sabato 24 agosto 2024

RECENSIONE "TIED" di Penelope Whide

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Tied" dell'autrice Penelope White, sesto e ultimo volume 
autoconclusivo della serie "Winchester Series". A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Tied
Autore: Penelope White

Serie: Winchester Series Vol.6

Genere: Letteratura erotica

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

India è una Winchester, prima discendente donna di una grande dinastia. Per tutta la vita ha dovuto fare i conti con la pressione che questo cognome porta con sé, indossando una maschera affinché fosse temuta e rispettata da tutti.
Stabilitasi a Tokyo da qualche mese per lavoro, incontra Keisuke, un ex soldato segnato nel profondo da un doloroso passato. Anche lui indossa una maschera, ma per celare al mondo i suoi demoni.
Basteranno una corda di canapa e un delicato fiore di pruno per sgretolare le loro difese?
E quando tra loro le bugie e le differenze sociali inizieranno a pesare, quei nodi reggeranno?
Due anime in cerca di pace.
Due cuori in cerca di felicità.
Legati… ma fino a che punto?

ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.



Tied è l’ultimo capitolo della “Winchester Series” progetto letterario portato avanti da cinque diversi autrici (Penelope White, Giusy Viro, Chiara Cipolla, Alessia Giuliano, Giada Grimaldi) e che racconta la saga degli eredi della ricca e potente famiglia Winchester.
In Tied incontriamo India, soprannominata per la sua spregiudicatezza nel mondo degli affari “The American Shark”. La ragazza si trova in Giappone per concludere un affare.
Forte, temeraria, a volte spietata, sembra essere l’erede perfetta del capostipite Cameron Winchester, un uomo d’affari freddo e apparentemente privo di ogni sentimento. 
A Tokio, India vive totalmente dedita al lavoro, e si è costruita una sorta di corazza che la difende dal mondo esterno, dalle relazioni, dall’amore: a volte lavora chiusa nella sua stanza d’albergo e non trova neanche il tempo di guardare la bellezza che ha attorno.
Una sera, l’amica Becky la convince a passare una serata in un locale dove si svolgono spettacolo di “shibari” l’antica arte della “legatura erotica” giapponese attraverso l’uso esclusivo di spesse corde di canapa, e in maniera sorprendente India si offre per partecipare come modella allo show, rimanendo particolarmente segnata da questa insolita esperienza.
In Europa lo “shibari” è conosciuto come pratica erotica diffusa nel mondo Bdsm (spesso confuso con altre pratiche più “estreme”), in Giappone è considerato una vera e propria arte, nel quale hanno un’importanza fondamentale l’aspetto creativo, coreografico e artistico, e i “maestri della corda” sono considerati dei veri e propri artisti. India inizia a frequentare questi spettacoli e una sera conosce un “maestro di corde” che nelle sue coreografie usa non solo la canapa, ma il delicato fiore di pruno quasi ad attutire l’impatto del materiale sul corpo della modella.
Si chiama Keisuke, è un ex militare dell’esercito che sembrava destinato a una brillante carriera, e che, dopo un evento traumatico che lo ha segnato nel profondo, oggi si occupa di sicurezza privata e trova nel mondo dello “shibari”, che richiede una fiducia totale nell’altra persona, una possibilità di evadere temporaneamente dai suoi incubi. Due cuori in cerca di felicità, due persone che celano la loro essenza dietro a una maschera che li protegge.  La “legatura” o l’essere “legati” sono una chiara metafora della relazione tra due persone.
Il loro incontro e la pratica dello shibari, tra una spessa corda e un delicato fiore di pruno, riusciranno a far cadere le loro difese e lasciarli liberi di esprimere i propri sentimenti? Nello shibari India trova una possibilità di lasciare da parte la sua maschera di American Shark e Keisuke di ritrovare quel metaforico controllo della situazione che sembrava aver perso la notte che ha cambiato la sua vita.
Preceduta dalla sua fama di American Shark, India cela la sua vera identità a Keisuke: ma la realtà li metterà ben presto di fronte a una resa dei conti. Riusciranno comunque a trovare la loro felicità?
Tied, nonostante sia parte della Winchester Series, è un romanzo autoconclusivo. 
La scrittura di Penelope White è raffinata, profonda e intensa, e coglie con grande efficacia e delicatezza le mille sfumature psicologiche che sono celate dietro le pratiche erotiche inusuali come lo shibari. 
La fascinazione per l’“altrove” del Giappone, dei suoi delicati fiori di pruno, del rito della fioritura del ciliegio, della sua estetica delicata e sensuale, della fusione inestricabile tra erotismo e arte, si impadronisce della protagonista India come di chi si appresta a leggere questo affascinante e coinvolgente romanzo. 
Le antiche tradizioni giapponesi e lo shibari rappresentano nel romanzo il contraltare con il mondo freddo, razionale, asettico, privo di reale sensualità rappresentato dal mondo degli affari e dal personaggio, qua molto sullo sfondo, di Cameron Winchester. 
I personaggi principali, sia quello di India che quello di Keisuke, sono psicologicamente molto approfonditi e accurati e l’autrice ne descrive benissimo le mille sfumature.
Penelope White, alla sua quattordicesima opera spaziando tra le diverse sfumature del romance e un intensissimo e indimenticabile racconto autobiografico, è abilissima nella descrizione delle scene erotiche, raccontate in modo intenso e raffinato, e negli affreschi ambientali, e in questo come in altri romanzi la scrittura è preceduta da una puntigliosa documentazione sulle pratiche e i mondi descritti. 
Molto bella la cover.
Un romanzo da consigliare, anche a chi non conosce la Winchester Series visto il suo carattere autoconclusivo, e un’occasione per avvicinarsi al mondo di Penelope White.


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