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Recensione: "I chiostri di New York" dell'autrice Katy Hays,
edito Rizzoli. A cura di Monica Burel.
Autore: Katy Hays
Genere: Narrativa
Casa editrice: Rizzoli
Disponibile in ebook a € 10,77
E in formato cartaceo a € 17,73
Contatti autore: Instagram
TRAMA:
Per Ann Stilwell passare l’estate a lavorare per il Metropolitan Museum of Art di New York è un sogno che si avvera. Ma il destino scompagina i suoi piani quando per un disguido si vede assegnata a una sede distaccata del Met: il Cloisters, una serie labirintica di chiostri spagnoli ricostruiti lungo le rive dell’Hudson, rinomato per la sua collezione di arte medievale e per un giardino ricco di piante medicinali. La giovane studentessa trova ad accoglierla Patrick Roland, l’eccentrico direttore del museo, e Rachel Mondray, la sua magnetica e ricchissima assistente. Da subito i due la coinvolgono nelle loro ricerche sulla storia della divinazione, e Ann sembra disposta a tutto pur di entrare nelle loro grazie. Ma tra gli incunaboli della biblioteca, mentre la curiosità accademica muta pian piano in ossessione, Ann scoprirà qualcosa capace di incrinare gli equilibri: un mazzo di tarocchi italiani risalente al Quattrocento, da secoli ritenuto perduto, in grado, secondo Patrick, di aprire una visione sul futuro a chi sa leggerlo. Mentre segreti e mire personali trascinano i tre studiosi in un gioco mortale di seduzioni e prevaricazione, Ann dovrà fare una scelta: credere in un destino già scritto o diventarne l’unica artefice. Tra relazioni tossiche, arcani maggiori e codici miniati, Katy Hays mette in moto un meccanismo letterario spietato; un esordio brillante che racconta il lato oscuro della nostra fame di conoscenza, in una New York sospesa tra modernità e occulto.
Ann raggiunge New York dove ad attenderla c'è un lavoro da tirocinante al Met per i nuovi laureati. Ma al suo arrivo scoprirà che sarà dirottata al Cloisters dove l'arte medievalista la fa da padrona.
Ann e Rachel dovranno aiutare Patrick a preparare una mostra sulla divinazione. Ci saranno da consultare decine di volumi per estrapolare qualsiasi cosa legata ai tarocchi, alla divinazione, all'arte magica in genere. Nel frattempo Ann conosce Leo che lavora come giardiniere. Al Cloisters infatti sono presenti parecchi fiori e piante, alcune delle quali velenose. E mentre le ricerche vanno avanti Ann e Rachel diventano amiche.
Io di thriller non me ne intendo, ma questo non lo è di sicuro. La lettura è stata piacevole, i personaggi sono stati ben caratterizzati e posizionati in modo coerente. Non c’è un personaggio che ha spiccato più degli altri: Ann e Rachel in fondo sono più simili di quel che ci viene dato vedere; Patrick non mi ha entusiasmato più di tanto, troppo volubile; Leo mi è sembrato uno che tura l'acqua al suo mulino e basta. A conti fatti, la cosa che mi è interessata di più è stata la storia sui tarocchi e l'arte divinatoria in generale. È stato come imparare qualcosa di nuovo. In più non sapevo dell'esistenza del Cloisters, ammetto la mia grande ignoranza. Perciò, seppur romanzato, è un libro basato su luoghi e fatti reali.
Ripeto che di thriller non ha nulla, anzi, se vogliamo definirlo in una categoria, potrebbe essere un giallo storico. Per quanto riguarda il finale, mah…
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