sabato 24 aprile 2021

RECENSIONE "IL VALORE DEL PURO SANGUE" di Silvia Boscono

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Il valore del puro sangue
dell'autrice Silvia Boscono, edito Dri Editore.



Autore: Silvia Boscono
Genere: Regency MM

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Historical Romance (MM)

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,87

Contatto FacebookSilvia Boscono



TRAMA:

Inghilterra 1820

Un giovane dandy che si gode la vita.
Un duca che non accetta il suo titolo.
Un sentimento proibito ma inarrestabile.

Arthur ama i piaceri della vita e vuole incrementare le sue finanze. L'unico modo è quello di puntare alla dote di Lady Catherine, figlia del Duca di Doncaster che però è venuto a mancare.
Alexander, dopo aver abbandonato il campo di battaglia si ritira dalla vita mondana per allevare i suoi cavalli.
Quando alla tenuta si presenta Arthur per chiedere la mano della sorella, il nuovo Duca rifiuta il suo titolo.
Tra i due però scatta qualcosa.
L'attrazione è palese.
Arthur all'inizio non se ne capacita.
Alexander invece cerca di  proteggerlo, di non macchiarlo.
Ma non possono fare a meno di amarsi.
Nessuno potrebbe capire quello che provano l'uno per l'altro.

Riusciranno a vivere il loro sentimento o dovranno reprimerlo a causa dei retaggi della società?



L'approccio della Dri Editore nelle pubblicazioni M/M è una storia d'amore di ambientazione Regency.
Arthur Dayrell, Conte di Saintsbury, gode dei privilegi che gli assicura il titolo, fa una vita all'insegna del piacere. Annoiato e privo di stimoli, chiede al Duca di Doncaster la mano della figlia Catherine, attratto dalla discreta dote e, essendo un rigido conservatore, dall'impeccabile educazione.
L'improvvisa morte del Duca, che non ha sottoscritto il contratto di matrimonio, induce Arthur a cercarne l'erede, affinché avvalori gli accordi presi con il padre.
Alexander Bertram, Marchese di Villiers e settimo Visconte Grant, erede legittimo del ducato di Doncaster, è un ex ufficiale di cavalleria nel Settimo Dragoni Leggeri, ha combattuto a Waterloo ma ha abbandonato il campo quando ha perso l'affetto più caro, e ora vive nella tenuta di Doncaster, nel Gloucestershire.

Un esilio forzato a cui suo padre lo aveva condannato per salvarlo, e salvare il proprio nome, da un’accusa di alto tradimento e per allontanarlo dalla città, dai suoi vizi e dalla perdizione a cui si era dedicato con una costanza quasi maniacale. Fu proprio il timore che anche la sua morte macchiasse il nome della sua famiglia a spingere il Duca di Doncaster a confinare il figlio in quelle terre. La tenuta, che allora era solo rovi, mura diroccate e tetti che si piegavano su loro stessi, lo aveva accolto e curato per quanto si possa sanare un cuore spezzato. 

Insieme al fedele amico e compagno d'armi, il tenente John McFarland, alleva e addestra "cavalli purosangue che rivende a peso d’oro e sempre in testa negli ippodromi", abilità che finora gli ha garantito l'affrancamento dai doveri legati al titolo che ricopre. Tuttavia, essendo determinato a rinunciare al ducato, presto sarà sottoposto a giudizio.
L'arrivo del Conte di Saintsbury nella tenuta - una comunità circoscritta e isolata i cui abitanti godono di rispetto e protezione - scuote Alexander dal torpore emotivo che lo avvolge e risveglia in Arthur lontani ricordi, sopiti e soffocati nel tempo.
Prendendo coscienza dei propri desideri e smussando le spigolosità caratteriali, Arthur scioglie i nodi del rigore cui è sottoposto dopo anni di rigido controllo, tanto che affronta coraggiosamente situazioni difficili e impensabili fino a poco tempo prima, estranee al suo modo di condurre la vita in precedenza. 
Nello scorrere delle pagine emerge una trama complessa, vengono rivelate le ragioni del rifiuto e dell'avversione di Alexander nei confronti della nobiltà e del suo retaggio, il rapporto con il padre. Centellinando le informazioni, Silvia Boscono conduce il lettore alla fine del racconto ammantandolo del colore del giallo, perché molti sono i colpi di scena, impensabili e rivelatori, che fanno da sfondo a quella che è comunque una storia d'amore forte, difficile e dolorosamente incerta, passione pura.
Tra i protagonisti secondari ho molto apprezzato la madre di Arthur, Lady Saintsbury, donna fuori dagli schemi che, però, conosce i suoi limiti, anche in società: oltre che buona consigliera scopriamo in lei un'acuta osservatrice e la più grande sostenitrice del figlio.
Il libro è coinvolgente, appassionato, la storia risulta originale e intrigante, mai volgare perché l'autrice descrive le scene di sesso in modo tale che è il sentimento a prevalere. Dal mio punto di vista, la lettura è accessibile anche a quel pubblico che diffida del genere, perché l'amore è "solo amore", in qualunque veste si mostri.
Al di là delle considerazioni precedenti, devo far presente che ho riscontrato un problema, che ho già provveduto a segnalare alla CE e che a breve verrà risolto. Chi ha già acquistato il libro, si assicuri di aggiornare il suo dispositivo così da ritrovarsi in carico la versione corretta.
Lettura consigliata. 


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