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Recensione: "Bianco stanza" di Simone Cappelli.
A cura di Giorgia Spurio.
Autore: Simone Cappelli
Genere: Raccolta di poesie
Disponibile in ebook a € 3,99
Contatti autore: Facebook - Instagram
Quarantadue poesie che riassumono la mia vita e l'infinito amore per la poesia, un libro per me necessario. Non saprei descriverlo in altro modo.
Simone Cappelli è un giovane scrittore e trovate online la sua raccolta poetica "Bianco Stanza", pubblicata con Youcanprint.
Il titolo è molto evocativo. Fa riferimento alla tortura, praticata soprattutto in Iran, con la quale il malcapitato si trova rinchiuso e completamente isolato all'interno di una stanza bianca subendo via via una lenta malattia mentale che causa psicosi e depersonalizzazione.
L'autore ci introduce alle sue poesie con una particolare colonna sonora facendo riferimento a Lou X, pseudonimo del rapper Luigi Martelli, autore di canzoni che facevano riferimento all'hardcore rap e al movimento delle posse.
Il suo è un linguaggio giovane, immediato, senza fronzoli.
La stanza è il nascondiglio e la condanna come il protagonista de "La Metamorfosi" di Kafka.
All'interno delle poesie troviamo un linguaggio icastico che adotta figure e parole ripetute appartenenti al campo semantico del mare e della femminilità.
I personaggi femminili sono effimeri, sembrano appartenere a un mondo irraggiungibile e nostalgico.
L'amore sembrerebbe un desiderio corruttivo che porta infine alla tortura dell'innamorato, proprio come una stanza bianca, che all'inizio nel suo candore ha un valore ideale e salvifico ma che infine trascina a stati allucinogeni e di sofferenza.
In un verso il poeta difatti dichiara "Io di questo amore sono ostaggio".
L'amore porta con sé il dolore della fine come racconta in questa poesia:
Vieni qui e abbracciami, / non riesco a vivere se non a tentoni / barcollando tetro nella notte / sospirando una cantilena, / ilota di una tua piccola attenzione. / Tra queste quattro mura / ho perso la convergenza; / come le auto incidentate / pendo di lato. / A sinistra, il cuore è in tumulto.
Altro campo semantico è quello dei motori, dei trasporti e delle strade. Osserviamo l'uso di metafore in cui troviamo auto, bus, treni, descritti come il mezzo di un viaggio senza ritorno o come rottami che ostacolano il raggiungimento della meta.
Tra gli autori citati oltre a Kafka, le poesie sono dedicate o fanno riferimento a Caproni, Knott, Poe e Raboni.
Il libro ci fornisce gli spunti di profonde riflessioni sull'essere umano, sul suo posto nel mondo, sull'amore e sul suo ruolo in società, con una scrittura del verso fresca, sincera e autentica.
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