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In uscita oggi "Adagio" dell'autrice Mariarosaria Guarino.
Titolo: Adagio
Autore: Mariarosa Guarino
Genere: Romance drammatico
Disponibile in ebook
e in formato cartaceo
TRAMA:
La felicità può durare un giorno, come la vita di una farfalla, ma le farfalle vivono intensamente ogni secondo della loro esistenza.
Kyle e Reese sono giovani, ma hanno conosciuto troppo presto la sofferenza, al punto da isolarsi dal mondo per cercare un modo tutto loro di superare le difficoltà.
Kyle riversa nella musica tutta la rabbia che non riesce a esprimere, Reese cerca nella musica un modo per uscire dal tunnel del suo dolore.
Quando a Reese viene assegnato Kyle come tutor, sulle prime le cose non vanno bene. Kyle non è felice dell’incarico, Reese sembra non voler collaborare e quindi l’esperimento sembrerebbe destinato a non funzionare, questo finché un incontro fortuito non cambierà il corso delle loro scelte.
I due non lo immaginano, ma hanno in comune più di una cosa, più di un momento buio da condividere. Lento e dolce, un sentimento nuovo riscalderà loro il cuore. Qualcosa che, forse, è una promessa di luce dopo un periodo di profonda oscurità.
Ma il destino a volte può scrivere note che non vorremmo mai sentire e che potrebbero minacciare per sempre la nostra felicità. Ci sarà posto, nel mondo, per il loro amore? O dovranno soccombere sotto i colpi di una sorte che non vuole dar loro tregua?
DICE L’AUTRICE:
La cosa che mi ha fatto sorridere di più è stato lo scambio di battute con la mia editor durante la lettura del testo.
Mi disse che, a volte, so essere molto cattiva con i protagonisti delle mie storie. Le risposi che aveva ragione, ma non potevo farci nulla, poiché mi capita di far soffrire i miei personaggi in proporzione all'amore che provo per loro.
La sua risposta fu: "La prossima volta ti dispiacerebbe amarli meno?"
BREVI ESTRATTI:
Sentii montare il panico e il respiro accelerare, poi delle mani calde coprirono le mie e la paura si attenuò, consentendomi di concentrarmi sulla presenza davanti a me. Aprii le palpebre e guardai il ragazzo che mi stava parlando, con calma, come se davanti a noi ci fosse tutto il tempo del mondo. La mente vorticava ancora, prigioniera di suoni che erano presenti solo nella mia immaginazione, occhi decisi catturarono i miei e le labbra di quello sconosciuto, che si muovevano piano per pronunciare poche e semplici parole, riuscirono a tranquillizzarmi.
«Respira, va tutto bene».
Sfiorai la tastiera e, per una volta, suonai quello che volevo. Mi lasciai andare ai sentimenti che imperversavano dentro di me a ogni ora del giorno e della notte, i soli che mi riuscissero di ascoltare e riprodurre nonostante il tempo passato. Cedetti alla malinconia e le note dell’Adagio di Johann Sebastian Bach riempirono la sala mentre lacrime che nessuno poteva vedere mi bagnavano il viso. Sentii lo struggimento crescere e il dolore accompagnarlo, la malinconia mi pervase quanto più il brano andava avanti e, con esso, immagini di vecchi ricordi mi annientavano.
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