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Andrea Macciò ha letto per noi "La piantagione di Walker" dell'autrice
Claudia Brandi, edito Land Editore.
Autore: Claudia Brandi
Genere: Romance storico
Casa editrice: Land Editore
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,00
TRAMA:
La storia delle profonde differenze tra una giovane inglese costretta ad abbandonare la sua Patria e un ricco imprenditore che, pur di conquistarla, sarà pronto a mettere in discussione tutta la sua esistenza.
New Orleans, 1832
Celia, giovane inglese, viene costretta dalla madre a trasferirsi in America a causa dei problemi economici sorti dopo la morte del capofamiglia. Sarà nella piccola cittadina di St.Francisville, New Orleans, che la ragazza conoscerà il ricco imprenditore Ashley Walker.
Un amore a prima vista, se non fosse per un problema all'apparenza insormontabile: Ashley possiede degli schiavi, fatto che per la giovane Celia risulterà intollerabile, considerata l'educazione puritana che ha ricevuto.
A Celia riesce impossibile immaginarsi sposata con uno schiavista, nonostante Ashley sembri determinato ad averla tutta per sé.
Tra pretendenti molesti, un'epidemia che metterà a rischio tutto ciò che Celia ama e conosce, e improbabili viaggi nella grande città creola, Celia e Ashley dovranno venire a patti con le loro differenze... perché l'amore, si sa, fiorisce là dove il compromesso impera.
Un romanzo storico che ci riporta nell'America del XIX secolo, il Paese degli ideali e di profonde contraddizioni.
New Orleans, 1832. Celia è una ragazza inglese, costretta a emigrare in America a causa dei problemi economici della famiglia. La meta è quel Sud dove ancora è legale lo schiavismo, in particolare la cittadina di S. Francisville nei pressi di New Orleans. Assieme a Celia, la madre Mary Audrey Clifford e Thomas, amico e coetaneo della ragazza, che sogna di fare fortuna nel Nuovo Mondo. Per gli inglesi di quell’epoca, l’America era la terra delle opportunità, ma i suoi abitanti erano spesso guardati dall’alto in basso, perché ritenuti traditori della Corona, privi dello stile che caratterizza gli inglesi e perché nel Nuovo Mondo, almeno in alcuni stati, era ancora legale lo schiavismo.
Anche Celia, come Thomas, condivide i valori della libertà e dell’uguaglianza delle persone ed è contraria allo schiavismo.
A S. Francisville, Celia conosce un ricco imprenditore, Ashley Walker, proprietario di una grande piantagione. Tra Celia e Ashley è attrazione a prima vista, ma quello che lei non sa, e che Ashley non ha il coraggio di dirle, è che alla piantagione Walker si pratica ancora lo schiavismo, e agli schiavi stessi sono somministrate non di rado punizioni anche piuttosto crudeli.
Ma Ashley non è l’unico pretendente di Celia, c’è anche Mr. Wilkinson…
Nel Nuovo Mondo la protagonista dovrà affrontare molte traversie, da un’epidemia che metterà a rischio tutto quello che conosce al trauma di scoprire l’uomo che ama impegnato a “punire” i suoi schiavi. Siamo in un periodo storico di passaggio, alla vigilia della Guerra di Secessione, e forse l’amore di Celia potrebbe essere un primo passo per ripensare l’orrore dello schiavismo.
La piantagione Walker è un romance storico che presenta un’accuratissima ricostruzione dell’America dell’Ottocento, nello stesso tempo terra della democrazia, della libertà e dei diritti dell’uomo, ma anche la terra dove, a differenza dell’Europa, si praticava ancora lo schiavismo e tutte le crudeltà annesse. Una terra del paradosso, come ricorda lo storico Stephanson in “Destino Manifesto. Espansionismo e Impero del Bene” americano del 2004, nel quale i “diritti naturali” erano negati non solo agli schiavi, ma anche alle donne non considerate “esseri razionali”: e infatti Celia a un certo punto deve nominare un tutore legale maschio per gestire dei beni. La piantagione Walker ci trasporta quindi in un altrove, in realtà non lontanissimo nel tempo e nello spazio, un’epoca più romantica della nostra, ma anche più crudele e spietata.
Nel finale, troviamo anche una piccola svolta mistery. Il testo, che mostra l’ottima conoscenza storica dell’autrice, è impreziosito da una bella cover e da illustrazioni che aprono ogni capitolo facendo immergere il lettore nell’atmosfera del tempo. Un romanzo che al di là dell’intreccio sentimentale affronta anche temi storici e sociali importanti, come quello della condizione femminile e dello schiavismo nell’America del primo Ottocento.
Interessanti anche molti personaggi secondari e le piccole digressioni che li accompagnano, come la storia di una delle schiave della piantagione Walker, Perpetua.
Una lettura da consigliare, che unisce con grande efficacia l’intreccio sentimentale e l’affresco storico e sociale di un’epoca.
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