lunedì 5 agosto 2024

RECENSIONE "L'INCREDIBILE RITORNO DI NORAH WELLS" di Virginia MacGregor

 

Buongiorno follower, buon lunedì!
Iniziamo la settimana con la recensione al libro "L'incredibile ritorno 
di Norah Wells" dell'autrice Virginia MacGregor, edito 
Giunti Editore. A cura di Anna Lety.




Autore: Virginia MacGregor

Genere: Narrativa

Casa editrice: Giunti Editore

Disponibile in formato cartaceo a € 5,40

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Una mattina Norah Wells esce dalla sua casa di mattoni rossi nella piccola cittadina inglese di Holdingwell e non torna più. Il marito Adam e le due figlie piccole rimangono completamente sconvolti. Norah ha lasciato solo una lettera, in cui dichiara loro tutto il suo amore, chiedendo però di non essere cercata. Sono passati sei anni da allora, e un venerdì, senza alcun preavviso, una donna dai folti capelli rossi con accanto un trolley si presenta sulla soglia della villetta. La figlia maggiore, che sta guardando fuori dalla finestra, la riconosce subito: è proprio lei, è la mamma, ed è tornata a casa. Ma nel frattempo tutto è cambiato: i mobili, il colore delle pareti, il letto. A occuparlo ora c'è un'altra donna. La migliore amica di Norah, Fay, che ha consolato Adam e ha fatto da madre alle bambine dopo la sua scomparsa. Ma perché Norah ha deciso di tornare a casa? Quello che accade dopo è raccontato in presa diretta dai protagonisti di questa storia: ognuno con la propria voce e il proprio modo di interpretare gli eventi.


Norah, una mattina come tante altre, accompagna la figlia di otto anni, Ella, a scuola; la saluta sul cancello, quindi va dalla migliore amica Fay per lasciarle la neonata Willa, giusto un paio d’ore. Poi torna a casa, prende le valigie e se ne va, lasciando dietro di sé un biglietto indirizzato al marito Adam: non cercarmi, fa’ affidamento su Fay.
Sei anni dopo, quella che avrebbe potuto essere una famiglia stravolta da una sparizione inspiegabile, è invece una Famiglia - con i suoi problemi, certo, come tutte le famiglie. Fay è diventata una mamma per Willa, che di mamme conosce solo lei; prova ad esserlo anche per Ella, anche se lei non si è mai arresa e ancora spera che la sua vera mamma torni a casa; è una quasi-moglie per Adam, che ha risollevato dal baratro in cui era precipitato e che stravede per lei.
Mancano due giorni al settimo compleanno di Willa, è una mattina frenetica come tante, se non fosse per quella signora dai capelli rossi, ferma davanti alla casa di Adam, Ella, Willa e Fay. Norah è tornata, e da questo evento prende il via il romanzo, raccontando, dal punto di vista di ciascuno dei protagonisti, gli effetti di questo ritorno e i retroscena degli anni che lo hanno preceduto.
Il racconto si svolge nell’arco di poco più di due giorni, in una sorta di slow-motion alla “Matrix”, in cui l’azione viene quasi congelata e vista da diverse prospettive. Detta così sembrerebbe un romanzo tedioso e lento, ma non lo è. L’autrice ha uno sguardo attento e indagatore, e riesce a dare a ciascuno una propria voce ben precisa e riconoscibile, senza cadere nel banale.
Attorno a questa famiglia particolare si muovono altri personaggi, secondari ma non meno interessanti: le gemelle Pegg, dirimpettaie un po’ impiccione, amanti dei chihuahua e del viola; il maestro di Willa; il suonatore senza tetto; Louis, il cane di famiglia; la signora volpe, che da un momento all’altro dovrebbe dare alla luce i suoi cuccioli.
C’è anche un altro personaggio, presente in quasi tutte le pagine: il signor Non Detto, che accompagna tutti i protagonisti. Non dico perché me ne vado, non dico perché torno, non dico che quella signora è la tua vera mamma, non dico che ti amo, non dico che ho paura, non dico che vorrei restare, non dico la verità. L’alibi è il non voler causare sofferenza, ma il risultato è peggio. Solo quando ognuno avrà fatto i conti con i propri non detti, le cose inizieranno ad andare a posto.
Ho acquistato questo romanzo in vista di un fine settimana al mare, per evitare di esporre il mio amato lettore di ebook alla sabbia; era molto scontato e, fosse anche stato una delusione, la spesa non sarebbe stata eccessiva. Mi sono invece trovata in mano un gioiellino che mi ha tenuta incollata dalla prima all’ultima pagina, con momenti di incredulità, di fiato sospeso, di commozione (questa tanta, tenete a portata di mano i fazzoletti).


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