Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Angelo di ghiaccio" dell'autrice S.P. Hopeful, edito O.D.E. Edizioni.
Titolo: Angelo di ghiaccio
Autore: S.P. Hopeful
Genere: Sport romance - New adult
Casa editrice: Ode Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 11,28
TRAMA:
Mya Allen, l'Angelo di Ghiaccio. È così che è sempre stata soprannominata fin da bambina per il suo modo aggraziato e leggiadro di scivolare sulla pista ghiacciata. Ma il destino beffardo spezza quelle ali, togliendo all'angelo la sua forza e la sua gioia.
Poi una nuova vita e un incontro.
Quelle ali forse non si erano davvero spezzate. Forse, avevano solo bisogno di trovare un altro angelo per tornare a volare.
È il primo libro che leggo di questa autrice ed è stata una piacevole scoperta perché S.P. Hopeful scrive bene e sa trasmettere le emozioni.
Empatico, coinvolgente, ricco di dettagli e accurato nelle descrizioni, tra sofferenza e rivelazioni centellinate, il racconto ci porta a conoscere due ragazzi gravati dal dolore, fisico e psicologico, la devastazione dei traumi da loro subiti, ma anche la loro crescita e la rinascita.
Mya Allen è l’Angelo di ghiaccio, il suo sogno è partecipare alle Olimpiadi di pattinaggio di figura, ma... è Un angelo che non potrà mai più volare: un terribile incidente e la sua vita precipita.
Fatica, rinunce, passione incondizionata, brividi, fuoco ardente nelle vene, ogni piccola emozione graffiata sulla pelle è scomparsa di colpo.
Ho cercato con tutta me stessa di trattenerle, ma alcune volte il destino è beffardo, gioca bluffando e io, in quella mano, ci sono caduta in pieno: ho perso.
Ho iniziato a pattinare a tre anni, la mia vita si è sempre incentrata su di esso.
Ora, invece, nulla ha più senso.
Dopo la lunga riabilitazione - seguita da veri professionisti secondo i quali ha recuperato al cento per cento la forma fisica -, è la mente che non è pronta, c’è qualcosa che dentro di lei non va, che si è rotto.
Su insistenza della cugina, alla quale è molto legata, Mya decide di assecondare i genitori: per staccare la spina, finirà gli ultimi due anni di studi a Montréal, in Canada, dove, appena arrivata, conosce William, il ragazzo di Jiulia, e il suo miglior amico, Evan Stone, entrambi ottimi pattinatori, compagni nella stessa squadra di hockey su ghiaccio.
Il primo incontro tra Mya e Evan non è dei più felici, il ragazzo è bellissimo e circondato da donne che usa per il suo piacere.
Dalle donne voglio solo sesso nulla di più.
Ho altro a cui pensare: per me, al primo posto ci sono e ci saranno sempre l’hockey, mia madre e la mia sorellina.
L'antipatia reciproca è evidente e, in un primo tempo, apertamente manifesta, ma Evan è un caro amico di Julia, oltre che di Will, e le occasioni di trascorrere del tempo insieme sono frequenti.
Poiché i due giovani non si conoscono, il reciproco giudizio è fondato sull'apparenza, sul pregiudizio, entrambi dovranno superarlo. Mentre Mya nasconde la sua paura del ghiaccio, Evan è tormentato da terribili ricordi, dalle immagini impresse a fuoco nella sua mente che, in un attimo, hanno distrutto la sua famiglia felice. Il tradimento brucia la sua anima, la rabbia lo devasta, il senso di colpa lo divora.
Nell’ultimo periodo, la mia vita non è stata bellissima, anzi, è stata un vero fallimento. Mio padre, colui che avrebbe dovuto tifare per me ed essere mio alleato, ha deciso di pugnalare alle spalle me e la mia famiglia, per questo non fa più parte della mia esistenza, l’ho cancellato. Per me è come se fosse morto.
Se penso a quello che è successo sento ancora il sangue ribollire nelle vene. Non posso concepire nessuna forma di perdono per lui, non posso più avere rispetto per un uomo che mi ha tolto la cosa più importante della vita: l’unione della famiglia.
Per fortuna, al loro fianco ci sono Julia e William gli unici a conoscere il passato di entrambi, il cui supporto sarà determinante a superare i momenti peggiori; il loro affetto scuote Maya dal torpore emotivo.
«Ho paura, Julia. Ogni volta che mi avvicino a un paio di pattini rivivo quel momento. Ci ho provato, l’ho desiderato tanto, ma non ci sono riuscita, forse non sono forte abbastanza.»
Sconfitta mi accascio sul letto. Le mie parole rimbombano nella mente e nel cuore.
Non sono forte abbastanza.
William, che è rimasto in disparte per tutto il tempo, si avvicina e si accovaccia ai miei piedi, prende le mie mani nelle sue.
«Mya, ho imparato a conoscerti attraverso i racconti e i deliri di tua cugina e, per questo, mi permetto di dirti che tu sei più forte di quanto credi. Hai solo bisogno di un piccolo aiuto, una spinta e, se mi darai la possibilità, forse so come aiutarti. Stasera voglio portarti in un posto. Cosa dici, riesci a fidarti di me? Mal che vada non cambierà nulla, ritorneremo al punto di partenza.»
Tiro su con il naso e lo abbraccio. I suoi occhi sono sinceri e non posso non credergli.
«Sì, Will, mi fido. Grazie.»
Ho amato sia Maya che Evan, due sopravvissuti che lottano per recuperare le loro vite, apparentemente spezzate, e riemergere dall'oscurità in cui sono caduti. Il cammino doloroso che intraprendono, la reciproca scoperta, la generosità con la quale, infine, si avvicinano l'una all'altro… l'autrice è brava a far partecipe il lettore della loro maturazione. Il pov alternato e in prima persona dei suoi protagonisti è sicuramente uno strumento efficace. Ho percepito l'affetto, l'amicizia, l'attenzione di Julia e Will, una coppia solida e, soprattutto, risolutiva in questa storia, complessa, ricca di colpi di scena, dove la verità non risiede in ciò che appare, ma ha radici più profonde e, soprattutto, pericolose.
Ogni personaggio è descritto molto bene. Tra quelli positivi, oltre ai quattro amici, ci sono la famiglia di Evan - la sorellina Alice, sua madre e anche il padre - e Robert, il custode del palazzetto del ghiaccio, la figura dietro le quinte che sorveglia e sostiene i giovani pattinatori. E poi c'è... Brittany Scott, l'odiosa rivale di Maya, con il suo coach Gregory, l'ex allenatore di Mya.
Scritto bene, fluido e scorrevole, il libro mi è piaciuto e sono contenta di poterlo consigliare.
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