sabato 23 luglio 2022

RECENSIONE "LE CORSARE DELLE ANTILLE E L'ISOLA DELLE SIRENE" di La Vedova Rossa

 

Recensione: "Le corsare delle Antille e l’isola delle sirene" dell'autrice La Vedova Rossa, edito Delos Digital. A cura di Silvia Iside.


Genere: Romance

Casa editrice: Delos Digital
Collana: Senza sfumature

Disponibile in ebook a € 5,99

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TRAMA:

Un equipaggio interamente femminile di corsare, tanto belle quanto spietate. Un tesoro custodito dalle sirene, dal fascino irresistibile e letale. La lotta fra le filibustiere e le donne-pesce, per la conquista dell’oro e dell’amore degli uomini.

Antille, XVII secolo. Dopo aver ucciso il marito, una giovane nobildonna milanese dalla chioma scarlatta attraversa l’oceano per sfuggire alla giustizia, approda infine alla Tortuga e si trasforma in una corsara, diventando così la famigerata Vedova Rossa. Insieme ad altre donne che come lei anelano alla libertà, anche sessuale, dà vita alle Sorelle della Costa. I loro nemici spagnoli le temono e le desiderano al tempo stesso, perché sanno che essere arrembati dalle filibustiere significa sì essere depredati delle proprie ricchezze, ma anche vivere avventure erotiche indimenticabili. Quando, partite alla ricerca di un colossale tesoro disperso nel Triangolo delle Bermude, le corsare si imbatteranno in un gruppo di sirene, troveranno finalmente delle avversarie alla loro altezza.



Un equipaggio interamente femminile di corsare, tanto belle quanto spietate. Un tesoro custodito dalle sirene, dal fascino irresistibile e letale. La lotta fra le filibustiere e le donne-pesce, per la conquista dell’oro e dell’amore degli uomini. Con tali premesse non potevo che mettermi a leggerlo, essendo io amante di mare, sirene e pirati e libri erotici. Tuttavia, nonostante la buona idea e la scrittura descrittiva ed evocativa, capace di trasportare il lettore nel mondo narrato, ho faticato molto ad arrivare alla fine. Mi piacevano le protagoniste, la rossa, la bionda e l'altezzosa compagna di quest'ultima. Le trovate come la finzione delle bende sull'occhio da parte di una piratessa, che cieca e mutilata non lo era davvero. Mi piaceva il Capitano Drake, simpaticissimo pappagallo e l'intreccio della probabile impiccagione di una corsara poi graziata. Ma il romanzo è dispersivo, poteva essere d'avventura e invece viene spezzato da scene che di sensuale non hanno nulla... E da errori grammaticali e sintattici che un editing più approfondito potrebbe eliminare. La Vedova Rossa ha ottime abilità, sa raccontare e ha una fervida fantasia. Belli i colori, le scene, le pennellate... L'avventura e la storia. Ma mi sentivo come davanti a un film in cui la regia passava da Roman Polański a Rocco Siffredi senza un perché. Non voglio dare consigli all'autrice sui contenuti, però per quanto riguarda la forma la invito ad avvalersi di maestri perché come detto sopra le doti non le mancano. Non mi sento di consigliare questo romanzo, ma è mia intenzione leggere altro di questa autrice in futuro, certa del fatto che farà di meglio.


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