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Doppia recensione per "Cose dell'altro mondo" dell'autrice Ilaria Carioti, edito Literary Romance Edizioni. A cura di Franca Poli e Silvia Cossio.
Autore: Ilaria Carioti
Genere: Commedia romantica
Casa editrice: Literary Romance Edizioni
Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 14,31
TRAMA:
Costretta a trovarsi un impiego alternativo alla disoccupazione, Laila accetta di essere la custode di un piccolo cimitero alle pendici del Gran Sasso. Purtroppo è l’ultimo luogo in cui desidera trovarsi data la concentrazione di spiriti e anime in pena (nel vero senso della parola!). Sì, perché Laila ha il “dono” della madre ovvero quello di vedere i morti e non ne è del tutto fiera.
Alex Di Stefano sta affrontando il peggior momento della sua vita: ha da poco perso il gemello Max durante un volo in parapendio saltando dalla cima dell’Himalaya.
Mentre Laila cerca di mettere in riga lo spirito di una vecchia che vuole appiopparle il suo barboncino, Max si fa “vedere” per chiederle un favore: scrivere una lettera al fratello affinché non si senta responsabile dell’incidente che ha coinvolto entrambi.
Ma come si fa? Cosa dire? Quali parole usare?
Con uno stile fresco e ironico, tra aneddoti commoventi e risate strappalacrime, l’autrice ci porta in un mondo dove regnano ancora i buoni sentimenti e dove tutto diventa possibile, perfino chiacchierare con gli spiriti, di notte, in un cimitero sperduto dell’Abruzzo.
Libro con una trama originale e popolato da alcuni “personaggi” un po’ particolari.
La scrittura accurata, i dialoghi veloci e divertenti rendono la lettura di questo romanzo piacevole e spassosa. La narrazione avviene in prima persona con il pov alternato dei due protagonisti principali, Alex e Laila. Ho apprezzato molto le illustrazioni in bianco e nero che si trovano a corredo della storia che impreziosiscono e rendono più interessante ed emozionante il libro. I personaggi, sia quelli vivi sia quelli passati a miglior vita, sono ben caratterizzati, mentre il paesino abruzzese ai piedi del Gran Sasso, Rocca di Monte, è descritto in modo talmente realistico che risulta facile immaginare di essere lì. Di camminare nel borgo, fare una passeggiata fino al castello e salire sulla rocca, di incedere tra i vialetti del cimitero, dove si dipana gran parte della storia e dove abita Laila e… perché no, immergersi nella vasca idromassaggio situata all’aperto e con una vista mozzafiato sulla vallata.
Con Alex Di Stefano e Laila Leoni non mi è risultato difficile entrare in empatia, anche se lui all’inizio risulta un po’ cafone, ma poi si scopre il suo lato romantico. Sono uno l’opposto dell’altro, ma assieme sprigionano scintille. All’inizio non si sopportano poi, piano piano diventano amici e alla fine, grazie anche all’aiuto di qualche entità ultraterrena, quell’amicizia si trasforma in amore. Oltre a loro troviamo dei personaggi particolari: Max, Armando e Asperina. Diciamo che sono degli elementi importanti per la storia, anche se solo Laila può vederli. Sì, perché dovete sapere che Laila è la custode del cimitero, inoltre, come tutte le donne della sua famiglia, possiede “il dono”, ovvero riesce a parlare con le anime dei defunti. Le tre persone passate a miglior vita si sono materializzate alla ragazza per chiederle di aiutarli a sistemare alcune cose che sono rimaste in sospeso nella loro vita terrena. Devo dire che Asperina è una spina nel fianco della medium. La sua figura mi ha divertito molto. È una vecchietta simpatica e impicciona. Quando era in vita aveva una barboncina di nome Dorothy che ora vuole appioppare a Laila. Max invece è un giovane la cui vita si è fermata a trentadue anni durante un lancio con le tute alari dal monte Everest fatto assieme al gemello Alex Di Stefano, che si è salvato.
Max si fa “vedere” da Laila per chiederle un favore: scrivere, sotto dettatura, una lettera a suo fratello e dirgli che deve smetterla di sentirsi responsabile dell’incidente che li ha coinvolti e di andare avanti con la sua vita.
Nel libro non si parla solo di morti e anime tormentate, ma troviamo anche una bella e romantica storia d’amore, nonché l’amicizia e la solidarietà che unisce le persone di questo piccolo borgo di montagna.
