giovedì 27 luglio 2023

RECENSIONE "IL GIALLO DELLA SONNAMBULA SUI TETTI" di Nuela Celli

 

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Recensione: "Il giallo della sonnambula sui tetti" dell'autrice Nuela Celli, 
edito Fratelli Frilli Editori. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Nuela Celli

Genere: Giallo


Disponibile in ebook a € 7,99
E in formato cartaceo a € 15,10

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Elga Tornabuoni ha sempre condotto una vita agiata. Alla morte dei suoi genitori, però, le cose iniziano a cambiare. La solitudine chiede il suo tributo, la carriera di psicoterapeuta langue, le spese di manutenzione della villa di famiglia sui colli bolognesi sono enormi e ciò che rimane della passata ricchezza si sta riducendo vertiginosamente. Orgogliosa e schiva, a cinquantacinque anni ha due prospettive davanti a sé: rinunciare al prestigio sociale svolgendo lavori umili e compiendo delle rinunce, oppure commettere un crimine. Un qualcosa di illegale e pericoloso ma che potrebbe sistemarla a vita. Elga fa la sua scelta. Per portare a termine la sua “missione” con meno incognite possibili, inizia ad osservare giorno e notte le abitudini del condominio dove dovrà agire, un elegante palazzo a due passi da Porta San Vitale. L’osservazione, però, sin da subito si rivelerà un incubo. Una donna misteriosa le appare in strane pose nel cuore della notte, in bilico come una funambola, una giovane condomina è in costante conflitto con gli altri inquilini ossessionata dalla pulizia e strani incidenti cominciano a funestare il condominio. Spettatrice impotente, Elga dovrà lottare per rimanere imparziale e sedare le proprie ansie. L’unica cosa che conta per lei è la “missione”, nonostante ciò che osserva oltre il telescopio, nascosto tra le tende, sia sempre meno rassicurante. E alla fine, tra improbabili corteggiatori che rischiano di minare il suo basso profilo, tour culinari nella Bologna più ghiotta e imprevisti di ogni tipo, il giorno in cui agire arriverà per rompere gli indugi. Prefazione di Marilù Oliva. 



Elga Tornabuoni è una psicoanalista di 52 anni, una donna che ha condotto una vita in apparenza agiata e piacevole, circondata da opere d’arte, libri, vestiti di alta moda, ma in realtà rimasta per molti anni nell’ombra della “coppia perfetta” dei suoi genitori e prigioniera dell’amore infelice per un uomo sposato più grande di lei di 15 anni, suo ex docente universitario. La sua è stata una vita da eterna adolescente, sempre in attesa di una svolta che non è mai arrivata se non in negativo. Dopo la morte dei suoi genitori, Elga si ritrova costretta a gestire una grande villa sui colli bolognesi che richiede enormi spese di manutenzione e, in difficoltà col suo lavoro di psicoanalista, rischia di dover dire addio al suo elevato tenore di vita. Elga prende così una decisione spiazzante: presa in affitto una casa in un condominio in centro, si prepara a una “missione” della quale chi legge non sa nulla, se non che non è esattamente legale. Per compiere questa “missione” Elga si prepara studiando meticolosamente le abitudini dei vicini: dalla signora Medori con i suoi due figli biondi e iperattivi, alla famiglia apparentemente perfetta dei Brizi, dall’anziana coppia degli Schneider all’operaia fanatica delle pulizie alle quali dedica tutto il suo tempo libero Veronica Diodato, alla coppia senza figli composta da Emilio e Clelia Taddei.
Per compiere questa “missione” Elga cerca di farsi notare il meno possibile, e tuttavia, nonostante la sua ricerca di invisibilità, forse per la sua aria misteriosa e altera, per il suo erotismo soffocato in una società dove tutti tendono a ostentare, attira l’attenzione di due ostinati corteggiatori, l’affettato manager più o meno coetaneo Matteo, e il trentenne Max, l’atletico barista del locale dove ogni mattina va a fare colazione.
Senza contare che, durante le sue meticolose osservazioni condominiali interrotte solo da qualche giro in centro, le puntate al ristorante e le mezze giornate alla piscina di Castel Maggiore, impara a conoscere il lato più oscuro di tutti i suoi vicini. Quella che la intriga di più è Marta Brizi, l’apparente casalinga perfetta che una notte Elga vede vagare vestita di bianco sul cornicione del tetto, come se fosse in procinto di uccidersi, per la quale sviluppa una sorta di ossessiva fascinazione.
La nostra protagonista, tuttavia, resta centrata sulla sua misteriosa “missione” che forse le potrà restituire la vita dorata di prima.
Il giallo della sonnambula sui tetti è un noir inusuale, che ruota tutto attorno a un mistero del quale intuiamo qualcosa, ma che verrà svelato solo nella parte finale. Per l’ambientazione, il tema e la struttura, questo libro può essere avvicinato al cinema di Hitchcock. Non solo per l’ovvia analogia con La Finestra sul Cortile, che, come Il giallo della sonnambula sui tetti, gira attorno a quanto un personaggio più o meno forzatamente costretto a osservare scopre riguardo alla vita segreta del suo vicinato, ma anche alla dilatazione e alla latenza della suspense che caratterizza opere come Gli Uccelli e Vertigo, dove nella prima parte succede pochissimo, ma si percepisce nettamente la tensione di quanto sta per accadere. L’ossessione della protagonista per la bizzarra vicina Marta Brizi ricorda per alcuni aspetti il rapporto tra i due personaggi femminili principali di “Quattro etti d’amore, grazie” di Chiara Gamberale.
Particolarmente intenso il personaggio della protagonista, Elga Tornabuoni: una donna che a cinquant’anni sembra debba ancora iniziare a vivere sul serio, liberata dall’ombra dei suoi genitori e del suo ingrato amante. Una persona che riesce a farsi notare nonostante i suoi tentativi di passare inosservata. Ma interessanti sono anche tutti i personaggi secondari, dalla sonnambula dalla doppia vita (?) Marta Brizi al vanesio e manager con velleità da seduttore Matteo. La scrittura di Nuela Celli è densa e coinvolgente, lascia facilmente immaginare gli ambienti e i personaggi, e appare particolarmente adatta a una messa in scena cinematografica o televisiva.
Un “giallo” non tradizionale, a dispetto del titolo, e inusuale nello stile e nella tematica per un’autrice italiana, che si legge con l’ansia di conoscere che cosa è davvero quella “missione” nella quale la protagonista impiega il suo tempo. Il personaggio di Elga Tornabuoni è come pervaso da un’energia vitale repressa, che il lettore vede schiudersi lentamente mentre lei si avvicina al compimento della sua “missione” e alla svolta, non anticipiamo se positiva o negativa, che questa potrà portare nella sua vita.


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