venerdì 9 giugno 2023

RECENSIONE "COMPLICATED LOVE" di Anna Esse

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Recensione: "Complicated Love" dell'autrice Anna Esse.
A cura di Silvia Cossio.




Autore: Anna Esse

Genere: M/M Romance, Drammatico

Disponibile in ebook a € 1,99

E in formato cartaceo a € 13,00

Pagina autoreAnna Esse Autrice 


Nato in una famiglia troppo impegnata a gestire il lutto che li ha colpiti, Edward è costretto a crescere da solo nell’indifferenza più totale. Questo fa scattare in lui un forte desiderio di lasciare quanto prima il tetto famigliare per trasferirsi a New York, dove vive il suo migliore amico Mark, per cui prova da sempre una grande attrazione. Lui è l’unico in grado di domarlo. Sa come prenderlo e, soprattutto, riesce a soddisfare la sua sete di affetto e attenzioni.
La sera del suo diciannovesimo compleanno, sotto insistenza di Mark, Edward entra per la prima volta in un locale gay dove s’innamorerà a prima vista di Adam, un giovane barman che lavora lì. Ma l’amore è complicato, si sa, e quello tra due uomini, può esserlo ancora di più quando il destino, i rimorsi e i drammi legati a un lontano passato, ci mettono lo zampino. 
Edward dovrà fare i conti con la sua curiosità, che pagherà a caro prezzo. Il suo immenso desiderio di rendersi utile, gli si ritorcerà contro ritrovandosi, suo malgrado, coinvolto in avvenimenti di un passato lontano ma che condizioneranno il suo presente, sconvolgendolo.  

Edward, diciannove anni, al suo battesimo di fuoco: una serata al Dark Room, la fiera del peccato, insieme all’amico Mark, da cui da sempre si sente attratto. Un’uscita che però prende una piega inaspettata e che apre la strada a una serie di eventi di cui, solo in seguito, si capiranno le dinamiche. L’incontro con Adam sarà l’inizio di un amore non privo di ostacoli: entrambi i ragazzi, in modo diverso, dovranno combattere contro i demoni del passato e superare alcune sfide del presente.
Ho apprezzato la caratterizzazione del protagonista, un giovane con tutte le peculiarità tipiche dell’età: volubile e sessualmente represso; indeciso su cosa vuole veramente e un “tantino” lunatico.

«Sei spontaneo, troppo. Non hai filtri, sei come un neonato che ancora non ha chiara la differenza tra il bene e il male. Tu dici quel che pensi senza curarti del prossimo e fai lo stesso coi fatti.»

Eccessiva forse la negatività che accompagna costantemente i suoi pensieri, a cui si alterna, solo di tanto in tanto, qualche uscita ironica. Un continuo auto-infliggersi insulti. Non nego che mi ha dato sui nervi in più di un’occasione. Anzi, a voler essere onesti fino in fondo, in generale, non suscita quella gran simpatia. È egoista e insensibile nell’approcciarsi con le persone. Per non parlare del fatto che quando non piange, sviene o viceversa. Sempre se non è impegnato a dare di stomaco. Mamma mia, che fastidio! 
Di buono c’è che negli ultimi capitoli si assiste a una graduale maturazione. Nessun miracolo, eh! ma meglio di niente. 
Fortunatamente, come anche sottolineato da lui stesso nelle battute finali, può contare su un gruppo di amici che sopportano i suoi sbalzi di umore: oltre a Mark e Adam, abbiamo Kevin, il coinquilino; Cloe, da sempre il suo grillo parlante; la sorella di quest’ultima Zoe, un personaggio fuori dagli schemi, una mina vagante; Emmet detto Metty, un ragazzone dall’animo buono per il quale ho provato molta simpatia.
In conclusione, mi trovo un po’ in difficoltà nel dare un giudizio a questo libro perché era partito bene, salvo in seguito attraversare un periodo di stallo - che per me si è tradotto in assoluta noia, tant’è che l’ho accantonato e ripreso diverse volte e non ero certa di riuscire a proseguire con la lettura - per poi riprendersi nella parte finale.
Personalmente, avrei reso il testo più beve ma incisivo. Alcuni passaggi risultano pesanti, andrebbero sfoltiti. La storia in sé non è male e con le giuste migliorie potrebbe dare buoni risultati. 
Inoltre, purtroppo, molte le imperfezioni riscontrate, che vanno dalla punteggiatura a semplici errori di distrazione. Il consiglio, se mi è permesso, è di dare il testo in mano a figure professionali in grado di valorizzarne il contenuto.


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