Mi sono divertita a leggere questo romanzo, allo stesso tempo però mi sono anche emozionata e commossa.
Consigliato da parte mia.
La prova estrema per raggiungere il record del lancio in wingsuit. Un salto nel vuoto da più di ottomila metri: meraviglia, stupore, adrenalina. Max e Alex Di Stefano, 33 anni, due gemelli che condividono la stessa passione. Ma solo uno sopravviverà a quel lancio.
Sfidando la natura estrema arrivando in posti come questo, a contatto con se stessi e i propri limiti, si può comprendere cosa spinga un uomo a cercare di superarli ogni volta.
Un anno e mezzo dopo…
Laila Leoni, ventinove anni, con la passione per la fotografia. Rimasta senza lavoro e lasciata dal fidanzato, accetta la proposta dello zio Giovanni di fare la custode nel cimitero di Rocca di Monte, alle pendici del Gran Sasso. Come chiunque, non ama i cimiteri, ma si adatta alla situazione. Ben presto, però, scopre di aver ereditato il "dono" delle donne della sua famiglia, ovvero comunicare con i defunti. La madre, Rosy, ne ha fatto una fonte di reddito, ma Laila ha sempre pensato fosse una speculatrice, per cui accoglie la novità con reticenza.
Dopo la prima apparizione che volente o nolente si ritrova a fronteggiare, ne seguono altre, tutte anime in cerca di pace ma che per farlo hanno bisogno di risolvere le questioni terrene.
Come la dottoressa Dolittle, la ragazza si ritrova ad assecondare le varie richieste. Sebbene non ne abbia voglia, inizia a farsi carico dei problemi dei defunti. Per ricambiare il favore, questi ultimi si mettono in testa di trovarle un compagno. Una sorta di combriccola di spiritelli capitanati da Asperina, personaggio fuori dalle righe a cui assegno un dieci e lode per iniziativa, furbizia e simpatia.
L'incontro con il protagonista, Alex, non è dei migliori. Lui è un uomo schiacciato dal senso di colpa, che ha smesso di vivere. Trascorre le sue giornate bevendo e fumando, in una sorta di apatia.
Rispecchia le fattezze di un vichingo, è sfrontato, a volte arrogante e non ama impegnarsi; ma sa anche essere sensibile e attento.
E poi, quando meno te lo aspetti, ti dà dimostrazione di essere sensibile, attento e anche tenero; ed è in tali circostanze che ho la sensazione di entrare in contatto con il vero Alex, quello che sento vicino, quello che annienta le nostre differenze.
Lei è una ragazza semplice, insicura, ma determinata, contempla solo relazioni serie. Ed è solo su insistenza del di lui fratello defunto - le cui spoglie riposano nel piccolo cimitero di Rocca di Monte - che decide di offrirgli il suo aiuto per riportarlo sulla retta via.
Ma si sa, gli opposti si attraggono…
Molti i personaggi di contorno - terreni e ultraterreni - che girano intorno alla "vita" del cimitero e non solo. In una lenta routine, si viene a creare un clima amichevole che facilita l’integrazione della protagonista.
Sebbene la storia sia fondata su avvenimenti che possono risultare di fantasia agli occhi della maggioranza - dicendo questo non escludo la possibilità che ci siano persone con questo tipo di dono, eh! -, i personaggi sono reali, veri. Il dolore, le paure, le insicurezze appaiono credibili, così come la quotidianità degli abitanti della piccola cittadina.
Unico piccolo neo è dato dall’epilogo che mi è sembrato sbrigativo. Non so, probabilmente si tratta solo di una mia percezione, ma, sarò onesta, avrei gradito uno scambio conclusivo di battute con gli spiritelli, soprattutto considerando che sono parte integrante della storia. Una volta risolte le faccende in sospeso, mi aspettavo un chiarimento sulla loro sorte. Dettaglio a parte che, come detto, è da attribuirsi a una mia aspettativa personale, ho trovato il romanzo molto coinvolgente, a tratti divertente, ne ho apprezzato lo stile fresco e scorrevole, privo di sbavature. Doverosi i complimenti all’autrice Ilaria Carioti per aver realizzato un’opera da cui non ci si vorrebbe separare e che consiglio caldamente.
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