Buon pomeriggio, amici lettori, buon Santo Stefano!
Recensione: "Signor scheletro dell'armadio" dell'autrice Elisa Mura.
A cura di Andrea Macciò.
Autore: Elisa Mura
Genere: Fantasy - Romance
Disponibile in ebook a € 2,00
E in formato cartaceo a € 13,00
TRAMA:
Pronti a condividere tutti i vostri segreti?
Accade un fenomeno bizzarro nel mondo di Fiorelim, a cui ormai gli abitanti si sono adattati perché è impossibile definirne l’origine.
Uno scheletro prende possesso dell’interno di un armadio al compimento dei diciotto anni dell’umano a cui dovrà carpire ogni segreto, pur restando muto e immobile.
Nicholas è ansioso di diventare adulto e decifrare il mistero degli scheletri, ma il giorno in cui comparirà il suo ospite d’ossa decreterà un drastico cambiamento nella sua vita.
Da nobile decaduto a spietato criminale dai magnetici occhi viola, Nicholas persegue i suoi piani di vendetta a ogni costo, anche se prevedono inganni, ferite e il cuore spezzato di una bellissima lady dai capelli argentei, per cui non proverà di certo indifferenza.
L’ondata prodotta da Nicholas è destinata a travolgere i destini di tutte le persone coinvolte, ben sapendo che chiunque debba essere responsabile delle proprie azioni e quindi pagarne le conseguenze.
Una metafora trasformata nel fulcro di una storia che abbraccia sfumature fantasy, mistery e romance, sullo sfondo di affascinanti città e panorami mozzafiato.
Nell’immaginario regno di Fiorellim, al compimento dei diciotto anni uno scheletro prende possesso dell’armadio di ogni abitante, del quale diverrà custode di ogni segreto, pur restando sempre muto e immobile. Il fenomeno ha un’origine misteriosa e gli abitanti non hanno potuto che adattarsi.
Lo “scheletro” segue il suo umano anche se cambia casa o alloggia in un albergo, ovunque vi sia un armadio nel quale nascondersi. Nicholas Parker Frost, un ragazzo di nobili origini, non vede l’ora di raggiungere i 18 anni per provare a capire il mistero degli scheletri: la comparsa del suo cambierà per sempre la sua vita.
Diventato un “nobile decaduto” Nicholas si avvia a una carriera criminale e studia il modo migliore per consumare la sua vendetta. L’incontro con un’affascinante ragazza dai capelli argentei, Maja Jane, alla quale si presenta sotto le mentite spoglie di Liam Hoff, determinerà una nuova rivoluzione nella sua esistenza: l’amore.
Ma Maja Jane sospetta che il ragazzo che si è presentato a lei come Liam Hoff non sia quello che dice di essere. Che nasconda davvero uno “scheletro nell’armadio”?
Gli scheletri che accompagnano la vita degli abitanti di Fiorellim sembrano essere solo dei mucchi d’ossa muti, custodi della parte oscura delle persone. Nella seconda parte del libro, tuttavia, appare Lucy, una ragazza di diciassette anni che lavora come cameriera presso la lussuosa casa dei Thomas e “arrotonda” con piccoli furti, grazie ai quali si può permettere il monolocale nel quale abita con il suo Eustace, curioso animale a metà tra una volpe e un ibis rosso.
Lo “scheletro” di Lucy ha una particolarità: riesce a parlare con la sua “umana”, lei riesce a sentirlo. Per quale motivo? C’è un legame tra la storia di Nicholas e Maja Jane e quella di Lucy?
Avere uno “scheletro nell’armadio” è un’espressione che si dice nata ai tempi della Rivoluzione Francese e che significa avere dei segreti da nascondere.
Tutti gli abitanti adulti di Fiorellim ne hanno uno, ma non siamo forse anche noi nel mondo “reale” ad avere tutti quanti uno scheletro nell’armadio, un segreto non rivelato, un qualcosa che non riusciamo o non vogliamo dire nella vita quotidiana, nell’amore, nel lavoro, nelle amicizie?
Il libro di Elisa Mura ha il merito di riuscire a dare vita a questa metafora in un romanzo affascinante e originalissimo, nel quale il fantasy che fa da sfondo ambientale è mixato in maniera perfetta con il romance, il “mistery” e il giallo.
Le atmosfere di questo regno senza tempo sono fiabesche e affascinanti, i protagonisti sono molto caratterizzati e profondi, sono pieni di “scheletri nell’armadio” nella loro vita tutt’altro che perfetta; eppure, chi legge riesce a immedesimarsi piano piano con loro e le loro imperfezioni.
Elisa Mura è un’autrice al decimo romanzo che si sta caratterizzando, in un mondo della scrittura che a volte appare ripetitivo e omologato, per uno stile personalissimo e inconfondibile in tutta la sua produzione. Signor Scheletro nell’Armadio riprende per alcuni versi le atmosfere del suo romanzo d’esordio Le anime pure, tra l’ambiente romantico e fiabesco e il tocco soprannaturale, arricchito da un’ironia del sottofondo che è un’altra “firma” inconfondibile del suo lavoro. L’idea di dare consistenza materiale alla metafora dello “scheletro nell’armadio” è indubbiamente geniale ed è il cuore di un romanzo particolarmente originale e coinvolgente. Difficilmente il lettore potrà dimenticare Nicholas e Lucy, gli imperfetti eppure amabili protagonisti di “Signor Scheletro nell’Armadio”.
Interessante anche la cover.
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