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Doppia recensione per "Grace l'indomita", il nuovo romanzo dell'autrice Jill Barnett, secondo volume della serie "Inganni d'amore". Traduzione a cura di Isabella Nanni.
Titolo: Grace l'indomita
Autore: Jill Barnett
Serie: Inganni d'amore Vol.2
Genere: Romance
Casa editrice: Babelcube
Disponibile in ebook a € 2,78
Pagina autore: Jill Barnett Books
TRAMA:
Ci troviamo in pieno Medioevo nelle Highland scozzesi, dove
il clan McNish ha subito le incursioni dei loro acerrimi rivali, i McNab, che
li stanno lasciando morire di fame. Come nipote del capo clan, Grace McNish
decide che è suo dovere catturare uno di questi spregevoli McNab per chiedere
un riscatto. Ma lei e la sua banda male assortita fanno l’errore di catturare
l'uomo sbagliato, Colin Campbell, Conte di Argyll e Signore delle Isole, che è
in viaggio in quelle terre per decidere il destino dei due clan in guerra.
Inizialmente legato come un salame, Colin decide di stare al gioco e di restare
prigioniero fingendosi un Mcnab per studiare più da vicino il clan McNish, e la
sua indomita e bellissima condottiera…
Un delizioso concentrato di romanticismo, humor e passione
ancora inedito in Italia dall’autrice Jill Barnett più volte in vetta alle
classifiche del New York Times e già pubblicata in precedenza da Mondadori
BIOGRAFIA:
Definita “la maestra dei romanzi dell’amore e della risata”,
Jill Barnett è un’autrice di fama internazionale con oltre 8 milioni di copie
cartacee vendute ed è stata spesso al vertice delle classifiche dei best seller
del New York Times, USA Today, The Washington Post, e Publishers Weekly. Con
l’avvento dell’era digitale Jill Barnett è stata numero 1 con i suoi 18 libri
nella classifica dei titoli a pagamento più venduti su Amazon e ha venduto
oltre un milione di copie digitali. In Italia alcuni suoi libri sono stati
pubblicati da Mondadori.
Se volete staccare un po' la spina e trascorrere un paio
d'ore in totale relax, allora dovete leggere questo libro. Molto carino,
divertente, si legge velocemente, grazie una trama coinvolgente e a una
traduzione accurata. È scritto in terza
persona e i dialoghi tra i due protagonisti risultano talmente spassosi che mi
sono ritrovata ridere da sola durante buona parte della lettura.
Nelle Highland scozzesi c'è fermento. I vari clan sono in
guerra tra loro. Due in particolare: i McNab e i McNish. Per la precisione il
clan dei McNab ha ridotto alla fame quello dei McNish. È qui che entra in scena
la temeraria protagonista di questa storia, Grace McNash, nipote dell'anziano
capo clan.
La ragazza, per cercare di salvare la sua gente, assieme
alla fidata amica Fiona e a una improbabile banda di ragazzini, armati sì di
buona volontà, ma che con le armi vere non ci sanno fare per niente, decide di
catturare un McNab per poi chiedere il riscatto. Il problema è che sbaglia
persona e invece di prendere l'acerrimo rivale, fa prigioniero niente meno che
Colin Campbell, Conte di Argyll e Signore delle Isole. L'uomo si trova in
viaggio da quelle parti per tentare di porre fine alla guerra tra i clan.
Devo dire che ho amato tutti i personaggi di questa
storia. Grace è una guerriera indomita, dà parecchio filo da torcere a Colin,
che lei comunque ritiene essere un rappresentante dei McNab.
Colin dal canto suo le lascia credere di essere il figlio
del capo clan rivale. E si diverte un mondo alle sue spalle, ma è pronto ad
aiutarla quando si trova a dover affrontare dei banditi, e non solo...
E di Fiona vogliamo parlarne. Penso sia il personaggio
più riuscito del libro. È uno spasso! Sorda da un orecchio, spesso e volentieri
capisce l'otto per diciotto. Inoltre ama suonare la cornamusa… peccato che non
la sappia suonare.
Certo che anche l'improbabile banda formata da un
manipolo di ragazzini è tutto un programma! Non posso dirvi di più, dovete
leggerlo per capire e per... divertirvi con i loro maldestri tentativi di
impugnare le armi e rendersi utili.
La descrizione dei luoghi dove è ambientato il romanzo
risulta molto dettagliata, così come le varie vicissitudini che devono
affrontare i due giovani. In particolare quando lei cattura il suo prigioniero,
siamo all'inizio del libro e da questa scena si capisce che sarà una lettura
piacevole. Oppure quando cadono dal carro e ruzzolano giù per la montagna.
