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Recensione: "Le relazioni perfette" dell'autrice Allyson Taylor.
A cura di Silvia Cossio.
Autore: Allyson Taylor
Genere: Giallo/Thriller
Disponibile in ebook a € 3,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
La vita di Hope Ward, venticinque anni, è sicuramente impegnativa ma priva di ombre e segreti: un lavoro da commessa che la soddisfa, qualche amico sincero su cui poter fare affidamento, un padre malato di cui prendersi amorevolmente cura, e una relazione appena iniziata con Desmond, un affascinante medico che sembra il ritratto della perfezione.
Sembra proprio che tutto stia andando per il verso giusto…
Almeno finché Hope non si risveglia seminuda, legata e imbavagliata in uno scantinato senza finestre, vittima di una strana figura incappucciata che non parla e prova piacere nell’affamarla e nel terrorizzarla.
Non ha idea di come sia finita lì.
Non ha idea di chi ce l’abbia portata né di chi sia il suo aguzzino e di cosa voglia da lei.
Lei non ha mai fatto niente di male a nessuno.
E non ha idea di come farà a salvarsi.
Dopo “Tutte le cose che non so di te” e “Musica per un giorno di pioggia”, Allyson Taylor ci sorprende con un domestic thriller dal respiro internazionale, ricco di colpi di scena e dai risvolti inaspettati, da leggere tutto d’un fiato.
Protagonista di questo romanzo è la venticinquenne Hope Ward. Nata e cresciuta a Springfield, dove tutt'ora vive, lavora da due anni come commessa in un negozio di abbigliamento, occupazione che ama e che le dà soddisfazioni, grazie anche al rapporto di amicizia che ha con il titolare e le colleghe. Trascorre parte del suo tempo libero assistendo il padre, affetto da Alzheimer, che vive in una casa di riposo. Può contare sul suo migliore amico, Shaun, rubacuori impenitente, con il quale ha diversi interessi in comune.
Un cliente, Des, diminutivo di Desmond, attira la sua attenzione. Scozzese, medico ginecologo, sembra ricambiare il suo interesse.
A distanza di tre mesi e mezzo da quell'incontro, Hope si ritrova legata e imbavagliata in uno scantinato, ostaggio di una figura incappucciata.
Non ha idea di come sia finita lì, i ricordi sono confusi, inesistenti. Inizia così a ripercorrere con la mente gli ultimi mesi per cercare di ricordare, di capire.
La storia alterna passato e presente. Un presente che nessuno verrebbe vivere, alla mercé di uno psicopatico sadico. E devo dire che mi ha creato non poca ansia. Molta la tensione nell'attesa di scoprire gli sviluppi. Molte le emozioni che agitano l’animo della protagonista: paura, rabbia, dolore, incertezza, consapevolezza…
Ottima la parte suspense, un po’ meno quella legata alla storia d’amore. Per mio gusto personale, ma soprattutto per restare in linea con quelle che sono le basi del romanzo, avrei dato meno spazio alle vicende di cuore, sfoltendo la parte finale: ¼ di libro in cui, onestamente, pensavo di trovare qualche colpo di scena e invece nulla. Avrei chiuso la storia prima lasciando che il romanzo si incentrasse sulla parte gialla/thriller, che, come già detto, ho trovato ben riuscita.
Un altro piccolo appunto che mi sento di fare - se vogliamo, un suggerimento per i futuri lavori dell’autrice - è la scarsità dei personaggi: Des, l’uomo per cui perde la testa, Dennis, il suo capo, Jennifer e Alicia, le colleghe, Shaun, il migliore amico, il padre e la receptionist della casa di riposo. Diciamo che scoprire il “cattivo” non è stato poi così difficile.
Concludo dicendo che, sebbene come scritto sopra la parte finale non mi abbia totalmente entusiasmato, ho apprezzato molto questo libro, l’ho letto in un soffio. E lo consiglio. Spero vivamente che l’autrice decida di proseguire con questo genere, di sicuro continuerò a seguirla.
Non leggete perché praticamente svelo il nome del “cattivo”.
……..
Lo so che siete curiosi, perciò vi do un’altra possibilità per evitare il danno…
……..
Se andate oltre, la responsabilità è solo vostra.
………
Per l’autrice: Sarebbe stato il top se alla fine fosse venuto fuori che Des era complice di Shaun. Nella mia mente contorta, ho sperato davvero che fosse così 😅.
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