica cosa che lei non può fingere.
Ripudiata dal padre magnate del petrolio, la debuttante Rosamund Burnell è nei guai.
Lontana dal Texas e con limitati fondi a disposizione, la soluzione sembra ovvia: fingere di essere ancora un buon partito per riuscire ad accalappiare uno scapolo inglese con i giusti requisiti.
Quando incontra il duca di Studborne, sembra che le sue preghiere siano state esaudite.
L’unico ostacolo nel progetto?
La crescente attrazione che la ragazza prova per Benedict, il molto formale, molto onorevole e molto squattrinato nipote del duca.
Ma i motivi che spingono Lord Studborne a corteggiarla non sono quelli che sembrano, e Rosamund si ritrova in trappola.
Le misteriose sparizioni che avvengono a Studborne Abbey sono semplicemente coincidenze?
O tra le antiche mura monastiche si nasconde forse qualcosa di malvagio?
Rosamund deve scoprire la verità, e c’è solo una persona nell’abbazia che può aiutarla.
L’irritante uomo dai sani principi, Benedict!

Romanzi rosa storici traboccanti di avventura, mistero, passione – e una generosa dose di frivolo divertimento. 


Sempre interessanti le storie che Emmanuelle de Maupassant costruisce attorno a Il manuale della lady per tutte le cose utili, sempre presente nella serie a illustrare - nota alla fine di Come conquistare il cuore di un Highlander: Il manuale della lady -, i consigli elargiti dalle eroine dei suoi racconti, Flora Dalreagh e le sue discendenti.

Per includere tutta la propria saggezza. A mano a mano che il volume viene tramandato nella famiglia, ogni figlia aggiungerà la propria voce, fino a quando il libro diventerà una vera miniera di perle di saggezza.
Alla fine, qualche giovane imprenditrice farà in modo che il manoscritto venga stampato, rendendo così possibile che il manuale raggiunga molte più mani.
Le sue parole daranno forza e ispireranno le eroine di molti libri a venire.

Il manuale è il regalo - insieme ad Hector, Pom Pom, un adorabile terrier bianco di tre mesi – di Meribelle Burnell per il ventunesimo compleanno della figlia Rosamund.
Quando Meribelle confessa di essere fuggita dal marito - il magnate americano a capo dell’impero petrolifero Burnell che troppo spesso lasciava i segni della sua collera sul corpo della moglie -, Rosamund comprende perché degli uomini del padre hanno preso il fratellino Ethan per riportarlo negli Stati Uniti, senza estendere l'invito a lei, giudicata complice e "persona non gradita", la scarna lettera che legge non lascia dubbi. 

"Non tornare mai più, Meribelle.
E nemmeno quella tua ragazza.
Vi siete scavate la fossa da sole, e ora ci resterete.
Mio figlio non udrà mai più il tuo nome.
Gli insegnerò ciò che è giusto e come far stare una donna al proprio posto.
Non credere che riceverai del denaro.
Ne hai preso a sufficienza."
Girò il foglio ma non c’erano altre parole. Era finito semplicemente così. Nessuna menzione di lei. Era soltanto “quella ragazza”, la figlia di sua madre.

Prive del sostegno economico, con i pochi gioielli che Meribelle è riuscita a portare via, le due donne - apparentemente in vacanza in un angolo remoto e piuttosto monotono del Dorset - si trovano in gravi difficoltà e la ricerca di un adeguato marito inglese - questa è la scusa per il viaggio intrapreso - diventa impellente.
Per fortuna Rosamund, al contrario della madre, non manca di acume e inventiva.

Aveva la sensazione che un gentiluomo di campagna sarebbe stato meglio per lei rispetto a un damerino di città. Cosa le aveva raccontato la signorina Everly di quel giovane che scavava alla base delle scogliere con la sua paletta?

Meglio prendere in mano la situazione.
Aveva osservato il luogo che lui privilegiava. L’indomani l’avrebbe cercato e si sarebbe presentata. Avrebbe finto di raccogliere conchiglie, quindi gli avrebbe chiesto la sua opinione su di esse.

«Smettila di piangere, Ma. Ho un piano...»

In un modo un po' rocambolesco, Rosamund intercetta l'uomo, che scopre essere Benedict Studborne, nipote del duca di Studborne, e ottiene un invito per una visita a casa dello zio.
A Studborne Abbey - la bellissima abbazia costruita sulle fondamenta di un vecchio monastero -, Algernon Studborne, vedovo da quasi due anni, riserva un'attenzione particolare a Rosamund che, insieme alla madre, viene invitata a trascorrere qualche giorno nella residenza ducale.
Qui incontrano Madame Florian - ospite del duca con il quale condivide l'interesse per l'occultismo - che, in una seduta spiritica alla quale il giovane Benedict si sottrae, si mette in contatto con lo spirito guida, il vecchio abate in persona, Vasco de Benevente fondatore del luogo.
Durante la seduta l'annuncio di una morte imminente provoca grande agitazione in Meribelle che trascorre i giorni seguenti a letto mentre strane sparizioni e inattese e terribili scoperte portano il pericolo nella vita della giovane Rosamund.
Ho amato Rosamund, la sua determinazione a trovare la soluzione alle ristrettezze economiche alle quali va incontro, soprattutto per tutelare l'amata madre, donna fragile e poco pratica, la spinge a reprimere i sentimenti che prova per Benedict, l'insospettabile affinità che c'è tra loro.
D'altro canto Benedict, nell'intento di risollevare lo zio dal dolore della perdita dell'amatissima moglie Violetta, reprime con forza l'attrazione per Rosamund dando prova di sincero affetto.
Entrambi i protagonisti sono generosi e protettivi verso i loro cari, Algernon Studborne, invece, nasconde un secondo fine, egoistico e malvagio, che arricchisce di suspense la storia e induce il lettore a scorrere velocemente le pagine.
Con un pizzico di ironia, mistero e, in un finale inaspettato, un po' di erotismo, Emmanuelle de Maupassant racconta una storia originale, nella quale la protagonista Rosamund, l'eroina di turno, donna intelligente ed energica, capace e ricca di inventiva, ideatrice di espedienti, affronta con coraggio le difficoltà che la vita le pone di fronte, superando i limiti dettati dall'epoca e aprendo la mente ad ogni possibilità.
Mi piace lo stile di questa autrice, ho letto quasi tutti i libri della serie - mi manca "Come sfuggire ai cannibali" che è già nel mio cloud -, scrive bene e le sue storie, tinte di giallo e con un pizzico di erotismo mai volgare, sono intriganti.   
Attenta ai particolari e ideatrice di protagonisti interessanti e ben delineati, con la sua scrittura lineare priva di sbavature fornisce una piacevole lettura che consiglio. 


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