All'interno della storia si sviluppa una bella e appassionata
storia d'amore tra i due protagonisti, dove comunque Grace, anche in questo
caso, vorrà avere l'ultima parola.
Ora non mi resta che consigliarvi questo libro e
complimentarmi sia con l'autrice che con Isabella Nanni per l'accurata
traduzione.
Ho terminato la lettura di questo divertentissimo romance al
grido di: "Sporco McNub!" Grace McNish, la protagonista, è una forza
della natura: indomita, selvaggia, fiera e piena di orgoglio (come ogni buona
scozzese). Da sempre il suo clan è in lotta con quello dei MacNub, che ha
sottratto alla sua famiglia terre, cibo e bestiame, gettando i MacNish nella
disperazione. Ecco perché Grace non perde l'occasione di attaccare uno
"sporco MacNab", catturarlo, e condurlo nelle sue terre, al fine di
chiedere un riscatto. Colin, il malcapitato, non è un MacNub peró, ma si
riserva bene dal rivelarlo, perché quella ragazza ha la lingua di una serpe, ma
il volto di un angelo; i modi di Grace fanno breccia nel cuore del cavaliere
che non sa, peró, fino a che punto la ragazza sarà focosa e tagliente, sotto
tutti i punti di vista... Della stessa autrice ho già letto "Un cavaliere
tutto suo", che mi era piaciuto, ma devo dire che questo me lo sono
proprio gustato. Sarà la Scozia, sarà quella testa calda di Grace... Ma è stata
davvero una lettura divertente! Giochi di parole, doppi sensi più o meno velati
(l'episodio degli uccelli arrostiti è geniale) e passione pienamente tangibile
tra i due ragazzi: c'è tutto quel che serve per passare qualche ora piacevole.
BREVE ESTRATTO:
Tu lo sapevi che il diavolo in persona assomiglia proprio…”
Abbassò la voce a un roco bisbiglio, “…proprio al capo del clan McNab?”
“Quindi i racconti sono veri?”
“Già, eccome se sono veri,” disse Grace. “I McNab aprono in
due i loro prigionieri e gli strappano via il fegato con un coltello.”
Fiona trasalì.
“E li danno in pasto ai lupi.” Agitò il braccio e girò su se
stessa, imitando un McNab nell’atto di gettare un fegato alle bestie. “Gli
stessi lupi che li seguono come cagnolini, lupi furiosi e rabbiosi. Lupi
affamati. Lupi orribili.”
Fiona guardò il bifolco e lentamente fece due passi
indietro.
In un tono veramente sinistro Grace disse, “Scuoiano vivi i
prigionieri.”
Fiona fece un altro passo indietro.
Grace cominciò a muoversi in cerchio, tenendo alti i gomiti,
afferrando l’aria con le mani a mo’ di artigli. “Gli fanno lo scalpo.” Grace si
avvicinò a Fiona a passi giganti e fece per afferrare la riccia chioma rossa di
Fiona.
Fiona si tenne stretta i capelli con le mani. “Nooooo.”
“Lo fanno davvero. E fanno di peggio!”
“Di peggio?”
“Già. Alle donne.” Grace fece una pausa per creare più
suspense. “Alle donne. Si dice che i McNab le spoglino, e poi ci fanno i loro
comodi.”
“No!” Fiona tremò, abbracciandosi.
“Già,” disse Grace annuendo compiaciuta. “Proprio così.”
Ci fu una lunga pausa prima che Fiona lasciasse ricadere le
mani lungo i fianchi e guardasse Grace dritto negli occhi. “Che cosa vuol dire?
Ci fanno i loro comodi?”
Grace era sovrappensiero, impegnata a inventarsi il prossimo
macabro dettaglio.
“Grace?”
“Mmmh?”
“Ho chiesto che cosa vuol dire.”
Grace alzò lo sguardo. “Che cosa?”
“Che i McNab fanno i loro comodi con le donne.”
Grace non ne aveva idea, quindi piantò le mani sui fianchi.
“Beh, se non sai che cosa vuol dire, non te lo dirò certo io!”
Fiona fece una pausa, poi strizzò gli occhi. “E tu lo sai?”
“Ma certo. Sono la nipote del capo. Devo saperle queste
cose.”
“Allora dimmi che cosa vuol dire.”
“Non posso. Tu non sei la nipote del capo.”
“Sono tua amica e lontana cugina.”
Grace scosse la testa. “E come tua amica, come tua vera
amica, ti risparmierò i dettagli più raccapriccianti. Adesso piantala di darmi
il tormento e aiutami a legare questo demonio.”
Me lo segno subito!
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