sabato 13 maggio 2023

RECENSIONE "LA PIANTAGIONE DI WALKER" di Claudia Brandi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Andrea Macciò ha letto per noi "La piantagione di Walker" dell'autrice 
Claudia Brandi, edito Land Editore.


Autore: Claudia Brandi

Genere: Romance storico

Casa editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,00 

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

La storia delle profonde differenze tra una giovane inglese costretta ad abbandonare la sua Patria e un ricco imprenditore che, pur di conquistarla, sarà pronto a mettere in discussione tutta la sua esistenza.

New Orleans, 1832

Celia, giovane inglese, viene costretta dalla madre a trasferirsi in America a causa dei problemi economici sorti dopo la morte del capofamiglia. Sarà nella piccola cittadina di St.Francisville, New Orleans, che la ragazza conoscerà il ricco imprenditore Ashley Walker.
Un amore a prima vista, se non fosse per un problema all'apparenza insormontabile: Ashley possiede degli schiavi, fatto che per la giovane Celia risulterà intollerabile, considerata l'educazione puritana che ha ricevuto.
A Celia riesce impossibile immaginarsi sposata con uno schiavista, nonostante Ashley sembri determinato ad averla tutta per sé.
Tra pretendenti molesti, un'epidemia che metterà a rischio tutto ciò che Celia ama e conosce, e improbabili viaggi nella grande città creola, Celia e Ashley dovranno venire a patti con le loro differenze... perché l'amore, si sa, fiorisce là dove il compromesso impera.

Un romanzo storico che ci riporta nell'America del XIX secolo, il Paese degli ideali e di profonde contraddizioni. 



New Orleans, 1832. Celia è una ragazza inglese, costretta a emigrare in America a causa dei problemi economici della famiglia. La meta è quel Sud dove ancora è legale lo schiavismo, in particolare la cittadina di S. Francisville nei pressi di New Orleans. Assieme a Celia, la madre Mary Audrey Clifford e Thomas, amico e coetaneo della ragazza, che sogna di fare fortuna nel Nuovo Mondo. Per gli inglesi di quell’epoca, l’America era la terra delle opportunità, ma i suoi abitanti erano spesso guardati dall’alto in basso, perché ritenuti traditori della Corona, privi dello stile che caratterizza gli inglesi e perché nel Nuovo Mondo, almeno in alcuni stati, era ancora legale lo schiavismo.
Anche Celia, come Thomas, condivide i valori della libertà e dell’uguaglianza delle persone ed è contraria allo schiavismo.
A S. Francisville, Celia conosce un ricco imprenditore, Ashley Walker, proprietario di una grande piantagione. Tra Celia e Ashley è attrazione a prima vista, ma quello che lei non sa, e che Ashley non ha il coraggio di dirle, è che alla piantagione Walker si pratica ancora lo schiavismo, e agli schiavi stessi sono somministrate non di rado punizioni anche piuttosto crudeli.
Ma Ashley non è l’unico pretendente di Celia, c’è anche Mr. Wilkinson…
Nel Nuovo Mondo la protagonista dovrà affrontare molte traversie, da un’epidemia che metterà a rischio tutto quello che conosce al trauma di scoprire l’uomo che ama impegnato a “punire” i suoi schiavi. Siamo in un periodo storico di passaggio, alla vigilia della Guerra di Secessione, e forse l’amore di Celia potrebbe essere un primo passo per ripensare l’orrore dello schiavismo.
La piantagione Walker è un romance storico che presenta un’accuratissima ricostruzione dell’America dell’Ottocento, nello stesso tempo terra della democrazia, della libertà e dei diritti dell’uomo, ma anche la terra dove, a differenza dell’Europa, si praticava ancora lo schiavismo e tutte le crudeltà annesse. Una terra del paradosso, come ricorda lo storico Stephanson in “Destino Manifesto. Espansionismo e Impero del Bene” americano del 2004, nel quale i “diritti naturali” erano negati non solo agli schiavi, ma anche alle donne non considerate “esseri razionali”: e infatti Celia a un certo punto deve nominare un tutore legale maschio per gestire dei beni. La piantagione Walker ci trasporta quindi in un altrove, in realtà non lontanissimo nel tempo e nello spazio, un’epoca più romantica della nostra, ma anche più crudele e spietata.
Nel finale, troviamo anche una piccola svolta mistery. Il testo, che mostra l’ottima conoscenza storica dell’autrice, è impreziosito da una bella cover e da illustrazioni che aprono ogni capitolo facendo immergere il lettore nell’atmosfera del tempo. Un romanzo che al di là dell’intreccio sentimentale affronta anche temi storici e sociali importanti, come quello della condizione femminile e dello schiavismo nell’America del primo Ottocento.
Interessanti anche molti personaggi secondari e le piccole digressioni che li accompagnano, come la storia di una delle schiave della piantagione Walker, Perpetua.
Una lettura da consigliare, che unisce con grande efficacia l’intreccio sentimentale e l’affresco storico e sociale di un’epoca.


Nessun commento:

Posta un commento