sabato 2 novembre 2024

RECENSIONE "POLARIS' PRINCESS" di Ella Kintsugi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Recensione "Polaris' Princess" dell'autrice Ella Kintsugi, primo volume 
della serie "Chicago Minotaurs Basket". A cura di Andrea Macciò.


Autore: Ella Kintsugi 

Serie: Chicago Minotaurs Basket Vol. 1

Genere: Sport Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 18,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Chicago.
Lanmè A. Duvall è il capitano della squadra di basket NBA della città, i Minotaurs. È triste, arrabbiato perché ha scoperto di recente di avere un fratellastro che il padre gli ha tenuto nascosto per una ventina d'anni.
Sulla sua strada incontra 
Althea, una principessa di un microstato caraibico che cerca un'esperienza di vita reale e non regale, e scappa dalla sua isola per un'avventura ispirata a un film con Eddy Murphy.
Tra i due ci sono quasi dodici anni di differenza, Althea dovrà fidanzarsi tempo sei mesi con un nobile europeo, non potrebbero essere più diversi. Ma tra regali e reali, nipotine e 
Nipotini, il loro amore fiorisce comunque e, in qualche modo, una fata madrina con la bacchetta da direttore d'orchestra farà la sua magia.

Il libro è il primo della serie Chicago Minotaurs, 4 romanzi stand alone e autoconclusivi, ed è così composta:

1 Polaris' Princess
2 Arcturus' Chance
3 Syrius' Gift
4 Antares' Faith
-


Precedentemente pubblicato come "POLARIS" da MoonStar edizioni



Polaris Princess di Ella Kintusgi è il primo romanzo della tetralogia di sport romance "Chicago Minotaurs Basket Series".
Il primo libro racconta l’incontro tra Lammè Duvall, detto Polaris, che in creolo significa “Stella Polare” ventinovenne stella del basket, capitano della squadra dei Chicago Moonstar, e Althea, la principessa diciassettenne del piccolo stato caraibico di Saint Kitts and Nevis. Althea, come nella miglior tradizione, è stata cresciuta con un’educazione rigida e formale ed è promessa sposa in un matrimonio combinato. Decide quindi di vivere gli ultimi mesi da minorenne in piena libertà come una ragazza normale e riesce a farsi assumere a Chicago nella palestra Antares “come la stella della costellazione dello Scorpione”.
Althea è già tifosa della squadra dei Chicago Moonstar e grande ammiratrice di Polaris. Lammè Duvall è un atleta totalmente dedito allo sport della sua vita, il basket, non ha una relazione fissa e la sua unica distrazione sembrano essere le serate al “Club X”, un locale per incontri disimpegnati, con l’amico Josh e la misteriosa Tamara. Nonostante il grande successo sportivo, Polaris è un tipo ombroso e tormentato, con una famiglia disfunzionale e un rapporto conflittuale con il padre, l’agente dell’Fbi (e non solo) James Duvall. 
Tra Polaris e Althea è subito colpo di fulmine, ma il loro amore è ostacolato da numerosi fattori: la condizione regale e la minore età della ragazza, e un intrigo internazionale del quale Lammè rischia di rimanere vittima compromettendo la sua carriera. Polaris, inoltre, non vuole essere costretto a scegliere tra l’amore per il basket e quello per Althea…
Con il primo romanzo della saga, Ella Kintusgi rilegge secondo l’ottica dello sport romance un grande classico della commedia romantica come quello della principessa desiderosa di sentirsi solo una ragazza normale e di sfuggire alla gabbia dorata preparata per lei dalla famiglia, trovando magari in questa normalità anche l’amore. Althea è un personaggio carico di energia, vitalità e positività, e la parte migliore del libro è assolutamente quella romance nella quale si racconta il colpo di fulmine e il consolidamento dell’amore e della passione tra i due protagonisti, pur tra mille ostacoli che sembrano rendere più eccitanti i loro incontri proibiti descritti con grande intensità ed efficacia.
Con il personaggio di Polaris, l’autrice descrive anche con grande precisione quanto la vita di un atleta che ama il suo lavoro sia legata in modo simbiotico allo sport che pratica, ed è molto efficace anche il racconto di come l’attrazione e l’amore tra due persone possano nascere anche al di là dei confini simbolici imposti dal mondo esterno, come quelli della condizione sociale e della differenza di età. 
L’altra parte del romanzo è l’intrigo spionistico-poliziesco del quale Polaris rischia di rimanere vittima. 
Una parte del libro che da un lato arricchisce quella che sarebbe stata solo una storia romantica, dall’altro può risultare in alcune parti un po’ improbabile per l’eccesso di riferimenti tematici e di genere (mafia, spionaggio e altro) sottraendo in alcune parti spazio al racconto della relazione tra i due protagonisti.
Una curiosità letteraria sono i riferimenti alla città di origine dell’autrice, Genova, e un’autocitazione della stessa in un passaggio finale.
Polaris Princess è un romanzo autoconclusivo, consigliato a tutti gli amanti del romance, che inizia sicuramente in modo molto interessante la tetralogia sportiva ed è impreziosito da una bellissima cover e da una grafica molto curata ad aprire i pov alternati tra Lammè e Althea.


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