martedì 30 giugno 2020

RECENSIONE "CENTRO" di Amalia Frontali e Rebecca Quasi



In uscita oggi "Centro" di Amalia Frontali e Rebecca Quasi.
Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi 😊




Titolo: Centro
Autori: Amalia Frontali e Rebecca Quasi.
Genere: Romance – Sport romance

Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo

Pagine autore



TRAMA:

Londra, 1908.
La capitale britannica si prepara ai Giochi della IV Olimpiade.
Miss Ina Wood appartiene alla squadra femminile di tiro con l’arco e Monsieur Pierre Le Blon è un valente schermidore belga.
Si incontrano per caso, a seguito di un piccolo incidente automobilistico e scoprono di avere in comune un certo talento per la dissimulazione: Miss Wood guida un’auto non sua e Monsieur Le Blon non è chi dice di essere.
Tra schermaglie sportive e romantiche gite tra i ranuncoli, si consuma quella che pare destinata a restare una fugace avventura. Ma il destino, lento e inesorabile, dispone che i nostri atleti si ritrovino a Vienna nel 1914, per affrontare il passato ed essere travolti dagli ingranaggi della Storia.



DICONO LE AUTRICI: 

Questo romanzo lo abbiamo scritto per il puro piacere di giocare a quattro mani, mescolando fatti e personaggi reali ad altri del tutto immaginari. Non volendo lasciare nulla di intentato, abbiamo anche inserito fatti inventati per i personaggi veri (e poi ci siamo scusate con loro ufficialmente, in una paginetta di note storiche in fondo al libro). Sempre in fondo al libro, proprio nelle ultime pagine, c’è anche una sorpresa, non perdetevela!



Siamo agli inizi del Novecento, a Londra, dove migliaia di atleti di tutte le nazioni stanno per confrontarsi nei Giochi Olimpici.
Il primo incontro dei protagonisti è quasi uno scontro su una strada di collina: Pierre Le Blon è alla guida di una fiammante Mercedes 37PS nuova di zecca, Ina Wood della Talbot di suo cugino Basil.
Pierre è stato inserito all'ultimo momento nella squadra di scherma belga, Ina sarà una delle arciere britanniche partecipanti alla competizione.
Pierre è in realtà Leopold di Saxe-Coburg e Gotha-Kohary, imparentato con tutte le dinastie europee, amico fraterno di Albert, re del Belgio, che lo ha aiutato a entrare sotto mentite spoglie nella squadra belga. Ha vissuto un'adolescenza tormentata, ha un pessimo rapporto con il padre, ed è cresciuto grazie agli insegnamenti del suo Maestro d'armi Verbeke.
Ina è "une roturière", una donna comune, non nobile, cugina povera e non bella di Basil, un baronetto, dal quale dipende economicamente: uno spirito libero con "anni di onorata carriera come ideatrice di geniali espedienti" per aggirare gli ostacoli dell'educazione rigida che la zia Eunice le ha imposto dal momento in cui è rimasta orfana.
Ina, priva di mezzi di sostentamento, elabora strategie per soggiornare in una pensione di poco prezzo e partecipare alle Olimpiadi.
Leopold deve mantenere il segreto sulla propria identità.
Dopo il fuggevole episodio per strada, i due fanno la reciproca conoscenza per un caso fortuito: Leopold, mantenendo la falsa identità di Pierre Le Blon, si spaccia per meccanico quando la Talbot, che Ina ha sottratto senza permesso al cugino Basil per recarsi a Londra, ha un incidente.
La combinazione di eventi imprevisti fa sì che i due passino del tempo insieme e scoprano una sintonia assoluta e sconvolgente.
Leopold e Ina, agli antipodi per educazione e classe sociale, in realtà, sono spiriti affini: entrambi hanno esercitato il corpo in uno sport che li ha aiutati a "liberare la mente, sgombrare, azzerare ogni forma di emotività, equilibrare in modo quasi perfetto mente e corpo, svuotando la prima e riempiendo il secondo."
Ina non è di certo il tipo di Leopold, bello e imponente, eppure questi ne è attratto in modo assoluto: lei è tutto quello che non ha mai trovato in una donna: è "... un cuore aperto e leale in cui riporre il proprio", e giunge il momento in cui l'attrazione li porta l'uno nelle braccia dell'altra.
Fiduciosa e sincera, Ina dimostra l'amore per Leonard, ma questi non può rivelare la propria identità e neppure i sentimenti che prova, e, quando i Giochi Olimpici finiscono, si separano dolorosamente.
Il romanzo si svolge nell'arco di dieci anni, racconta l'amore sofferto dei protagonisti e le vicende parallele di interessanti personaggi ai margini.
Fraintendimenti, gelosia, ansia, sofferenza sono descritti con la maestria che caratterizza le autrici.
Pur non essendo realmente riconducibili alla realtà dei fatti, i personaggi sono veri e appassionati, le emozioni descritte vengono percepite come proprie: la paura, la rassegnazione, la rabbia, l'impotenza, l'umiliazione, conducono alla totale partecipazione e coinvolgimento del lettore che ne è immerso personalmente.
La storia è complessa e articolata, ma non ne farò un ulteriore resoconto, lasciando a voi il piacere di scoprirla, quel piacere che mi ha portato a divorarla in poche ore fino a notte inoltrata. 




Amalia Frontali lavora per pagarsi il mutuo, legge per vocazione e scrive per divertimento (collezionando incompiuti nei cassetti).


Rebecca Quasi è una signora di mezz’età che scrive per hobby. 


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